Parte 8

3 3 0
                                    

Quando Ikaris entrò finalmente nella stanza centrale, la trovò immersa in una calma inquietante. La porta si chiuse dietro di lui con un sibilo sordo, e l'atmosfera si fece improvvisamente più pesante. La stanza era ampia, circolare, con pareti di vetro traslucido che davano l'illusione di essere sospesi sopra la città. Al centro, c'era Mireya.

Era immobile, in piedi accanto alla console centrale, con le braccia incrociate. Indossava un lungo abito nero che sembrava fondersi con l'oscurità circostante, mentre i suoi occhi, freddi e penetranti, erano fissi su di lui. Non sembrava sorpresa. Al contrario, sembrava quasi compiaciuta.

"Ikaris," disse con un tono calmo, ma tagliente come una lama. "Sapevo che saresti venuto. Hai sempre avuto la tua... ostinazione."

La sua voce riecheggiò nella stanza, e per un istante tutto sembrò fermarsi. Ikaris si fermò, guardandola negli occhi. Sentiva il peso di tutto ciò che era accaduto tra di loro, il tradimento, la manipolazione, l'odio. Anni di rabbia repressa si riversavano in quel momento.

"Mireya," rispose freddamente, il tono della sua voce carico di disprezzo. "Il tuo regno sta per finire."

Mireya inclinò leggermente la testa, osservandolo come si farebbe con un animale curioso. "Davvero? E come pensi di farlo, esattamente? Pensi di potermi sconfiggere con un semplice virus? Sei patetico."

Ma Ikaris non era lì per parlare. Fece un passo verso la console centrale, estrasse un piccolo dispositivo dal suo cappotto e lo collegò rapidamente al sistema principale. Mireya scattò in avanti, ma era troppo tardi.

Le Ombre di Nova Domina: La Caduta del SistemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora