Il suono della sveglia è dolce.
A differenza di tutte le altre volte in cui, nell'ultimo mese, mi ha strappata dal sonno violentemente, decretando l'inizio di una nuova giornata di lavoro e studio disperato.
Tento di trascinarmi in posizione seduta, piena di cellule ancora addormentate, mentre il telefono continua ancora con le sue manifestazioni di avviso, inconsapevole del mio sguardo omicida già cosciente e pronto a scaraventarlo chissà dove. Lo afferro con la stessa veemenza che lui stesso utilizza con il mio stato di sonno profondo, e premo il pulsante disattiva per sprofondare nuovamente nel silenzio delle sette di mattina.
Devo darmi una mossa, tra mezz'ora arriverà Sekai con suo padre Riccardo.
Con fiducia balzo giù dal materasso, per poi dirigermi verso la cucina ed agguantare dallo scaffale un pacco di biscotti, scelti tra il disordine di una merendina ed altri dolciumi comprati per soddisfare i miei attacchi di fame notturni.
Poggio tutto sul tavolo con svogliatezza, presa più dal sonno che dalla partenza imminente.
Mi lascio alla compagnia del cellulare, perdendomi nello scrollo dei video e post sui vari social, intenta ad ingannare l'attesa e la colazione.
Una notifica mi distoglie dalla distrazione, la punto con il dito ed apro quindi il messaggio di mia madre.'Buongiorno amore, fai buon viaggio. Ivan ti manda un abbraccio.'
Osservo apatica il testo arido, pervasa dalla tentazione di inviare soltanto una faccina. Ma la volontà di proteggere questa vacanza dai drammi resta intatta, e quindi mi sforzo di scrivere anche:
'Bgiorno, grazie, baci.'La riluttanza trasforma la mia espressione in puro disgusto, riportandomi ai duri scontri che imbandiscono la comunicazione tra me e mia madre. Facile per lei svuotare la testa dai furiosi litigi, se sono soltanto io a subire. Non saranno di certo un paio di moine a cancellare il passato.
<<Buongiorno!>> Sobbalzo dallo spavento, mio padre è fermo sulla soglia della porta ancora in pigiama. <<Quando si tratta di divertimento, la sveglia non la lasci suonare disperatamente.>>
<<Sì, papà...buongiorno anche a te.>> Le sue insinuazioni incidono come sempre sul mio stato d'animo; lo capisco, perché ne ha di motivi per non fidarsi di me, con la scuola e le bugie che ho raccontato; tuttavia, vorrei essere capita per una sola volta, assaporare l'empatia di un padre che comprende quanto il passato possa essere invadente, condizionante.<<Fammi sapere quando sei pronta, così ti aiuto con il bagaglio.>>
<<Addirittura?>> Quel gesto tanto esplicito rimbomba per tutta la stanza. Di solito la sua politica viaggia sul treno "Cavatela da sola e nella vita sarai libera".
<<Finiscila o ti lancio per le scale insieme alla valigia.>> Eccolo, il meccanismo di difesa in tutto il suo splendore. Il "paraemozioni". Gli regalo una corta risata e mi appresto a sistemare il tavolo dove ho divorato la misera colazione, per poi tornare a raccattare le ultimissime cose.
La suoneria del telefono esplode nel silenzio della cameretta. Lo afferro immediatamente, senza neanche leggere chi mi stia chiamando.
<<Eccomi!>> Quasi urlo.
<<Sis! Scendi subito!>> Nella voce di Sekai percepisco solo due stati: felicità ed eccitazione.
<<Volo.>> Riaggancio senza nessuna cura, e mi imbatto nella figura di mio padre che mi fissa perplesso.
<<Ma ti calmi? Dammi qua.>> Afferra il bagaglio mentre io tento di liberarmi dalla tracolla della borsetta, che mi ha intrappolata chissà come.
Incontro gli occhi cerulei di Sekai sotto casa mia.
Un abbraccio intitola l'inizio del nostro viaggio, mescolando le emozioni di entrambe in una sola.
<<Ciao Ric!>> Avvolgo nelle braccia minute anche il papà di Sek, che adoro da impazzire. Il suo umorismo ed il sarcasmo lo contraddistinguono ovunque, insieme al metro e novanta slanciato, si mostra in una capigliatura castana e pettinata all'indietro, vantando due occhi super azzurri.
<<Ciao scimmietta! Siete pronte?>> La sua voce rassicurante e familiare ci sprona a salire in macchina.
<<Sì!>> Rispondiamo in coro io e la sorella che non ho potuto fare a meno di scegliere: Sekai.
<<Ciao Papi...>> Gli stampo un bacio affettuoso sulla guancia, e mi appresto a salire sul mezzo che dispone di un posto a tre proprio davanti.
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YOU ARE MY DARKNESS
Romance- 🫀Love Triangle - 🧨Linguaggio volgare - ❤️🩹 Episodi di violenza (non sessuale) - attacchi di panico. Non gli affiderei neanche un chiodo incrostato di ruggine. Quasi tutte le ragazze della spiaggia lo salutano da lontano, o escogitano scuse per...