CAPITOLO SEI - INIZIA COSì...

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Le quattro mura della nostra stanza vengono scalfite da luci bianche provenienti dall'esterno, qualche lampione e la Luna si prestano per un'atmosfera che si intona impeccabilmente al silenzio notturno.

<<Sono stati carini Diego e Pablo ad accompagnarci fino a casa, no?>> La voce di Sekai si muove pacata nell'aria quieta, adagiando il suo corpo leggero sul materasso che ne accoglie morbidamente i contorni. Resto a fissare la porta finestra che affaccia sul giardino, intravedendo il luccichio del mare.

<<Adesso sanno dove abitiamo, però.>> Osservo pensierosa. <<Non erano i guai che cercavi di evitare?>>

<<Sis, Pablo è proprio carino...>> confessa mordendosi il labbro inferiore.

<<Avevo intuito da come ti prestavi nelle conversazioni, sì. E adesso?>>

<<Adesso lo diciamo a papà così possiamo iniziare ad uscire con loro, la sera.>>

<<Ma perché non mi hai chiesto niente?>> Sbotto, voltando la testa di scatto.

<<Scusa...in che senso? Cosa avrei dovuto chiederti?>> La sua espressione si trasforma da rilassata a dubbiosa in meno di un secondo. Rispondo a primo impatto emettendo un lungo e appianato sospiro.

<<Non lo so, sono solo preoccupata per Loris.>>

<<Cosa potrebbe succedere, Sis? Anche se dovesse provarci qualcuno, è semplice. Basta dire che non sei interessata.>>

<<A sentirti parlare si potrebbe credere che la fame nel mondo sia un problema risolvibile domani.>> Ironizzo, consapevole che i miei drammi mi hanno insegnato a pesare gli eventi ancor prima che accadano. Ridiamo all'unisono tentando di non svegliare Ric e Maria che dormono beatamente in salotto.

Siedo cautamente accanto a lei, mostrandole i messaggi che Loris mi ha inviato stanotte.

<<Vedi...non è soltanto simpatia ed intelligenza. Comunque ci sa fare...>>

<<Jas, va bene. Solo che...non è cosa fa, ma cosa senti tu quando lo fa.>> Colpita in pieno. <<Quando lo guardi, cosa vedi?>>

<<L'occasione di vedere luce.>> Le parole rotolano fuori come biglie su una discesa. <<Ma mi fa anche ridere, è spiritoso, determinato, guarda sempre il lato positivo...>> elenco affannosamente.

<<Ma nessuna di queste cose ti coinvolge, Sis.>> Insiste impertinente e decisa. <<Ti ho già vista essere persa per qualcuno, e questa non sei tu.>>
<<Comunque non voglio ferirlo.>> Mi fissa inquisitoria al sentirmi dire questa frase.

<<Tipo omettendo che sei già quasi impegnata con qualcuno?>>

<<Quando lo avrei omesso?>> Divago volontariamente, vestendomi di ironia.

<<Lo sai, quando Diego ha chiesto se fossimo fidanzate...>>
<<Beh, non lo sono. Se avesse detto "impegnate" sarebbe stato diverso.>>
Mi dedica una risata sotto voce, ponendo la sua candida mano sulle labbra che non riescono a contenere l'ilarità <<Sei una paracula storica, fortuna che ti conosco bene...altrimenti potrei crederti.>>

La guardo piegando il sorriso soltanto da un lato. È vero, sono una gran paracula, e per fortuna. Grazie a questo lato del mio carattere, sono riuscita a difendermi da tante di quelle situazioni imbarazzanti...<<Sis, per quanto non arda d'amore per Loris, mi piace e mi fa stare bene; è un bel ragazzo, e vorrei continuare a conoscerlo.>> Definisco con una convinzione alla quale non riesco a credere.
Punto nuovamente lo sguardo verso Sekai, che sembra abbia la frase bomba sulla punta della lingua.
<<Quel Nathan ti stava un bel po' addosso...>>
<<Ci hai messo tanto a dirlo.>> Sputo velenosa e sarcastica. <<Lasciamo stare, per favore. Ha preso il mio numero di telefono senza permesso.>>

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