È giunto il momento di entrare in casetta. Non sto più nella pelle! All'ingresso mi accolgono Ilan e Alessia. "Ma buongiorno!" Esclama il ragazzo. Mi abbracciano e mi aiutano con le valigie. Arrivo nel giardino dove trovo i ragazzi ad aspettarmi. "Ciao a tutti!" Urlo abbracciandoli. In un angolino ci sono Nicolò e Rebecca che ci guardano senza farsi avanti. "Ma quei due fanno parte dell'arredamento o non so, non si muovono!" Dico facendo scoppiare a ridere tutti. "Sei troppo simpatica". Trigno mi abbraccia. "Grazie, grazie, me lo dicono in molti!" "Iside vieni! Ti facciamo vedere la tua camera". Alessia mi trascina in casa. "Wow! Che bello!" Sono meravigliata. Non me l'aspettavo così grande. "Però già vedo qualcosa che non va. Deve essere messa in ordine. Ci penso io più tardi". Vybes se la ride. "Brava, amò. Io lo dico sempre che vivono in un porcile, ma nessuno mi ascolta!" "Oddio! Una copia di Alessia. Due malate di pulito!" Luk3 sembra disperato. Mi conducono nella camera rossa e le mie compagne di stanza sono Alessia e SenzaCri. "Noi tre ci divertiremo come pazze". Cristiana mi punta il dito contro. "Certamente, capo". Mi siedo sul letto, quello attaccato al muro e ne respiro il profumo. È tutto vero. Poi raggiungiamo gli altri in cucina. Mi accomodo su uno sgabello dell'isola. "Vuoi qualcosa da mangiare o da bere?" Domanda cortesemente Diego. Mi sembra molto bravo e dolce. "Un caffè, se non è un problema". Annuisce e va verso la macchinetta. "Dicci di te, su!" Mi incita Sienna. "Da dove vieni?" Chiede incuriosito Daniele. "Aspettate! Hai un accento familiare. Non dirmi che sei di Taranto!" Dice Alessio entusiasta. "Grazie Diè. Comunque si, vengo dalla provincia, però vado a scuola lì". Inizia a saltellare per la stanza e mi abbraccia. "Una concittadina, raga!" "Domanda fondamentale: sai cucinare? Vybes ha bisogno di un aiuto chef". È Ilan a parlare. "Altroché, amo cucinare!" "Dio ce l'ha mandata una buona!" Gabriel mi sorride. "Stasera metteremo alla prova le tue abilità culinarie, d'accordo?" "Certo, cosa volete?" "In Puglia si mangia benissimo, fai qualcosa di tipico". Propone Cristiana. "Ottima idea!" "Ma Rebecca e Nicolò?" Chiede Luca. "Boh, forse in giardino". Due maleducati. Neanche a salutare o almeno fare la presenza. "Noi ora abbiamo le lezioni. A te partiranno da domani sicuramente e appariranno sullo schermo. Il turno dei piatti ce l'hai con il fantasma di Nicolò dato che non si vede da nessuna parte". Sbuffo. "Grazie Gabri". Gli do un bacio veloce sulla guancia e corro in camera. Tra tutti proprio con lui. Ma vabbè, tanto c'è da fare solo i piatti, posso sopravvivere. Non parleremo neanche. Apro la valigia e prendo una felpa rosa e un leggins della Nike e vado in doccia. Con i capelli ancora bagnati mi siedo sul letto e chiamo la mia famiglia. "Mamma, papà, guardate dove sono!" Inquadro la camera. "Amore! Che bello! Bravissima!" Mia madre scoppia a piangere. "Sono anche arrivata prima nella gara di canto!" "Tutta tuo padre". Mamma gli tira uno schiaffetto sulla spalla. "Come ti trovi con i ragazzi?" "Li ho appena conosciuti ma mi piacciono già. Tranne una coppietta del cavolo che non si è degnata neanche di salutarmi. Per il resto, tutto okay. Stasera preparo i panzerotti della nonna". "Stai tranquilla, tutto si risolverà. Sono contenta che porterai un po' della nostra tradizione lì". "Sapete che Alessio, un mio compagno, è di Taranto? Non l'avevo mai visto in giro". Continuiamo a parlare e poi li saluto. Leggo sullo schermo in salotto che nessuno tornerà prima delle sette e trenta, così inizio a preparare l'impasto. Lo lascio riposare e nel mentre vado a provare degli accordi per il mio inedito.
Sono più o meno le sei e mezza, dunque verso l'olio per friggere in una padella e accendo il gas. Dopodiché creo i panzerotti. Apro la finestra per non far accumulare la puzza di fritto. Li farcisco con pomodoro e mozzarella o con pomodoro, mozzarella e prosciutto. Ne sono usciti una trentina. Forse ho esagerato! Pulisco velocemente tutto e preparo la tavola. Posiziono le tovagliette, posate, bicchieri e bevande. Poi, al centro, metto tre ciotole colme di panzerotti. Man mano i ragazzi iniziano ad arrivare. "Iside, giuro che il profumo si sente dalla scuola". Urla Trigno. "Ti adoro! Mi sta venendo una fame!" Ilan prende posto. "Ma quanti sono?! Sei fantastica!" "Ale, così mi strozzi". "Sembrano buoni..." Rebecca si rivolge a Nicolò, perciò, irritata, mi avvicino a loro. "Buonasera signori, benvenuti nel ristorante stellato 'è tutto buonissimo perché l'ha preparato Iside', avete prenotato? Mh, signor Nicolò, che facciamo? Li mangiamo? Sembrano buoni, ma niente di che". Le faccio la caricatura. "Sedetevi e mangiatevi pure il piatto da quanto sono buoni, per favore". Blatero spazientita. Nicolò mi squadra da capo a piedi divertito. "Che c'è? Vuoi una foto?" Lo rimbecco. Tutti stanno ridendo avendo sentito le mie battute. "Molto simpatica, ma con me non attacca". Finalmente parla. Sembrava muto. "Dai Nico, vieni a sederti qui. Lasciala perdere, sarà nervosa". Ma prima che io possa rispondere, Alessia mi posa una mano sulla spalla. Mi accomodo nell'unico posto libero, tra Diego e Teodora e indovinate chi ho difronte? Mr. Simpatia! "Ora dovete dirmi come sono!" "Troppo buoni!" Ricevo solo commenti positivi. Grazie nonna, hai fatto colpo sui ragazzi con questa ricetta. "Mi sento a cada!" Esclama Alessio. "Complimenti, mi fai passare la voglia di tornare in Spagna". "Grazie Dora". Non posso ignorare però tutte le volte che ho sorpreso Nicolò a fissarmi mentre mangiavo o chiacchieravo con gli altri. "Tu non vuoi una foto, guardone! Tu vuoi un autografo dalla rockstar che ti darà filo da torcere". Ridacchia. "Nei tuoi sogni". "Vabbè dai, a Carlo Cracco e a Francesco Panella è piaciuta la cena?" Congiungo le mani sotto il mento, in posizione d'ascolto. Rebecca deglutisce. Oggi sono una macchina da guerra. "Erano gustosi". Lei mi sorride in modo finto. "Non vorrei mettere il dito nella piaga, però ci sono i piatti da lavare e tocca a voi due". Ci avverte Gabriel. "Stai scherzando?!" Dico allargando le braccia. Mima con le labbra un "mi dispiace". "Su principessina, non dirmi che hai paura di me". "Assolutamente no!" Dopo aver sparecchiato e avermi ringraziata, tutti si dileguano. Inizio ad insaponare i piatti. "Io lavo e tu asciughi e metti a posto". Ordino impassibile. "Ti sembra equo?" Ribatte lui. "Abbastanza. Sai, in puntata mi sembravi simpatico, ora..." Sbuffa. "La solita sofisticata. Fino a prova contraria, non ti ho fatto o detto niente di male". Risponde impilando i bicchieri. "Ah no? Mi fissi in continuazione, non mi hai salutata oggi pomeriggio perché eri preso dalla tua fidanzatina. Questa io la chiamo mancanza di rispetto". Scandisco bene l'ultima frase. Gli passo un coltello e le sue dita finiscono palesemente di proposito sulla mia mano. "Te lo tolgo dalle mani perché mi sembri pericolosa. È assurdo. Sei qui da qualche ora e già crei tutte queste dinamiche". "Devo pur ambientarmi in qualche modo". "Comunque Rebecca non è la mia fidanzata e poi siccome Maria mi aveva già nominato in puntata ho pensato che tu sapessi già chi fossi". Sollevo gli occhi al cielo. "Certo che sei strano. Basta fissarmi!" Sbotto quando noto che mi sta facendo lo scanner del corpo. "Ah io sono strano? Parla quella che ha cucinato panzerotti per un esercito!" Mi prende in giro. Scoppio a ridere. Non l'avrei mai detto. "Okay, basta, non riderò mai più con te. Dimenticati questo momento. Non ti do la buona notte perché non la meriti". Mi asciugo le mani, mentre lui ridacchia. "Buona notte, principessina". Me ne vado, lasciandolo a finire di sistemare la cucina.Spazio autrice:
Ciao belli, che Ve ne pare?
Alla prossima...
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Melody of the Heart
ChickLitNicolò Filippucci è un cantante della scuola di Amici. Alunno della maestra Anna Pettinelli, è un meraviglioso ragazzo. Simpatico, ma timido e determinato. Iside Bellini è una cantante che è riuscita ad entrare nella scuola grazie ad una sfida. È e...