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Wriothesley era eccitato da morire. Inginocchiato a terra, mezzo nudo e con un dildo a forma di coda infilato tra le natiche, osservava Neuvillette attraverso i fori della maschera da cane che indossava. In attesa di un ordine da parte del suo padrone, se ne stava diligentemente seduto ai suoi piedi, il corpo muscoloso attraversato dai brividi di piacere e l'accenno di un'erezione ben visibile attraverso il tessuto in latex dello stretto pantaloncino che indossava.
Adagiato in maniera composta sul divano, impeccabile come sempre nonostante indossasse solo delle cinghie nere e uno slip dello stesso materiale di quello che fasciava i fianchi di Wriothesley, Neuvillette lo guardava di rimando, un mezzo sorriso sulle labbra e gli occhi accesi dal desiderio. Stretto in una mano, teneva il guinzaglio che aveva assicurato poco prima attorno al collo di Wriothesley, strattonandolo di tanto in tanto solo per il piacere di sentire i singulti sommessi dell'uomo riecheggiare nella stanza.
«Cosa vuole questo bel cagnolone? Le coccole?» Neuvillette usò di proposito un tono di voce lievemente canzonatorio, piegandosi in avanti per fissare lo sguardo nelle iridi chiare dell'altro.
Wriothesley cominciò letteralmente a scodinzolare, muovendo i fianchi per far sì che la coda del dildo oscillasse in segno di affermazione. Avendo deciso di calarsi completamente nella parte per vivere appieno quell'esperienza, Wriothesley non poteva parlare né agire come avrebbe fatto normalmente; quindi, l'unico modo che aveva per comunicare con Neuvillette era quello di mugolare o muovere il proprio corpo in un determinato modo. In quel caso, scodinzolare di fronte alla parola "coccole" era ciò che aveva ritenuto più opportuno fare.
Neuvillette sorrise e strattonò verso di sé il guinzaglio, facendo capire a Wriothesley che doveva avanzare e raggiungerlo, se voleva essere accarezzato. Wriothesley gattonò fino a portarsi vicino alle lunghe gambe di Neuvillette e vi si mise in mezzo, appoggiando il mento su una delle sue ginocchia. Chiuse gli occhi e mugugnò soddisfatto quando sentì la sua mano appoggiarsi sulla propria testa, scendendo in una carezza dietro la nuca e risalendo tra le orecchie finte della maschera.
Wriothesley ansimò maggiormente quando le dita affusolate di Neuvillete scesero sul suo collo e cominciarono a fargli dei piacevoli grattini. Inconsapevolmente, iniziò a muovere i fianchi, sentendo il plug stimolare le sue pareti interne ad ogni oscillazione. Neuvillette lo guardò dall'alto e rise sommessamente. Continuando a coccolare il suo cucciolo, infilò un piede tra le sue gambe ed esercitò una lieve pressione sulla coscia muscolosa, invitandolo a divaricare le gambe per lui. Wriothesley eseguì quel silenzioso comando e rantolò quando sentì il piede scalzo di Neuvillette posarsi direttamente sul suo sesso eretto e costretto all'interno del latex.
Neuvillette lo massaggiò con la piante e le dita, facendo scivolare il piede sulla gomma nera; poi si spinse verso il basso, usando il dorso per stimolare anche i testicoli e la zona erogena del perineo. Wriothesley ansimò e non resistette di fronte all'impulso di seguire i movimenti del piede di Neuvillette, strusciandosi su di lui proprio come se gli stesse montando la gamba. Un'altra risata sommessa si levò nella stanza, e Wriothesley sentì i brividi di piacere scuotere violentemente il suo corpo quando Neuvillette spinse l'alluce contro la coda che spuntava dall'apertura posteriore del pantaloncino stretto.
