quattordici.

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marco's pov. 

Mi sveglio tutto riposato dopo la notte da sogno che ho passato con Ayumi sulla spiaggia, ci ho rimediato un bacio, delle parole e degli sguardi dolci. E' una persona veramente fenomenale nonostante abbia ancora diciassette anni, sembra più grande dal punto di vista comportamentale.

Mi metto dritto sul letto, mi stiracchio portando le braccia in alto e sbadigliando mi alzo dirigendomi in cucina. Sono quasi le dieci e ho una fame che svengo così mi preparo una tazza di latte, dei biscotti e mi siedo a mangiare. Ancora non sveglio del tutto afferro la tazza ma nell'intento di bere mi rovescio tutto addosso.


"Merda..!" Esclamo appoggiando bruscamente la tazza sul tavolo e alzandomi di scatto "Che imbecille che sono." Aggiungo strizzandomi la maglietta fradicia.


Vado in bagno e me la tolgo insieme ai pantaloncini della tuta per poi buttarli nella cesta dei vestiti sporchi. In boxer raggiungo la mia camera e prendo degli altri vestiti dall'armadio, gli indosso e ancora sconsolato per la mancata colazione ritorno in cucina prendendo uno straccio, mi accuccio e mi metto a pulire per terra. Dopo aver messo a posto torno nuovamente in bagno, mi lavo il viso, i denti e mi spruzzo della lacca. Finito anche quello prendo il mio cellulare e mi siedo tranquillo sul divano; scorrendo tra le notifiche noto un messaggio da Ayumi.


"Marco? Hai impegni per dopo?" alzo lo sguardo al soffitto mettendo in ordine i pensieri e poi rispondo.

"Buongiorno intanto:) comunque no, non ho impegni ma perché me lo chiedi?" invio con un sorriso da scemo stampato in faccia.

Dopo alcuni secondi ricevo risposta "E' successo un fatto davvero incredibile che non mi sarei mai aspettata.. la mia matrigna mi ha concesso di invitarti ad un parco di divertimenti, aspetta, non è che me l'abbia concesso perché gliel'ho chiesto io ma è stata lei a decidere tutto, giuro che quella donna da ieri è stranissima." Ridacchio al messaggio.

"E' strana sì, se fino a qualche tempo fa non mi sopportava, comunque tra non molto sono da te."

"Ti aspetto ♥" e dopo che mi ha scritto quel messaggio mi metto le mie Vans, chiudo tutte le stanze, prendo il mio zainetto mettendoci dentro portafoglio, auricolari, qualcosa di commestibile, le chiavi di casa e del motorino ed esco.


Vado in garage e porto fuori il mio veicolo, mi infilo il casco, salgo su e metto in moto in direzione della casa di Ayumi. In dieci minuti scarsi sono proprio davanti al suo cancello così spengo, mi tolgo il casco appoggiandolo al sedile e suono al citofono. Mi viene ad aprire una donna e quella donna era la cosiddetta Lara, rimango fermo sul posto senza aprire bocca per paura che mi giudicasse male da subito.


"Ciao! Ci rivediamo eh?" Fa in tono simpatico. Rimango un po' scettico per la sua accoglienza, la piccolina aveva ragione, è proprio strana. "Forza entra in casa, non vorrai rimanere qui fuori." Aggiunge facendomi spazio.

"Grazie signora." Sorrido timidamente.

Si affianca a me ed entriamo in casa "Ayumi! Vieni è arrivato Marco, finisci di prepararti che poi andiamo." Urla fissando quella che dovrebbe essere la sua stanza.

"Arrivo!" La sua voce, quanto mi mancava, okay Marco frena gli ormoni e stai calmo.

"Tesoro? perché non fai accomodare il nostro ospite?" Si intromette il padre dal salotto.

"Certo." Risponde lanciandomi un sorriso alquanto malizioso; è inquietante "Prego." Mi prende sottobraccio e mi fa sedere sul divano opposto a dov'è seduto lui, sento che ormai comincio a sudare dall'imbarazzo e dal nervoso.

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