Parte 9

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Il momento sembrò congelarsi. L'aria della stanza, già densa di tensione, si fece improvvisamente elettrica mentre il dispositivo di Ikaris si collegava alla console centrale. Mireya fece un passo avanti, con il volto rigido per la sorpresa e il disgusto, ma Ikaris aveva già avviato il processo. Il Codice Nero si stava diffondendo, penetrando nelle maglie del Sistema che tanto orgogliosamente Mireya controllava.

"Sei pazzo!" gridò Mireya, la sua calma ormai infranta, mentre si precipitava verso la console. "Non puoi fermarmi, non così!" Le sue dita si mossero febbrilmente sulla tastiera, attivando ogni protocollo di sicurezza possibile, ma il virus era troppo avanzato, troppo imprevedibile.

Ikaris si fermò a un passo dalla console, osservando con una fredda determinazione. Il volto di Mireya, di solito composto e freddo, era ora deformato dall'ansia. Sentiva la sua vittoria vicina, una vittoria che non avrebbe mai potuto immaginare anni prima, quando lei gli aveva rubato tutto, distruggendo il suo sogno di una città libera.

"Pensavi davvero di poter dominare per sempre?" disse Ikaris con un tono calmo, ma carico di rabbia trattenuta. "Questo Sistema... non è altro che un riflesso della tua sete di controllo. È fragile, come te. E ora, lo guarderai crollare."

Mireya, con lo sguardo furioso, continuava a digitare, attivando protezioni su protezioni. Ma più cercava di riprendere il controllo, più il Sistema sembrava scivolarle tra le dita. Ogni volta che tentava di bloccare il Codice Nero, questo mutava, si adattava, come una creatura vivente che si evolveva per sopravvivere a ogni attacco.

Gli schermi intorno a loro cominciarono a lampeggiare in modo caotico. Flussi di dati si interruppero bruscamente, linee di codice si spezzarono come nervi scoperti, e all'improvviso, la città stessa sembrò tremare. Dalle periferie ai grattacieli più alti, Nova Domina cominciava a reagire al virus che si diffondeva. Le luci nelle strade iniziarono a spegnersi e riaccendersi in modo irregolare, i trasporti pubblici si fermarono di colpo, e le comunicazioni tra i cittadini si interruppero.

Nel cuore del Sistema, Mireya sentì qualcosa di sconosciuto invaderla: il panico. Non aveva mai provato una sensazione così intensa, così destabilizzante. Lei, che aveva sempre avuto il controllo totale, ora sentiva che la sua creazione, il Sistema che aveva modellato a sua immagine, stava collassando sotto i suoi piedi.

"Ikaris... no!" Mireya gridò, la voce tremante di furia e disperazione. Si voltò verso di lui, i suoi occhi erano fiamme di odio puro. "Se lo fai, non ci sarà più niente! Nova Domina cadrà nel caos! Non ci sarà più alcun ordine, nessuna giustizia!"

Ikaris non si mosse, rimanendo immobile di fronte a lei, il volto rigido, gli occhi fissi su quelli di Mireya. "Ordine? Giustizia? Questo non è mai stato ordine, Mireya, e tu lo sai. È stata solo la tua follia travestita da ordine. Hai reso schiavi tutti noi... e ora guarderai il tuo mondo bruciare."

Mentre parlava, uno dei monitor mostrò una mappa della città che progressivamente si oscurava, mentre interi quartieri venivano tagliati fuori dalla rete, una macchia nera che si espandeva sempre più velocemente.

Mireya si piegò sulla console, respirando affannosamente. Stava cercando freneticamente di attivare l'ultimo protocollo di sicurezza, il backup che poteva salvarla dal completo annientamento. Ma prima che potesse farlo, un improvviso messaggio apparve su tutti gli schermi: "Il Sistema è compromesso. Fine della linea."

Con un urlo furioso, Mireya colpì la console con il pugno, un gesto che rivelava quanto fosse vicina a crollare. Ikaris la guardava, imperturbabile. Non provava più odio, non provava più nulla. Aveva atteso troppo tempo per quel momento, e ora che era arrivato, si rendeva conto che non era la vendetta che lo aveva spinto avanti. Era il desiderio di vedere finire tutto questo, di vedere la città che aveva creato finalmente libera, anche se questo significava vederla bruciare.

"È finita," disse Ikaris, con un tono che suonava quasi stanco.

Mireya si voltò verso di lui, il suo viso un maschera di pura rabbia. "No. Non è finita finché io non dico che è finita."

Con un movimento rapido, Mireya attivò un comando segreto sulla console. Immediatamente, un suono acuto riempì la stanza, e Ikaris sentì un'ondata di energia attraversarlo. I droni di sicurezza che sorvegliavano la torre si attivarono all'istante, puntando le loro armi su di lui. Ma Ikaris non fece una mossa. Sapeva che Mireya era disposta a tutto pur di mantenere il controllo, persino uccidere lui sul posto.

Ma anche Mireya sapeva che era troppo tardi. Il Codice Nero si era già infiltrato troppo in profondità. Le ultime linee di codice che stavano sorreggendo il Sistema crollarono, e con esse, il potere di Mireya. Gli schermi attorno a loro si spensero uno ad uno, le luci tremolarono e poi si spensero completamente. Il silenzio nella stanza era totale, rotto solo dal respiro pesante di Mireya.

Nova Domina era al buio.

Le Ombre di Nova Domina: La Caduta del SistemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora