24. LATTE

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Ethan Nakamura e Silena Beauregard

-Devi versare il latte, Ethan- Silena ridacchiò, le guance macchiate di farina. I capelli neri le ricadevano scompigliati sulle spalle. Non capitava spesso di vedere una figlia di Afrodite in disordine. Su Silena donava. La faceva sembrare più reale.

Ethan versò il latte nell'impasto. Il liquido bianco scivolò giù e gli schizzò u.

-Sii più lento

Per Ethan però era complesso farlo con Silene così vicina. Gli faceva pensare a cose alle quali non avrebbe dovuto pensare. Come a quanto doveva essere morbida la sua pelle. E a quanto erano setosi i suoi capelli.

-A che pensi?

-Al latte- mentì Ethan. Non poteva dirle la verità. Una splendida figlia di Afrodite come avrebbe potuto amare un vendicativo figlio di Nemesi?

-Secondo me sei innamorato- Silena arricciò il nasino.  Aveva qualcosa di affascinante quel modo di farlo. Era tanto dolce da stringergli il petto in una morsa.

-Io non mi innamoro- avrebbe dovuto dirle la verità. Ma come avrebbe potuto sopportare un rifiuto? Ethan avrebbe sopportato molte cose, ma non questo.

-Che stupidaggine, l'amore è fondamentale, tutti abbiamo bisogno d'innamorarsi

-Non io

Silena rise, i capelli che le ricadevano sugli occhi. -Si vede che non hai ancora trovato la persona giusta

Invece l'aveva trovata e ce l'aveva proprio davanti.

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