Capitolo 14: Riuniti

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L'alba era ancora giovane, e il vento freddo del nord soffiava impetuoso sulle colline innevate attorno al campo. Ingrid si ritrovò a camminare silenziosa tra i guerrieri, il pensiero dell'incontro imminente con suo padre che le gravava sul petto come un macigno. Le parole di Halfdan e Harald continuavano a riecheggiarle nella mente: "Non è una richiesta, ma un'opportunità". Sapeva bene quanto fosse difficile trattare con Ulf, e altrettanto consapevole che se l'incontro fosse fallito, l'unica soluzione sarebbe stata la guerra.

Il campo era in movimento. I guerrieri si preparavano a marciare, mentre il cielo grigio si allungava sopra le loro teste, presagio di una nuova battaglia che si sarebbe potuta scatenare. Leif, nonostante le ferite, stava recuperando lentamente, e la sua determinazione era un conforto silenzioso per Ingrid. Ma anche lui sapeva che la vera sfida sarebbe stata convincere Ulf a un'alleanza con i fratelli.

Halfdan la raggiunse vicino a un fuoco, il viso segnato dalla tensione e dalle molte battaglie combattute. «Partiremo tra poco. Harald ha già inviato dei messaggeri a Vestfold. Tuo padre sa che siamo in arrivo.»

Ingrid annuì, stringendo il mantello attorno a sé. Il freddo esterno sembrava nulla in confronto al gelo che sentiva nel cuore. «Non sarà semplice,» mormorò, la voce ferma. «Ulf non è un uomo che si piega facilmente.»

Halfdan la osservò per un lungo istante, i suoi occhi scuri pieni di una strana intensità. «Lo so. Ma per una volta, non sarà una questione di forza. Sarà una questione di sopravvivenza.» Il suo tono era deciso, ma Ingrid non poté fare a meno di notare un'ombra nei suoi occhi, come se qualcosa lo preoccupasse più di quanto volesse ammettere.

«Halfdan,» iniziò lei, esitando per un istante, «se Ulf non accettasse? Se la trattativa fallisse... cosa farete?»

Halfdan si passò una mano sui capelli, la mascella stretta. «Siamo pronti a tutto, Ingrid. La sopravvivenza di Rogaland dipende da questo. Se Ulf non accetta, la guerra sarà inevitabile.»

Ingrid distolse lo sguardo, fissando il cielo plumbeo. La prospettiva di dover combattere suo padre la spaventava più di qualsiasi battaglia. Ma era anche consapevole che Sigvard non si sarebbe fermato. La guerra, o l'alleanza, pensò. Non c'è via di mezzo.

Harald, Halfdan, e Ingrid marciarono con un gruppo scelto di guerrieri verso Vestfold, le montagne coperte di neve che dominavano l'orizzonte come giganti silenziosi. La tensione era palpabile, e nessuno osava parlare troppo durante il viaggio. Ognuno sapeva che l'incontro con Ulf avrebbe segnato il destino di quella fragile alleanza.

Ingrid cavalcava tra i due fratelli, sentendo il peso degli sguardi dei guerrieri su di lei. Si chiedeva cosa pensassero: una donna che negozia tra re e signori della guerra. Ma lei non era più solo una figlia del conte, e lo sapeva. Aveva dimostrato il suo valore in battaglia, aveva protetto chi poteva e ora si trovava a dover fare ciò che nessuno avrebbe mai immaginato: trattare con suo padre.

Shadows of Vestfold ||VIKINGS FANFICTION||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora