CAPITOLO 20

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"Voglio parlargli di te" disse semplicemente Harry, ignorando l'espressione di panico sul volto di Louis. "Sam ha il diritto di sapere la verità, di poter scegliere se avere un'altra persona nella sua vita, un altro genitore". Il maggiore serrò la mascella, fissandolo con uno sguardo duro, prima di replicare in un sussurro: "So che hai buone intenzioni, tesoro, ma non sai come potrebbe reagire. Se si arrabbiasse con te, perché gli hai mentito? Io non potrei sopportare se mi respingesse, perché l'ho abbandonato". Harry fissò il viso impassibile del più grande, sentendo però nel suo tono di voce una vulnerabilità che lo colpì. "Tu non lo ha abbandonato" ribatté testardamente: "Lo hai solo affidato a me". Louis gli sorrise con affetto, avvicinando di nuovo il viso al suo: "Sei troppo buono per me, Harry". Un attimo dopo, le sue labbra sfiorarono quelle del fotografo, in un bacio lieve. Subito Harry chiuse gli occhi e portò le braccia intorno alle spalle del maggiore, attirandolo contro di sé e cercando maggiore contatto. Le labbra di Louis erano così morbide e calde, il più giovane dischiuse invitante le proprie. Dopo una breve esitazione, l'altro lo accontentò, insinuando la lingua nella bocca del più giovane, che mugolò contento. Presto, il bacio si fece più profondo ed appassionato, le braccia di Louis attorno alla vita di Harry e quelle del giovane fotografo che si stringevano,con forza, intorno al collo del più grande. Dopo diversi minuti, Harry si staccò per riprendere fiato e fissò gli occhi blu così vicini e pieni di emozione, completamente diversi da come era abituato a vederli. "D-devo andare, ho un servizio importante" spiegò balbettando, aggiungendo poi: "Perché non vieni a cena da noi, stasera? Se non sei pronto, dirò a Sam che sei solo un amico". Louis sembrò riflettere sulla proposta, visibilmente combattuto. "Vorrei essere di più di un amico, per te e per lui" confessò, mordendosi un labbro con aria stranamente insicura. Harry gli dedicò un sorriso splendente: "Per me, lo sei già".

Quella sera, prima di cena, Harry chiese a Sam di sedersi con lui in salotto, per parlare di una cosa importante. "Non ho fatto niente" sussurrò il bambino, dopo essersi accomodato su un bracciolo del divano. "Oh, lo so, Sammy" fece Harry, sorridendo al piccolo broncio del figlio. "Io devo confessarti una cosa e non so come la prenderai" ammise l'uomo, pregando con tutto se stesso di non essersi sbagliato. Sam era pronto, secondo lui, ad accogliere il suo padre biologico. Anche se non erano una coppia, lui e Louis erano molto vicini e questo avrebbe facilitato i rapporti con Sam. "Stasera, come ti ho detto, avremo un ospite a cena". "Il tuo ragazzo?" chiese il bambino senza preavviso, facendo sbiancare Harry che non aveva ancora mai confessato al figlio di essere gay. "No, no, perché lo pensi?" chiese, agitato. Sam rise, scuotendo la testa: "Andiamo, papà, non guardi mai le ragazze invece sbavi, quando in tv fanno vedere quegli uomini muscolosi!". Cosa poteva replicare?

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