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«Wriothesley, aspetta, cosa-»
Neuvillette provò a parlare per far ragionare l'uomo che aveva davanti, ma in cambio ottenne solo un ringhio sommesso, seguito dalle labbra di Wriothesley che prendevano prepotentemente possesso delle sue. Venne spinto con poca grazia contro il muro che si trovava alle proprie spalle, mentre la lingua dell'altro scivolava con insistenza sopra la sua bocca, chiedendo di potervi avere accesso.
Neuvillette strinse i denti e puntellò entrambi i palmi sul petto muscoloso di quel cane rognoso, ricorrendo a tutta la propria forza da vampiro per spingerlo via e cercare di riprendere in mano la situazione. Wriothesley era entrato in calore, lo sentiva chiaramente dall'odore pungente dei feromoni che avevano iniziato iniziato a diffondersi nella stanza, rendendo l'aria pesante e quasi irrespirabile.
Provò ancora una volta ad allontanare il corpo massiccio del licantropo,che aveva iniziato a strusciarsi su di lui con una certa urgenza, ma venne preso alla sprovvista quando una mano di Wriothesley si infilò tra i suoi lunghi capelli bianchi, afferrandoli e tirandoli con decisione. Neuvillette si lasciò sfuggire un gemito di sorpresa e dolore, offrendo così al lupo l'opportunità di ottenere ciò che desiderava fin dall'inizio: l'accesso alla sua bocca.
Neuvillette mugugnò e si ritrovò a dover combattere con la lingua di Wriothesley che gli riempì la bocca, scivolando con insistenza contro il suo palato sensibile. Strinse gli occhi, grato di non aver bisogno di ossigeno per sopravvivere, mentre sentiva la lingua del licantropo spingersi in profondità verso la sua gola. Lottando per respingerlo, riuscì ad affondare i canini appuntiti in quel muscolo invadente, facendolo finalmente allontanare e ritornare momentaneamente in sé.
«Cosa credi di fare?» Chiese Neuvillette, pulendosi il mento sporco di saliva e sangue con il dorso della mano.
«Secondo te? Mi prendo ciò che è mio.» Rispose Wriothesley, con un sorriso obliquo sulle labbra, lanciando uno sguardo eloquente verso il vampiro.
«Primo, io non sono tuo. Secondo, non erano questi i nostri accordi.»
Neuvillette scivolò velocemente di lato contro la parete, tentando di sfuggire dalle grinfie di Wriothesley, ma il lupo mannaro riuscì ad agguantarlo senza problemi, bloccandolo nuovamente tra il muro freddo e il proprio corpo febbricitante.
«Ti ho marchiato, Neuvillette, e tu hai fatto lo stesso con me.» Disse, infilando due dita al di sotto del colletto della camicia scura per mostrare il segno che il vampiro aveva lasciato su di lui settimane prima, quando si erano fatti prendere dall'euforia del momento ed erano finiti a letto insieme.
«È stato un incidente, e non riesco ancora a capire come sia possibile che due Alpha si marchino a vicenda.» Rispose Neuvillette, portando distrattamente le dita al lato del collo, dove l'impronta dei denti di Wriothesley continuava a deturpare la sua pelle liscia e perfetta.
