6. Resta -seconda parte-

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Marco's POV

Arrivai in terrazza con questi pensieri che mi frullavano in testa e vidi già seduti al tavolo Stefo, Stella e Davide.

"Buongiorno"
Guardai tutti sorridendo ma quando il mio sguardo si fermò su Davide cambiai subito espressione.
"Allora come sta?"
Mi sedetti accanto a Stella e le risposi mentre addentavo una brioches al cioccolato.
"Bene, ha solo mal di testa, ma sembra essersi ripresa"
Ci fu un attimo di silenzio, poi Stella dopo aver posato la tazza di caffè da cui aveva appena bevuto si alzò di scatto dalla sedia.
"Nel pomeriggio hai quell'intervista di cui ti avevo parlato ieri, ricordi? È per quel giornale di Milano, devono fare un articolo sul tour, e dovrai farti scattare qualche foto, quindi mi raccomando"
"Che palle... Non si può rimandare?" Non ero in vena di interviste, ero distrutto sia fisicamente sia mentalmente.
"Assolutamente no, e vedi di non lamentarti"

Sbuffai rassegnandomi al fatto che quel pomeriggio avrei speso ore ed ore in una stanza con persone sconosciute che mi avrebbero riempito di domande. Stella se ne andò, e con lei anche Stefo che doveva fare una chiamata 'importante', come aveva detto lui. Eravamo rimasti solo io e Davide. Regnava il silenzio, così decisi di rompere il ghiaccio.

"Te la sei fatta eh?" Davide alzò gli occhi dal suo caffè.
"Si, ma perché ero ubriaco Marco... Non volevo farle alcun male, non volevo approfittarmi di lei, avevo bevuto anche io e così mi sono spinto troppo, credimi"
Non riuscii a crederci, a mio parere era solo una banalissima scusa.
"Hai ragione, allora eri già ubriaco da ieri prima del concerto? Sapevi già cosa volevi farle, quindi non dire cazzate"
Cambiò la sua espressione assumendo l'aria di chi era stato colto con le mani nel sacco.
"Ok, hai ragione. È vero, te l'ho detto fin da subito che ero attratto da lei, ma credimi, non mi sarei spinto così tanto se non fosse stato per..."
S'interruppe e mi guardò dritto negli occhi.
"Se non fosse stato per cosa?!" Deglutì e riprese a parlare "Se non fosse stato per te"
Lo guardai incredulo.
"Per me?! E adesso che cazzo c'entro io?! Devi sempre dare la colpa a qualcuno che non sia tu, vè?"
"Non ti sto dando la colpa, sto solo cercando di farti capire che se è successo quel che è successo è stato perché ero geloso. Geloso del fatto che Giulia preferisce te a me"
Quelle parole mi fecero come bloccare. "Ce credo! Io Giulia mica me la voglio scopare, a differenza tua! Penso che lei abbia capito le tue intenzioni da subito e così ha preferito starti lontano. Mica stava con me perché ero io"
"A me pare il contrario. Sai, nel privé continuava a fare il tuo nome"
Aveva fatto il mio nome? Come mai non aveva nominato Martina ma me? Se Davide avesse avuto ragione per una volta? Se Giulia sentisse qualcosa per me? Se anche lei in qualche modo mi vedeva come io vedevo lei?
Feci un sorriso.
"Lo so che ti fa solo piacere quello che ti ho appena detto, si vede che tieni a lei"
Forse avevo fatto notare troppo questa cosa, non sapevo se negare o dargli ragione.
"No, è una ragazza come altre, solo che mi ha dato fastidio il tuo comportamento fin dall'inizio, tutto qua"
Optai per il negare l'evidenza, volevo tenermi quella sensazione di aver trovato qualcuno con cui riuscivo ad essere me stesso e per cui istintivamente avevo un senso di protezione tutta per me e non volevo condividerla con nessuno se non con la persona interessata.
"Marco, ti si legge negli occhi che stai mentendo"
Si alzò dal tavolo e andò verso l'ascensore amareggiato senza dire nient'altro lasciandomi lì da solo. Ecco, l'unico mio difetto è il non saper mentire, o almeno, sono bravissimo a recitare, ma basta guardarmi negli occhi per capire cosa sto provando, ed evidentemente Davide aveva capito tutto.

Giulia's POV

Dopo aver sentito Martina al telefono, balzai fuori dal letto, sciacquai la faccia per togliere i residui di trucco della sera prima e cercai di sistemare meglio i vestiti con cui avevo dormito per essere il più possibile presentabile con Marco e gli altri. La volontà c'era ma il risultato ottenuto era scarso. Presi dalla borsa la maglietta di ricambio che avevo portato per sicurezza e la indossai, era un po' aderente e questo mi infastidiva un po' perché faceva risaltare troppo il seno. Uscii dalla stanza un po' in imbarazzo e aperte le porte dell'ascensore vidi uscire Davide con aria amareggiata. Non si degnò nemmeno di salutare, alzò la testa da terra, incrociò il mio sguardo e sbadatamente mi prese dentro con la spalla mentre si dirigeva verso la sua stanza, non chiedendo nemmeno scusa. Mentre scendevo da Marco e gli altri cercai di capire cos'avesse potuto pensare ma non riuscii.

Arrivai in terrazza e subito notai Marco assorto nei pensieri mentre si mangiava una fetta biscottata con sopra della nutella.

"Eccomi" Subito lasciò quello che stava mangiando e mi guardò dalla testa ai piedi.
"Che c'è? Ho qualcosa fuori posto?"
"No no, è che... Non ricordavo questa maglietta, ecco" quello che stava facendo sembrava un sorriso finto, come quando sei in imbarazzo e sorridi per non dare nell'occhio, ma non ne capii il motivo.
"Perché ne ho messa una che avevo in borsa"
"Furba la ragazza... Dai siediti che sennò finisco tutto quello che c'è su sto tavolo" se la rise mentre addentava la fetta biscottata che aveva abbandonato prima, poi tornò pensieroso.
"Marco, tutto ok?"
Alzò lo sguardo dalla tazza.
"Sisi, perché?"
"Ti si legge negli occhi che c'è qualcosa che non va"
Abbassò di nuovo gli occhi.
"Ma no, nulla"
Pensai che il problema potessi essere io, forse non gli andava bene che io fossi ancora là, forse dovevo andarmene per farlo respirare, gli avevo dato fin troppi problemi. Mi alzai dal tavolo dopo aver mangiato un croissant alla crema e presi il giacchino insieme alla borsa.

"Marco, grazie di tutto, davvero. Penso sia arrivato il momento di andare, sei un tesoro di ragazzo"
Mi avvicinai per salutarlo con un bacio sulla guancia quando di colpo Marco si alzò.
"Te ne vai di già?"
"Si, sono stata fin troppo invadente, non saprei mai come ringraziarti!"
Feci per andarmene quando mi bloccò trattenendomi dal braccio.
"Non andartene, resta"

Spazio Autrice •

Buongiorno! ☀️
Eccomi puntuale con l'aggiornamento della storia 💁🏼 Finalmente l'incubo della maturità è finito anche se con il minimo dei voti, ma almeno sono libera 🙈 In questo momento vi sto scrivendo dal treno diretto a Rimini e visto che mi sto annoiando mi sta venendo voglia di pubblicare il prossimo capitolo ma dovrò resistere, quindi sono arrivata ad un compromesso...
Ho deciso di aggiornare 2 volte a settimana: lunedì e giovedì 💖

Per quanto riguarda questo capitolo lascio a voi gli scleri per la frase finale di Marco :')
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti :)

Se questa storia vi piace ditemelo con un like/stellina ⭐️

»Cosa pensate succederà nel prossimo capitolo?

Continuo a 15 likes 💝
- Als

Fallen || Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora