«Wriothesley, potresti occuparti tu di riaccompagnare Neuvillette a casa?»

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«Wriothesley, potresti occuparti tu di riaccompagnare Neuvillette a casa?»

Con quelle parole, Furina spinse in avanti un barcollante Neuvillette, facendolo finire dritto addosso a Wriothesley che, spiazzato, si ritrovò a stringere tra le braccia l'altro uomo per sostenerlo ed evitare che finissero entrambi gambe all'aria.

«Perché dovrei essere io a fare una cosa del genere? È un tuo dipendente, lavora per la tua azienda, non per la mia.» Chiese Wriothesley, cercando di mantenere in piedi Neuvillette che faceva fatica a rimanere in equilibrio.

«Suvvia, Mr. Wriothesley, lo so che voi due siete vicini di casa. Non sai quante volte ho sentito parlare di te anche se siamo entrati in società solo da questa mattina. Neuvillette dice di odiare la puzza di fumo delle tue sigarette, ma ha fatto un sacco di elogi riguardo i tuoi enormi pettorali.» Rispose Furina, mettendo su un sorriso angelico mentre raccoglieva le sue cose da sopra il tavolo del ristorante.

Wriothesley sgranò gli occhi e puntò lo sguardo prima su Furina e poi su Neuvillette, che nel frattempo gli aveva avvolto le braccia attorno ai fianchi e sonnecchiava con la guancia appoggiata alla sua spalla. Si sentì arrossire, ma decise di sviare il tutto dando la colpa al grande quantitativo di alcol che avevano bevuto durante la cena.

«Aehm... va bene, ci penso io a riportarlo a casa. Ma come si è ridotto così? Mi sembrava di averlo visto ordinare e bere della semplice acqua.»

«Colpa di Kaeya. Ha accidentalmente scambiato i bicchieri, e Neuvillette ha finito per bere un superalcolico, scambiandolo per acqua aromatizzata. Lo ha bevuto tutto d'un fiato e, essendo praticamente astemio, questo è stato il risultato.» Spiegò Furina, puntando uno sguardo divertito sul viso sbigottito di Wriothesley. «Comunque, sono sicura di lasciarlo in buona mani. Quando si riprende, digli pure di prendersi la giornata libera. Buonaserata, Wriothesley.»

Così dicendo, Furina diede una bonaria pacca sulla spalla di Wriothesley e lasciò il locale per raggiungere il resto dei suoi dipendenti. Wriothesley seguì il suo esempio poco dopo, aiutando Neuvillette a camminare fino alla macchina con cui era arrivato. Provò a chiedergli se anche lui fosse venuto con il proprio mezzo, ma non ottenne altro che dei farfugli sconnessi come risposta. Decise che ci avrebbe pensato l'indomani e lo fece accomodare dal lato del passeggero, piegandosi ad agganciare la cintura.

Nel compiere quel gesto, Wriothesley si ritrovò a pochi centimetri dal volto di Neuvillette. Si perse per un attimo a fissare le lunghe ciglia scure che toccavano le guance e non riuscì a resistere all'impulso di spostare una ciocca di capelli argentati che era scivolata in avanti, coprendo parte di quel viso perfetto. Proprio in quel momento, Neuvillette aprì gli occhi, fissando le sue iridi grigie in quelle altrettanto chiare di Wriothesley, che rimase immobile, colto alla sprovvista.

Era pronto a scusarsi e chiarire che non stava facendo nulla di male, quando Neuvillette si protese improvvisamente in avanti e lo baciò. Fu veloce come un battito d'ali e delicato come una piuma, ma sufficiente a mettere in subbuglio il cuore di Wriothesley – giurò di averlo sentito fare un triplo salto carpiato all'interno della cassa toracica. Si guardarono per quello che parve un'eternità, poi Wriothesley mise definitivamente a tacere la vocina nella sua testa che cercava di dissuaderlo dall'intraprendere quel genere di relazione con il suo vicino di casa e futuro socio in affari, impossessandosi nuovamente delle labbra morbide e leggermente dolci di Neuvillette.

Tales of seduction - Vol. II || Genshin ImpactDove le storie prendono vita. Scoprilo ora