Lo segue con gli occhi, mentre si avvicina alla scrivania in fretta. E lui vi posa sopra le carte, senza parlare e senza guardarlo, e poi si gira, come se neppure si fosse accorto della sua presenza.
Cyno funziona in un modo che, per Alhaitham, non è chiarissimo.
La sua vaga timidezza composta non è un elemento che può inquadrare sul serio. Se fosse Alhaitham, a comportarsi in quel modo, significherebbe che il disagio supera il resto, e quindi che vorrebbe solo andar via. Per questo, in genere, non prova a trattenerlo, o a chiedere. Quel che legge, nel suo modo d'agire, è soltanto fastidio.
"Ci avete pensato?" gli domanda, invece, nonostante tutto. Perché sa che Kaveh gli dirà di farlo, la sera, e quindi meglio farlo subito.
Cyno si ferma e si gira, come se fosse stato beccato a far qualcosa di male. "Uh, no, dovremmo... In un momento tranquillo..."
E quel suo essere così in difficoltà non fa che trasmettergli imbarazzo, quindi neppure Alhaitham sostiene lo sguardo, e finge di star leggendo ancora il libro che ha in mano. "Mh" mormora, e annuisce. "D'accordo, ma fateci sapere. Sai com'è Kaveh."
"Certo."
Due imbecilli. Alhaitham avrebbe voglia di tirargli qualcosa in testa, e urlargli che può anche piantarla di recitare la parte della principessina pudica, ma in realtà non è sicuro, non sa, e gli resta l'impressione di quel fastidio che aleggia fra loro e non vorrebbe un rifiuto.
Sospira. Si arrende, e pazienza. Faranno quel che vogliono, e Kaveh gli urlerà nelle orecchie, e dovrà sopportarlo.
Ma Cyno rimane lì, come se attendesse qualcosa.
"Tu..." dice poi. "Tu cosa ne pensi?"
Cosa potrebbe mai pensarne, si domanda da solo. Concede a Cyno un'occhiata, che non saprebbe se sia più di pietà o di intesa.
"Sarebbe interessante" risponde, e un po' sorride, perché è molto da Cyno chiederglielo, come se già non lo sapesse.
Ma quel tipo lo sorprende, perché non reagisce arrossendo e mettendo le mani sulle guance, come avrebbe potuto immaginare. Invece le posa sui fianchi, con aria decisa. "Non saresti geloso?"
"Di cosa?"
"Di Kaveh." Lo fissa con disapprovazione. "Di noi con Kaveh, dico."
Alhaitham mette giù il libro per un attimo, e usa quel tempo per squadrare Cyno, e quella dinamica è già abbastanza, non servirebbe aggiungere altro. "Tu saresti geloso del Ranger?"
"Penso di sì."
"Allora rifiuta." Gli occhi tornano sul libro, con una perfetta simulazione di assenza di reazione. Però, peccato. Non che ci avesse creduto, ovvio.
"Ma..."
Torna a guardarlo.
"C'è qualcosa, nel discorso di Kaveh, che ha senso" continua Cyno. "Non so fino a che punto, e... devo parlarne con Nari, ovviamente... però..."
Alhaitham attende, deciso a restare spietato fino all'ultimo istante. "Però?"
"Sai benissimo cosa voglio dire."
Meglio evitare reazioni, non ancora. Si limita ad accennare un assenso. "Be', attendiamo, allora. Quando sarete sicuri."
"Sì."
"Ottimo."
"Però..." insiste Cyno. "Quel che pensa Kaveh è chiaro. Tu, invece... vorresti?"
Non è molto chiaro cosa gli venga chiesto, e non gli sembrerebbe strano che Cyno parli di un'orgia o di un matrimonio a quattro nello stesso tono, come se fosse un unico discorso. Ne ride sottovoce, per un momento.
"Sì, Cyno, vorrei."
E di questo si sorprende, o si sorprendono insieme, ma Cyno torna subito serio e annuisce, con fin troppa enfasi, nel suo modo buffo di trattare i discorsi importanti.
"Grazie per averlo detto."
Oh, pensa Alhaitham, mentre Cyno va verso l'ascensore di corsa, dimostrando un entusiasmo che per Alhaitham è il colmo del ridicolo, come sarebbe più semplice se fosse solo l'orgia. Forse bisognerebbe parlarne davvero, con calma. Forse è solo colpa del Generale e del suo modo di fare. In ogni caso, per adesso, sarà meglio tornare a leggere.
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4ggravated
FanficQuesto è lo spazio per il mio headcanon poli sugli 4ggravate (Tighnari, Cyno, Kaveh e Alhaitham). Nasce principalmente in seguito ai miei studi su Friedrich Engels e la storia della famiglia. Non so perché dovreste volerla leggere, ma se ci tenete...