10. COMPRENSIONE

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Personaggio: Ethan Nakamura

Ethan Nakamura era arrabbiato. S'infilò le mani nelle tasche dei jeans e camminò lungo il marciapiede. Le automobili gli sfrecciavano accanto. Gente che non sapeva niente di dei, mostri e cose simili.

Gente che poteva vivere felice. Senza preoccupazione.

Possibile che per lui non ci fosse comprensione?

Non lo avevano compreso il padre è nemmeno quella stupida scuola in cui era finito. Il Campo Mezzosangue. Quello era il posto peggiore. Doveva vivere ammassato come un animale con altri semidei, figli dei cosiddetti dei minori, nella casa di Ermes. Gli altri invece erano dei privilegiati. Figli di Atena, Dioniso, Apollo. Si muovevano come se avessero avuto il mondo in mano.

Ethan diede un calcio all'aria.

Sembrava che nessuno al mondo s'interessasse a lui. Nemmeno sua madre. Era ironico che fosse Nemesi, la dea della vendetta. Forse questo spiegava la rabbia.

Aveva bisogno di qualcosa a cui aggrapparsi.

Qualcuno che lo comprendesse. Che...

-Ethan Nakamura?

Strinse i pugni. Pronto a combattere. Si voltò.

Un ragazzo dagli occhi verdi gli sorrideva. Era allampanato, dall'aspetto un po' goffo.

-Chi sei?

-Mi manda Luke, sono colui che può aiutarti- il ragazzo incrociò le braccia.

-Luke?- Ethan si ricordava di Luke. Era un figlio di Ermes. Una di quelle persone che avrebbe sempre voluto essere.

-Pensa che tu possa essere interessato alla sua proposta

Ethan seppe cosa doveva fare. Perché se c'era la possibilità di una comprensione non poteva perderla. -Dove andiamo?

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