Nelle due settimane successive, Harry riprese la sua vita tranquillamente. Sam trascorreva le giornate al nido e lui aveva accettato un paio di servizi, retribuiti decentemente. Un collega gli aveva chiesto di uscire, ma dopo averci pensato a lungo aveva rifiutato. Il pensiero di far entrare qualcuno, nella sua vita, lo agitava. Non era interessato ad una relazione, ma non poteva neppure trascorrere una notte con uno sconosciuto, non sarebbe stato a suo agio e avrebbe potuto mettere in pericolo Sam. Prima di diventare padre, non si era mai fatto scrupoli e si era concesso qualche ora di svago senza conseguenze. Ma, adesso, era diverso. Non avrebbe portato nessuno a casa né tantomeno lasciato Sam a una babysitter, solo per divertirsi.
Quindi, era sempre più frustrato. Spesso, soprattutto di notte, si riduceva a darsi piacere da solo, per riuscire a rilassarsi. Di giorno cercava di non pensarci, ma non era facile. Sapeva di essere attraente e gli sguardi che gli venivano costantemente rivolti, lo avevano sempre fatto sentire desiderato e provocato una certa eccitazione in lui.
A un mese dalla breve visita di Louis, Harry era decisamente molto nervoso. Di notte, sognava spesso l'attraente e misterioso padre naturale di Sam e, al risveglio, si sentiva in colpa. Dormiva poco e male, dovendo poi correre tutto il giorno tra il lavoro, la casa, la spesa e il bambino. Dopo quasi trenta giorni infiniti, chiese a Miriam la cortesia di tenere Sam per una sera, sapendo che la donna sarebbe stata ben felice di aiutarlo. Quella sera, sedette sul divano per cenare, mentre guardava la Tv e si rilassava semplicemente. Senza neppure accorgersene, si addormentò e fu risvegliato ore dopo dalla donna, che bussava alla porta per riportare il bambino che si era risvegliato dopo un lungo pisolino. Harry ringraziò Miriam, leggermente in imbarazzo. "Mi fa piacere tenerlo" gli ricordò lei: "Vedo come sei stanco, caro, hai bisogno di staccare ogni tanto e sei sempre solo, avresti proprio bisogno di un bel ragazzo a farti compagnia", Harry arrossì e scosse la testa, per quanto gli sarebbe piaciuto era una cosa irrealizzabile al momento.
Un altro mese passò lentamente, Sam era sempre più sveglio ed indipendente. Harry, ogni giorno, più stanco e nervoso. Anche sul lavoro si rendeva conto di essere sempre irascibile e temeva di arrivare al punto di trattare male il suo bambino. Un paio di volte, nell'ultima settimana, lo aveva sgridato senza una vera ragione e si era sentito un padre terribile, scusandosi infinitamente e quasi mettendosi a piangere. Quando incontrava Miriam nell'androne, la donna gli ricordava che lei era sempre a disposizione se voleva lasciarle il bimbo per "divertirsi" una sera, ma Harry era ancora riluttante.
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MIO FIGLIO - LARRY FANFICTION
FanficQuando la sua migliore amica rimane incinta, Harry si offre subito di starle vicino e crescere con lei il bambino. Rimasto solo con quello che considera suo figlio, il giovane si troverà in una situazione di pericolo che lo costringerà a contattare...