Storm
«Volevo proporti un accordo» le dico mentre mi volto verso di lei e la guardo seriamente in viso e nei suoi occhi gialli. Intanto, dentro di me, mi sto prendendo a calci nel culo da solo. Accordo? Perché cazzo mi è venuto in mente di proporle un accordo. Okay, Storm pensa, pensa, pensa...per tutti gli dèi non mi viene in mente niente. Sono nel panico più totale. Cerco di non far trasparire nessuna emozione e le lancio uno dei miei ghigni che ormai sono diventati famosi tra le donne. Giuro, che non mi sto vantando, è tutto basato su fatti reali. «Allora...questo accordo?» mi chiede la mia piccola furia rossa, con uno sguardo curioso e io non vorrei fare altro che abbracciarla. Cazzo, mi accontento di così poco adesso? A quanto pare, sì, sono proprio cotto a puntino come un tacchino. Ringhio solo al pensiero di quella maledetta vecchia che mi ha trasformato in un pennuto per dodici ore. Storm, concentrati per l'amor degli dèi e tira fuori un cazzo di piano. Okay, ci sono...credo. «Volevo proporti...ecco...» tentenno come un dodicenne alla sua prima cotta e Nova mi guarda storto mentre incrocia le braccia al petto. Il mio sguardo si sposta automaticamente sul suo decolté e inizio a sbavare peggio di un cane con la rabbia. «Play boy i miei occhi sono più in su» mi schiocca le dita di fronte al viso e mi riporta l'attenzione sul suo sguardo piuttosto irritato. «Giusto...allora...tette» questo è il mio genio pervertito che esce e saluta Nova che diventa rossa dalla rabbia, mentre io vorrei sprofondare nel terreno. «Se dici ancora "tette" in una frase, giuro, che ti sbrano in piccoli pezzettini, capito zuccone?» mi minaccia la mia piccola furia rossa mentre arriccia il suo nasino pieno di lentiggini. Annuisco come una cane ubbidente, perché parliamoci chiaro, non posso ribattere dopo la mia figura di merda. «Proprio di questo volevo parlarti» le inizio a spiegare mentre lei alza un sopracciglio in modo interrogativo e sta per aprire bocca, ma io la blocco continuando il discorso. «La tua trasformazione in lupo è un mistero e mi piacerebbe riuscire a capire come mai è successo e immagino anche tu» le dico e lei annuisce mentre si morde il labbro inferiore. Il mio sguardo si concentra sul labbro che sta martoriando e io vorrei solo succhiarlo e leccarlo come se fosse una caramella. Devo concentrarmi sul discorso, non posso fare pensieri pervertiti, se no la mia piccola furia rossa mi arrostisce. «Vorrei insegnarti come ci si trasforma e come si combatte in forma di lupo.» le dico finendo il discorso e la guardo speranzoso. «Ti sfugge una cosa zuccone, io ho un'amica che è un licantropo e può insegnarmi lei come ci si trasforma a comando. Poi che cosa ci guadagno dal tuo accordo?» mi chiede irritata e fulminandomi con lo sguardo. «Cassandra è una novellina sia in fatto di trasformazioni che di combattimento, poi non sarei solo io ad insegnarti ci sarebbe anche Layla e quindi non rimarresti sola con me, ti va bene come accordo?» le dico mogio, cazzo, avrei voluto stare da solo con lei. «Ci devo pensare, ti faccio sapere in questi giorni» mi risponde pensierosa mentre scruta il villaggio di lupi in lontananza. «Va bene, ci vediamo in giro piccola furia rossa» le dico mentre mi incammino verso il villaggio e nel mio petto si forma un macigno. Non so proprio come fare a conquistare quella piccola furia rossa, se vado avanti così non ci riuscirò mai e il tempo per completare il rituale di accoppiamento sta per scadere. Il mio lupo interiore ulula triste, perché rischiamo di perdere la nostra compagna. Nova si allontana dopo avermi fatto un cenno di saluto con un sorriso incerto sulle labbra. Vorrei solo inseguirla e pregarla di essere la mia compagna, ma non posso farlo. Potrei prenderla con la forza e finire il rituale, ma dopo sarei ancora di più nella merda perché sia Nova che la vecchiaccia mi trasformerebbero in un tacchino a vita.
Arrivo al villaggio e ad attendermi c'è Regan che mi viene incontro mentre il resto del branco è in fermento per aiutare i feriti. «Come stanno i feriti? C'è qualcuno scomparso?» gli chiedo mentre mi fermo vicino a lui. «I feriti hanno riportato poche lesioni e non c'è nessuno scomparso. Il prigioniero, invece, era messo peggio di quanto credevamo e non ce l'ha fatta» mi dice il mio beta mentre stringe i pugni e digrigna i denti. «Fantastico, cazzo. Siete riusciti ad interrogarlo?» gli chiedo mentre penso che siamo in una situazione di merda. Scuote la testa mogio e io impreco peggio di uno scaricatore di porto. «Il consiglio si è riunito un attimo fa e ti stanno aspettando» mi aggiorna Regan e io vorrei solo sbattere la testa su un tronco. «Perfetto, cazzo. Vado da loro, tu intanto raduna una squadra e andate ad ispezionare l'intera barriera, poi chiederò anche agli altri del consiglio di mandare qualcuno ad aiutarvi» gli ordino mentre inizio ad andare verso la sala del consiglio. Entro dentro la sala del consiglio e come mi aveva detto Regan aspettavano solo me. «Finalmente, ci ha degnato della tua presenza Storm. Mia nipote?» mi chiede la vecchiaccia in modo sarcastico. «Penso che sia a casa tua, vecchia» le rispondo con un ringhio mentre serro i pugni incazzato nero. Brutta vecchia, impicciona che non è altro. «Pff, non c'è neanche un po' di divertimento con te ragazzini» si lamenta Blanch mentre mi sorride malefica. «Fatti gli affari tuoi vecchia bisbetica» gli grida contro Barnaby il capo dei druidi e i due anziani si mettono a litigare come cane e gatto ogni volta. Delia il capo clan delle fate mi domanda, intanto, che cosa è meglio fare con il clan dei vampiri. «Forse è meglio se vado a parlare con il capo clan dei vampiri anche se, non so chi sia» le rispondo mentre i due vecchi si zittiscono di colpo. Lancio un'occhiata nella loro direzione e vedo che Belenus, capo clan degli elfi, ha lanciato loro addosso un incantesimo paralizzante. Alzo un sopracciglio nella sua direzione mentre lui si guarda le unghie curatissime e alza le spalle contro voglia. «Sono cent'anni che sopporto i loro battibecchi, ogni tanto bisogna dare loro una frenata.» mi risponde mentre Dorin e Delia se la ghignano di gusto. Sbuffo spazientito da questi vecchi bacucchi che si divertono con poco o nulla. «Signori, concentriamoci per favore» mi rivolgo al consiglio in generale e tiro un'occhiataccia a Belenus che riporta i due anziani allo stato originale cioè, incazzati neri, ma questa volta verso un nemico comune, il capo degli elfi. Vorrei tirare una testata al muro, sono peggio dei bambini e io non è che ci vado proprio d'accordo. «E' Byron il capo clan dei vampiri, da quando suo padre è morto cinque anni fa, ha preso lui il comando.» per grazia divina mi risponde Delia che sembra la più ragionevole del gruppo. Byron? Cazzo, mi sembra di ricordarlo a una delle poche riunioni che hanno partecipato anche i vampiri, quando c'era mio padre al comando e mi sembrava che fosse un bambino gracilini e con un cespuglio di ricci neri che gli coprivano metà viso. «Bene, quindi non mi resta che andare da lui per cercare di capire che cazzo gli passa in quella testa» penso ad alta voce mentre i tre vecchi continuano a litigare. «Potrei inviarli un messaggio e vedere se mi risponde, infondo, siamo o eravamo amici» mi risponde Delia e io la ringrazio. «Ora, Blanch, Barnaby e Belenus se prestate un attimo ascolto mi fareste un grosso favore anche tu, Dorin è inutile che ti nascondi dietro la tua ascia» gli rimbecco, manco fossi loro padre. L'ho sempre detto che più invecchiano, più si rincitrulliscono. Quando ho l'attenzione di tutti inizio a parlare. «Per ora, visto che non sappiamo ancora niente sull'incontro con Byron, dobbiamo riorganizzare i turni di guardia vicino alla barriera e intensificarli. Barnaby e Blanch avete già intensificato le mura magiche della barriera?» chiedo ai due anziani che stanno cuocendo a fuoco lento la loro incazzatura verso di me. «Ragazzino la barriera non si è fatta in un giorno e per rinforzarla serviranno tutti, sia i druidi e sia le sacerdotesse. Comunque, sono già al lavoro i miei sottoposti e le sorelle di Blanch» mi risponde burbero il capo dei druidi mentre mi fulmina con lo sguardo e continua a borbottare sottovoce. Faccio finta di non sentirlo, perché sono un cazzo di lupo e ho l'udito sensibilissimo e il vecchio lo sa benissimo. «Vi farò sapere se e cosa mi risponde Byron» ci aggiorna Delia prima di levare le tende e gli altri la seguono a ruota. Rimango in piedi nella stanza vuota, chiedendomi chi me lo ha fatto fare di diventare l'Alpha, quando la persona in questione sbuca dalla porta con la testa e mi guarda con i suoi occhioni verdi. «Layla, ma che piacevole sorpresa. Dimmi, non sei voluta diventare il capo perché non volevi sorbirti le pippe del consiglio, vero?» le chiedo sarcastico mentre mi passo una mano tra i capelli, frustrato sia per il consiglio sia per la mia compagna. «Certo» mi risponde mentre ride divertita, sicuramente per la mia faccia disperata. «Grazie sorellina, sei sempre così dolce con me. A proposito ho detto a Nova che vorrei allenarla e che ci saresti stata anche tu, sai per non farmi rimanere da solo con la mia compagna.» le dico mentre la guardo storto mentre lei se la ride di gusto per le mie cazzate. «Scordatelo, non mi intrometto tra compagni, ed è per questo che sono venuta qui.» alzo un sopracciglio incuriosito della piega che sta prendendo la conversazione, visto che non avevo mai visto Layla arrossire. «Volevo dirti che mi trasferisco da Dereck, visto che tu sei diventato finalmente il capo e hai anche una compagna.» mi dice mentre si massacra le mani, torcendosele. «Non l'ho neanche conosciuto, in più è un umano come può proteggerti.» le ringhio addosso. «Sono capace benissimo di proteggermi da sola e anche il mio compagno. Non trattarmi da bambina, ormai sono un'adulta.» mi urla contro, rossa in viso per la rabbia. «Lo so, scusami sorellina. E con Regan ha sistemato?» le chiedo, visto che quel testone non ne vuole sapere che Layla è accoppiata. Cazzo, ora che l'ho capito, lo sento lontano un miglio l'odore dell'accoppiamento che sprigiona la mia sorellina. «Non vuole ascoltarmi, ha solo capito che me ne vado da casa. Probabilmente ti chiederà dove sono andata, ma per favore non dirglielo, complicherebbe ancora di più le cose e non capirebbe comunque.» mi chiede mentre mi si avvicina e mi prende le mani nelle sue. «Tranquilla, hai ragione non capirebbe, zuccone com'è si ostinerebbe a cercarti e potrebbe far male anche a Dereck» le dico mentre l'abbraccio e lei mi biascica un ringraziamento. «Forza, usciamo da qui.» le dico mentre l'accompagno fuori. «Dove vai? Aspetta, lo so, vai a stalkerare la tua compagna» mi prende in giro la mia sorellina mentre io stavo già andando verso il bosco con un obbiettivo in mente e con lo sguardo determinato. «Beccato» ghigno divertito e la saluto prima di inoltrarmi nel bosco e trasformarmi in lupo. Direzione, verso la mia piccola furia rossa.
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Ciao bella gente :)
vi ringrazio tantissimo per tutto, ma soprattutto dopo anni, di leggere ancora le mie storie con così tanto entusiasmo. Siete fantastici!! Vi ringrazio di cuore.
Baciii
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My Alpha 3 Inside the earth
Werewolf# Terzo libro della serie My Alpha # Storm è scappato dalla sua terra, l'isola di Skye, molti anni fa. Mai e poi mai avrebbe pensato rimetterci piede in quelle terre selvagge e ribelli, proprio come il suo spirito. Nova è una semplice studentessa d...