Tutte storie brevi le altre

è compito degli scacchisti pt.2

Annalisa passò la serata a prepararsi insieme al suo team e una volta all'Ariston aspettava impazientemente che fosse il suo turno. Ogni tanto cercava Alberto tra i vari artisti che passavano ma non riusciva a vederlo. Aveva incrociato per un attimo Stefano, il suo manager, che le aveva detto che si era chiuso in camera dal pomeriggio perchè doveva scrivere e sarebbe arrivato a breve.

Effettivamente, dopo aver lasciato la stanza di Annalisa la testa di Alberto continuava a riproporgli quel motivetto frustrante di cui non riusciva a liberarsi da settimane e allora decise che avrebbe occupato quelle ore rimaste per scrivere qualcosa e alleggerire la mente.

Il tempo scorreva velocemente e senza rendersene conto si erano fatte le nove, aveva dieci chiamate perse dal suo team ma era soddisfatto perchè intanto aveva quasi composto la base di una nuova canzone e aveva dei versi sparsi qua e là. Si sbrigò a prendere tutto e si diresse all'Ariston.

Appena arrivato subì una bella strigliata da tutto il team, aveva fatto tardissimo infatti dopo poco si ritrovò a sentire Amadeus pronunciare il suo nome. Salì sul palco quasi subito e inziò a cantare tango. Finito il pezzo aspettò che tagliassero il collegamento dal palco e gli dicessero di poter scendere e nel mentre decise di fare un po' lo scemo. Prese il microfono e iniziò a fare avanti e indietro canticchiando sinceramente e dicendo "ma che bel pezzo è raga? streammate" Da quando l'aveva sentita non gli era più uscita dalla testa la voce di annalisa e sentirgliela canticchiare quando era sovrappensiero non lo aiutava a liberarsene. Lo avvisarono all'improvviso dall'in-ear che poteva lasciare il palco e si avviò verso le scale.

Cantando si ea spostato dall'Ariston al Suzuki stage, quello all'esterno, quindi dovette rifare il giro e rientrare per ricongiungersi con gli altri. Si sedette su una sedia nella stanza del backstage e sentì Amadeus annunciare Annalisa. Nel trambusto della serata aveva dimenticato di farle un in bocca al lupo quindi chiese il suo telefono all'assistente per mandarle un messaggio ma prendendolo vide delle chiamate perse di Sara.

La richiamò e rimase un po' al telefono con lei, l'aveva fatta preoccupare sparendo per qualche ora e la stava tranquillizzando. Parlarono qualche minuto mentre Alberto guardava l'esibizione di Annalisa dagli schermi. Aveva spaccato di brutto con l'esibizione di stasera. Appena la vide scendere dal palco chiuse la chiamata con Sara e si diresse verso di lei.

"ma hai fatto un'esibizione da paura o cosa?" le chiese all'orecchio venendo da dietro.

Annalisa si girò di scatto e fece un sorrisone enorme abbracciandolo. Alberto la strinse a sé e la sentì trarre un sospiro di sollievo e rilassarsi nell'abbraccio. "sei tesa?" le chiese all'orecchio tenendola ancora stretta a sé. Annalisa annuì e lui la strinse un po' di più accarezzandole i capelli. Francesco, l'assistente di lei, che li guardava da lontano sorrise e fece un cenno all'orologio per dire ad Alberto che dovevano andare, avevano dei tempi molto stretti e Annalisa doveva fare l'intervista per la radio.

Alberto la allontanò lasciandole un bacio sulla tempia e dicendole che le avrebbe mandato un messaggio con il nome del ristorante perché non si era scordato della loro cena e si sarebbero visti lì. Lei sorrise senza obiettare e disse a Francesco di avvisarla, poi si avviarono di corsa verso gli studi radio per l'intervista.

***

Alberto era già seduto al tavolo e aspettava che arrivasse Annalisa. Aveva trovato un piccolo ristorante non troppo lontano dall'Ariston in una via illuminata solo da delle bellissime luci appese agli alberi lungo la strada. Guardava la porta d'ingresso sapendo che sarebbe arrivata di lì a poco, l'intervista con la radio non durava molto. Prese il telefono per guardare l'ora perché non avevano che un'oretta per cenare, e sentì suonare la campanellina sulla porta. Alzò di colpo lo sguardo e vide entrare tre persone e poi per ultima Annalisa. Aveva portato tutto il team con sè.