Incantesimi, Kyra ne aveva letti parecchi tra i Mondi nel susseguirsi dei giorni. Conosceva praticamente tutti gli esperimenti che i due popoli avevano fatto per poter arrivare a dove erano e nel tempo si era resa conto di quanto fosse diverso dal suo concetto dell'uso della magia.
Veniva vista come una capacità di dominare, influenzare, trasformare la natura, gli eventi o le persone stesse, e vi erano parecchi eremiti, specie tra gli Yarix, che studiavano ogni aspetto delle proprie capacità al fine di scriverle e passare alla sua discendenza i suoi saperi. Erano stati creati incantesimi anche verbali per intensificare l'effetto desiderato, oppure le pozioni stesse, intrugli di elementi che insieme portavano a benefici o malefici, potevano divenire magia.
Per i Salir era più importante scoprire le proprie abilità già da piccolissimi al fine di trovare il punto forte, l'elemento che manipolavano con più semplicità ma forza; dopodiché la sua magia diventava ciò che sarebbe diventato da adulto: coloro che possedevano un'aura gialla era più propensa a saper manipolare il fuoco, quindi quale lavoro migliore per loro se non essere un fabbro?
Oppure, la Dea aveva notato che la maggior parte dei nobili e persone di alto rilievo possedessero un'aura blu. Evidentemente chi dominava l'acqua o il vento era più propenso alla calma, persone responsabili e sagge. Per il verde il suo destino era piuttosto semplice: medici, agricoltori, cuochi, una grande fetta della popolazione che abitava nelle zone rurali.
Ad Eathevyr non vi era questa distinzione, tutti potevano essere ciò che volevano, le loro abilità erano pressoché le stesse possedendo un'aura rosa. Quest'ultimi erano meno ossessionati dall'imparare il più possibile sulla magia, forse perché erano in grado di vivere per secoli. Si godevano molto di più la vita, non vi era alcun capo principale a dirigere l'intero Mondo, solo i vecchi saggi a proteggere i villaggi.
– Sembra così strano, devono impegnarsi anche per gli incantesimi più semplici.– pensò la Dea Bianca sfogliando uno dei tanti libri presi dal Regno Assoluto per passare il tempo nell'Eden continuando a scoprire anche da lontano piccoli pensieri. La rilassava stare seduta ai piedi di qualche albero, i fiori intorno a lei dai profumi dolci, l'aria calda avvolgente.
– Chissà come dev'essere. A me basta anche solo pensare a quello che voglio fare che la mia energia l'ha già reso realtà.–
Per la personificazione del Bene tutto quello che leggeva erano fattibili con un battito di ciglia se solo lo avesse voluto. Non aveva bisogno di pozioni magiche per curare, per rendere felici o innamorati. Era incuriosita dal percorso che i Salir dovevano fare per trovare sé stessi, una piccola parte di lei li invidiava. Non aveva dovuto scoprire i suoi limiti, le sue capacità, ogni volta il suo istinto l'aveva guidata.
Fu la luce a distrarla, la portò a guardare davanti a sé in lontananza; sorrise e chiuse il libro tra le sue mani facendolo svanire nel nulla, dopodiché si alzò e si incamminò verso una meta precisa, un posto che raramente vedeva: la Valle della Rinascita, così la chiamavano le piccole Creature Chiare che lavoravano lì ininterrottamente e diligentemente.
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Untill we Shatter
FantasyFATE OF OPPOSITES & ESSENCE OF OPPOSITES SPINOFF Leggere prima almeno Fate of Opposites per capire il tutto ed evitarsi spoiler riguardo il primo volume 😉 Bene e Male sono sempre presenti tra i Salir e gli Yarix ma mai nello stesso istante e luogo...