Tutte storie brevi le altre

So che tu sai di veleno

Questo è il primo capitolo un po' più "spinto" forse, nei prossimi affronteremo le tappe delle varie radio a partire da Giovinazzo fino ad arrivare alla vittoria dei power hits estate quindi ci saranno diversi riferimenti a quelle esibizioni e alle interviste (molte delle quali hanno proprio ispirato la scrittura di questa storia) e ci saranno dei momenti che lasciano poco spazio all'immaginazione, ma la storia non è solo QUEL frangente quindi se non vi piacciono quelle parti potrete saltarle e godervi tutto il resto!

Speriamo vi piaccia, fateci sapere nei commenti, buona lettura!

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18 Maggio

Erano passati tre giorni da quando si erano visti l'ultima volta e ovviamente anche tre giorni dal loro primo bacio. Quellamattina Annalisa era tornata in hotel dove aveva trovato il marito che dormiva sonoramente, le aveva lasciato una tisana sul comodino e un cioccolatino con un biglietto con scritto 'sei stata bravissima, ti amo'. Quella notte non riuscì a chiudere occhio, continuava a ripensare al bacio con Alberto, ai momenti che lo avevano preceduto e a tutto quello che sarebbe potuto succedere se il bacio fosse accaduto in camerino invece che in piazza. 

Ovviamente i suoi pensieri oscillavano tra l'eccitazione di rivedersi con Alberto e i sensi di colpa verso il marito. Amava Francesco, alla follia, ma quello che provava verso Alberto era qualcosa di diverso, più urgente, struggente forse, era quasi un bisogno fisico quello di stargli accanto, oltre che il semplice affetto che chiaramente provava verso di lui. Quando erano insieme si sentiva in pace con il mondo, non doveva pensare ad altro, lui completava i suoi pensieri ed era in grado di fare la cosa giusta al momento giusto, come se sapesse esattamente ciò di cui avesse bisogno senza che gli venisse chiesto. Poi la sintonia tra loro era una cosa che le scaldava veramente il cuore, avevano scritto storie brevi nel giro di qualche giorno, condividevano lo stesso modo di pensare, di formulare canzoni e idee... In un'altra vita Alberto sarebbe stato la persona giusta per lei e lo sapevano entrambi, motivo per il quale nessuno dei due voleva ammettere che forse stavano facendo una stronzata a continuare a vedersi in quel modo. Ma lei era con Francesco e lo amava, non voleva ferirlo, lasciarlo o altro, anche loro due funzionavano bene. Avrebbe dovuto aspettare e vedere come si sarebbero evolute le cose con Alberto, forse sarebbero riusciti a rimanere solo grandi amici e quel bacio sarebbe rimasto la ciliegina sulla serata bellissima che era stata la sua prima arena di Verona. 

Eppure non riusciva a smettere di pensare alle sue mani sulla sua schiena prima che le chiudesse la lampo, alle sue dita sulla coscia mentre le sistemava le calze in camerino, a quando le aveva sfiorato il tatuaggio... 

Quella sera si sarebbero rivisti a cena in un posto poco fuori Milano, avevano deciso di mangiare insieme perchè poi lei sarebbe stata impegnata e volevano rivedersi prima degli shooting, anche per capire come comportarsi ora, com'era il loro rapporto, se effettivamete era cambiato qualcosa o continuavano ad essere i cretini di sempre. 

Alberto sarebbe passato a prenderla in una decina di minuti e lei nel mentre era sul divano a guardare la tv con il marito. Le aveva detto di vestirsi con qualcosa di comodo e sporcabile, e anche se non voleva dirle il motivo lei lo aveva assecondato e aveva indossato una t-shirt e dei leggings.

"dov'è che mangiate?" chiese Francesco mentre le accarezzava la spalla. 

"non lo so, ha detto che è un po' fuori città e ci metteremo un'oretta ad arrivare ma è immerso nel verde, vedremo" disse Annalisa facendo una faccia come per dire 'mah speriamo bene'.

"un'oretta... bello lontano eh, se dormo quando torni mi sposti i panni nell'asciugatrice?" Annalisa annuì e si girò a prendere il telefono. "ah è arrivato" disse sorridendo e staccando il telefono dal caricabatterie.