Capitolo 8

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Dopo la puntata non ho fatto granché. Ho cercato di rilassarmi il più possibile, ma qui in casetta l'aria è tesa e non capisco il perchè. Ho il presentimento che accadrà qualcosa. "Iside, mi hanno detto di andare a scuola. Rudy vuole parlarti". Sienna mi richiama appena tornata da un incontro con Emanuel Lo. Prendo di fretta e furia le mie cose e scappo a scuola, ma nel farlo mi scontro con qualcuno. "Stai attento!" Sul patio della casetta sono sparsi tutti i miei fogli. "Guarda che disastro!" Gli inveisco contro. "Dovresti imparare a guardare dove metti i piedi. Non essere scontrosa, ti sto aiutando". Nicolò adocchia subito un pezzo di carta. "Cos'è quello?" Domanda allungando la mano. Io però, faccio la stessa cosa, così le nostre dita finiscono per toccarsi. É un contatto tanto delicato quanto impercettibile. I nostri nasi si sfiorano e i respiri si mescolano. Io piegata in avanti e lui anche. Non esita a spostare la mano o interrompere quel momento. Sta giocando col fuoco. 

"Che c'è? Non posso vedere cosa hai scritto di bello?" Si solleva e lo stesso faccio io. Scommetto di essere rossa come un pomodoro. Mi mette sempre in imbarazzo. "Breathless... Interessante. Cos'è? Il tuo inedito?" Continua a leggere, ma senza prestarci attenzione. Annuisco. "Cosa vuoi?" Si avvicina tanto, fino a sentirlo sopra di me. "Che tu smetta di arrossire ogni volta che io semplicemente ti guardo". Sorride, sapendo cosa mi succede quando si avvicina. 

"Smettila, mi infastidisci!" Gli strappo la canzone dalle mani e rimetto tutto a posto. Lo sorpasso, diretta verso l'uscita. "Iside". Mi richiama. Anche se non vorrei, mi giro di scatto. "Dimmi". "Voglio essere il primo a cui canterai quella canzone". Con quale pretesa?! Non rispondo, ma sappiamo entrambi che potrei cedere alla tentazione. Purtroppo. 

"Buona sera Rudy, come stai?" Mi sorride e mi invita ad accomodarmi. "Tutto bene, tu?" "Bene, grazie. Come mai mi hai convocato? Ho fatto qualcosa di sbagliato?" Scuote la testa. "No, niente affatto. Anzi, mi congratulo con te per i risultati che stai ottenendo". So che c'è qualcosa che deve dirmi. "Ma?" "Bene o male, gli altri ragazzi hanno concluso i loro inediti. Tu a che punto sei? Non mi hai fatto ascoltare nulla". Ruoto leggermente sulla sedia girevole. "É quasi terminata. Devo ultimare delle piccolezze. Non preoccuparti, Rudy, non ho intenzione di deluderti. Posso farcela". Mi sorride. "Adoro il tuo atteggiamento. Ti do una settimana per completarla, però". "D'accordo, nessun problema". "Ora puoi andare a lavoro. Buona serata, Iside" Ricambio e torno in casetta. 

Mi metto subito seduta al piano e riprovo le varie note. La so a memoria ormai. Sono davvero soddisfatta. "Ciao Iside! Che bella melodia. L'hai composta tu?" Domanda Daniele poggiandosi sul retro dello strumento. "Si, ti piace davvero?" "Ovvio! Non dico bugie". "Grazie, ma a volte mi sembra di non saper fare nulla. Di non aver fatto abbastanza. Non so, questo pezzo mi piace, però a volte penso che avrei potuto sforzarmi di più". Scuote la testa. "Tranquilla amore, è perfetta! Qualsiasi cosa esca naturalmente è quella vincente. Quando si rimungina tanto su una scelta, si finisce per sbagliare". Annuisco. "Si, forse hai ragione tu. Grazie Dani, sei un amico". Ci abbracciamo. 

Sono stata un sacco di tempo a lavorare. Sono una grande perfezionista. Fin quando non usciva come volevo, non potevo alzarmi. Tra poco devo andare ad aiutare Teodora a preparare la cena. Ormai siamo le cuoche di casa. Scappo in camera e saluto velocemente Alessia. "Amo, posso sciacquarmi o ti serve il bagno?" "No, fai. Ho appena finito". Una volta fuori dalla doccia indosso un pantalone della tuta marroncino e una felpa corta rossa e asciugo molto velocemente i capelli, così che siano leggermente mossi. 

"Buonasera Tea!" È impegnata a preparare qualcosa. Le do un bacio sulla guancia. "Cosa prepari di buono? Ti serve una mano?" Scuote la testa. "Paella". Sorride fiera. "Grazie Iside, ma posso farcela da sola. Piuttosto, vai in giardino che tra poco si uccidono quelli". Con un cenno del mento indica i ragazzi fuori. Faccio come dice e infatti stanno per litigare. Ci sono Rebecca, Alessio e Chiara seduti vicini. Chiara e Alessio si guardano e quest'ultimo dice: "Lo diciamo? Io lo direi". "Che succede?" "Niente, hanno voglia di rompere le palle con le loro inutili classifiche". Risponde Vybes prontamente, contrariato. Ci guardiamo tutti. 

"Io lo vorrei dire". Continuano insieme Rebecca e Alessio. "Dai raga, se non vogliono state zitti". Li difendo. Rebecca e Angelica mi fulminano. Lei non l'ho ancora inquadrata. È sempre zitta e falsa con tutti. Come un serpente che attacca alle spalle. Ilan e Vybes hanno lo sguardo perso nel vuoto, come se non volessero neanche ascoltare. E mi pare che Diego sia dello stesso parere. Alessio ignora tutti e parte con la sua classifica. "Angelica prima, Vybes secondo, Diego terzo, Ilan quarto, Iside quinta..." Roteo gli occhi al cielo. Non avevo richiesto il suo parere, ma okay.

"Ovviamente è a gusto personale. Non ve la prendete. Anche perchè non sono tecnico". Aggiunge mettendo le mani avanti. "Certo. Tu ti aspetti che qualcuno non se la prenda dopo che hai sganciato la bomba". Lo prendo in giro. "Ma stiamo facendo delle classifiche inutili. Lasciate perdere, abbiamo già le classifiche in puntata". Si lamenta Gabriel con le mani sugli occhi.

"Vabbè, ma è solo il loro pensiero". Interviene Angelica volendo alimentare la discussione. Dopo questa perla rientro un secondo per controllare Teodora. "Allora? Come sta venendo?" Continua a mescolare. "Quasi pronta. Sarà deliziosa". Sorrido. "Non vedo l'ora di assaggiarla". Intanto si siedono agli sgabelli Daniele, Alessia e Sienna. Mi affaccio in cortile per vedere se si sono placati gli animi. "Dai raga basta. Teodora sta impiattando". Li avviso, ma non sembrano disposti ad ascoltarmi. 

Di tutta risposta Rebecca mette un cuscino davanti ai loro tre volti e inizia a parlare. Ovviamente la sentiamo tutti. "SenzaCri prima, Luca secondo, Diego terzo perchè mi ha fatto sentire tanti pezzi". Questo è Alessio. "Per me Diego è assolutamente ultimo". Interviene Chiara. Ridacchiano. Posano il cuscino e si rivolgono a Gabriel. "Vedi? Abbiamo tre classifiche diverse". Ed ecco che si ricoprono. "Vybes e Iside ultimi". Sussurra Rebecca, provocando una nostra reazione immediata. "Posso dire che questa cosa mi sta sul cazzo?" "Condivido". Accordiamo io e Ilan. "Siete di cattivo gusto, veramente". Pronuncio facendo una faccia schifata. "Finiamo qua 'sta stronzata. Venite a cenare". Ci richiama Diego, così lo seguo. 

Nicolò, appena tornato da lezione, non esita un secondo e si siede vicino a me. "Ciao Iside, che succede? Come mai tutti silenziosi?" Domanda sottovoce per non spezzare il silenzio. "Chiara, Alessio e la tua fidanzata hanno deciso di fare una classifica non richiesta di noi cantanti". Annuisce. "D'accordo. Non voglio sapere altro. Tu come stai?" Chiede. "Da quando ti interessi a me?" Sorride. "Da sempre". "Sto bene". "Okay..." Prende tutti i piatti sporchi e li mette nel lavandino. 

Quando più o meno tutti hanno abbandonato la sala, mi siedo ad uno sgabello e lo guardo lavare le posate. "Che fai, mi guardi? Ti ricordo che toccano a noi i piatti, scema". Divento rossa dall'imbarazzo. Mi ero completamente dimenticata. "Oddio, scusami, non lo ricordavo. Ti aiuto". Scatto in piedi e mi avvicino. Mi fissa dall'alto, con le mani sporche di schiuma. "Tranquilla, faccio da solo, vai a dormire su". Scuoto la testa. "Scherzi? Ti faccio compagnia". Sparecchio e passo la scopa per togliere le briciole da terra. Dopodichè mi risiedo. 

"Quindi? Ti sono piaciuto in puntata?" Dopo i piatti passa al piano cottura, così ce l'ho difronte. "Non tanto. Quella canzone non era per te. Non mi è piaciuta neanche l'interpretazione". "Okay, per me è importante il tuo parere. Penso tu lo abbia capito". Purtroppo si. Quanto vorrei andare via e insultarlo, ma sto facendo tutto il contrario. Sembriamo amici, ma non lo siamo. "Sei stato troppo passionale. Sembrava tutto forzato. Non una delle tue migliori performance". "Va bene, grazie. Sono qui anche per questo. Tu invece sei stata perfetta. Come sempre". Aggiunge facendomi arrossire. Cerco di nasconderlo ma lui mi becca. "Sei davvero carina quando ti imbarazzi". "Em... Grazie... Da dove esce tutta questa dolcezza?" "Potrei farti la stessa domanda". Ribatte ridacchiando.

Odio la notte, fa questi brutti scherzi. Ti fa abbassare la guardia con una facilità disarmante. Maledetto. "Io ho finito qui. Andiamo, ti accompagno in camera". Aiuto. Allarme Nicolò dolce in arrivo. Potrei morire. "Ti ringrazio". Siamo entrambi sull'uscio della porta in imbarazzo. "Allora buonanotte". Mi sorride, si gira e fa per andare via. "Nicolò". Lo richiamo. "Non siamo ancora amici. Quello di stasera è stato un caso. Ricordatelo". Preciso subito. Fa un'espressione come se si aspettasse questa frase. "Ti farò cambiare idea. Buonanotte, Principessina".

Spazio autrice:

Dico solo che Iside ha ridotto le difese e forse se ne pentirà. 

D'altronde lei non si è mai approcciata al mondo delle amicizie. 

Nicolò è un patatone!

Scrivetemi cosa ne pensate, è molto importante.

A presto...

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