Capitolo 15

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Mi sveglio improvvisamente e mi rendo subito conto che non è così presto. Sono le sette in punto. I letti delle mie compagne sono rifatti alla perfezione. Mi alzo e le raggiungo in cucina. Davanti ai fornelli ci sono solo loro. "Buongiorno Iside". Mi saluta SenzaCri. "Buongiorno ragazze". Alessia mi porge una tazza di caffè. "Menomale che ci sei tu!" La ringrazio.

"Devo dirvi delle cose". Inizio con un sorrisetto. "Riguardo cosa?" "Nicolò". Mimo con le labbra.  Saltano sull'attenti, pronte ad ascoltare. "Stanotte siamo stati insieme. Abbiamo parlato un po' e notavo che si avvicinava sempre di più". 

Cristiana mi interrompe. "Vi siete baciati?!" Scuoto la testa. "No, ma mancava tanto così". Avvicino le dita di pochi millimetri per mostrare la quantità. "Vi giuro che c'era tantissima tensione. Ha detto che non riesce a starmi lontano ed ha ammesso di essere stato lui a scrivere il bigliettino. Poi mi ha accompagnata a dormire". Cerco di essere il più riassuntiva possibile.

Entrambe sono pazze di gioia. "Ma stai scherzando?! Iside ti rendi conto?! Quello ti sta sotto di brutto!" Esclama Alessia. La spintono appena. "Ma smettila! A parte tutto, ieri sembrava un'altra persona. La parte migliore di se stesso. Però di giorno, sotto gli occhi di tutti, mi tratta di merda". "Dovete scoprirvi". Afferma Cri. 

Ci interrompiamo quando il diretto interessato compare in cucina. Tutte e tre ci guardiamo e iniziamo a bere. Che scena comica. "Buongiorno ragazze". Ci saluta, ma guarda solo me. "Ciao Nico". Ricambia SenzaCri. "Dormito bene?" Mi si avvicina. Annuisco. "Si, grazie". Sorride e addenta una mela. 


Veniamo tutti richiamati in gradinata per vedere un filmato. Ci sono Ilan e Trigno che parlano di Rebecca. A Ilan piace, ma Pietro dice che una che non sa la geografia neanche la guarderebbe. Stronzate. "Io da Trigno non mi aspetto niente, ma da te sono rimasta delusa". Si rivolge ad Ilan. "Ma non volevo intendere quello. Mi è uscita male". Si difende Trigno.

Mi giro verso Chiara. "Non sopporto le persone ignoranti. Ma come si fa!" E scoppiamo a ridere. Dai, ma chi non sa dov'è Potenza! Continuano a battibeccare, ma non ci presto attenzione. Non mi frega niente. 


Nel pomeriggio veniamo chiamati uno ad uno in studio per esibirci nella gara a squadre. Chi non gareggia in quel momento assisterà alle altre esibizioni dalla sala relax. Noi siamo i primi ad esibirci. Ci posizioniamo difronte al maestro Adriano Pennino e iniziamo a cantare. 

Alla fine riceviamo tanti complimenti, così torniamo in saletta. È il turno di Nicolò e Pietro. Cantano Il gatto e la volpe in maniera eccezionale. Mi sono piaciuti molto. Nicolò si siede sul gradino sopra di me, allargando le gambe cosicché io possa trovarmici in mezzo. Che imbarazzo.

"Buona fortuna raga!" Dice Angelica ai due ragazzi di Lorella. "Brava, brava". Sussurra vicinissimo al mio orecchio. Sorrido istintivamente e spero non lo noti. "Grazie... Anche voi non siete male". Rispondo guardando lo schermo. 

Cantano la nostra stessa canzone in maniera impeccabile. "Beh, sono forti". Dico un po' pensierosa. "Si, ma anche noi lo siamo". Ribatte Ilan. "Tranquilla Iside. Vinceremo". Accorda Diego. "Potremo vincere anche noi. Non vi dimenticate". Ecco che c'è Trigno che ci fa da promemoria. Quando anche Cristiana e Luca tornano mi congratulo con tutti e andiamo a casa. 


"Raga venite che abbiamo la classifica finale!" Ci richiama Angelica. Ci accomodiamo in gradinata e prendiamo un bel respiro. "Al primo posto ci sono SenzaCri e Luk3, poi la squadra di Zerbi e infine Nico e Pietro". Okay, non abbiamo vinto, ma almeno non siamo ultimi. 

Faccio la linguaccia a Trigno. "Che bimba che sei". Mi prende in giro. Noto Nicolò fissarci in un modo molto strano. Come se fosse quasi geloso. Ma noi non siamo niente. Neanche amici, perciò che senso avrebbe?

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