"Scusatemi, ma non ho proprio avuto tempo di preparare da mangiare. Perdonatemi, rimedierò stasera". Sono appena arrivata in sala da pranzo dopo un'ora estenuante di solfeggio. Ieri sera sono andata a dormire presto, non volendo più parlare con quello. "Ma tranquilla. Ho già fatto io. Se vuoi cucinare stasera fallo, ma non sentirti obbligata". Mi rassicura Alessia. "Grazie amo, mi sento stanchissima". Inizio a disporre le tovagliette. "Lascia, faccio io". Nicolò posa le posate sul tavolo. "No, fermo". Metto un piatto e per sbaglio le nostre mani vengono a contatto. Sollevo lo sguardo e i nostri occhi si scontrano. "Scusami..." Mormora, senza mai smettere di fissarmi. "Avete finito? È quasi pronto!" Si intromette Rebecca. Sembra si stia rivolgendo solo a me, più che ad entrambi. "Stai serena, anzi tieni, finite di apparecchiare voi. Sarà sicuramente una scena romantica da film". Rispondo con un sorrisetto sfacciato. Le do' i piatti e vado da Alessia, davanti ai fornelli. "Quanto ti brucia da uno a settemila?" Scherza lei. La spintono. "Smettila cretina, lo sai che non li reggo". "Secondo me non sopporti Rebecca e di conseguenza anche Nico. Però, dovresti differenziarli. Lei è così come la vedi. Lui è un ragazzo eccellente". Spiega iniziando ad impiattare. Li guardo e insieme si divertono. "Sarà anche così, ma con me non si comporta benissimo. E poi, l'hai mai visto sorridere con me?" "Tempo al tempo. Deve ancora conoscerti, ma tu dagli il modo di farlo. Comunque, ogni volta che ti guarda sembra mostrare tutt'altro che disprezzo. Fidati di me". Mai! Non succederà mai più che io rincorra le persone. Se vuole parlare con me e ha il piacere di farlo, deve essere lui a cercarmi. Scrollo le spalle. "Sedetevi che è pronto il pranzo!" Urlo per farmi sentire da tutti. "Me la ricordavo più angelica la tua voce. Forse non sei tutta questa bravura". Mi sfotte Nicolò, sedendosi accanto a me. Da dove tutta questa intraprendenza? "La sentite anche voi questa mosca che ronza nelle orecchie o sono solo io?" Mi rivolgo ai miei compagni. "Penso sia solo tu". Risponde Gabriel. "Immaginavo. Devo spostarmi o sai stare accuccia per dieci minuti?" Lo punzecchio. Alza le mani in segno di resa. "Ai suoi ordini, principessina". Tutti ridono. "Come è andata la mattinata?" Domanda Angelica, una nuova ragazza della squadra di Rudy. "Tutto bene, tralasciando Montesso". È Chiara a parlare. "Io ho incontrato Emanuel". Questa invece è Sienna. "Si, anche io con Deborah". Accorda Rebecca, seduta stranamente non affianco al suo fidanzatino. Continuiamo a chiacchierare e man mano qualcuno inizia ad andare via. Restiamo solo io, Alessia, Daniele, Alessio, Chiara e Nicolò. "Oh ma quindi il bigliettino per Luk3 chi l'ha scritto?" Inizia Daniele. Nicolò è seduto sul divano a cui è poggiata Alessia, Chiara e Daniele sono seduti agli sgabelli e io e Alessio siamo vicino al mobile del caffè. "Già, non ne ho idea". Io e Alessia ci guardiamo istantaneamente. È sbiancata. "Boh, indagheremo..." Cerco di essere il più vaga possibile. "Comunque, a proposito di Luca, io in puntata l'ho visto che quando cantava veniva verso di me". Dice lei. "Si, infatti, l'ho notato anche io". Accorda Nicolò facendole l'occhiolino. Ha le braccia penzolanti dallo schienale del divano e potrebbe sembrare anche carino così sorridente, se non fosse che mi sta sulle palle. "Appunto. Però secondo me se n'è accorto che gliel'hai scritto te". Dice Alessio provocandola. "Si vabbè però... Oh ma che stai dicendo". Tutti scoppiano a ridere e Alessio e Daniele la raggiungono. "No raga, sono troppo forte!" "Sgamata!" Si aggiunge Chiara. La abbraccio. "Mi dispiace amica".
Sono circa le quattro del pomeriggio. Tra qualche minuto ho la lezione collettiva con i ragazzi. Alla fine il mio gruppo è composto da Ilan, Cristiana e Nicolò (purtroppo). Sembra proprio che il destino desidera che io ce l'abbia continuamente tra i piedi. Raggiungo l'ingresso e aspetto tutti gli altri. "Bella!" Mi abbraccia da dietro Ilan. "Ciao bello!" "Pronta?" "Si, carichissima. Quanto dura di solito". "Beh, un'oretta e mezza sicuramente". "Andiamo raga". Ecco che arrivano gli altri due. In poco tempo arriviamo a scuola e faccio per entrare in sala sei, ma qualcuno mi blocca da una spalla. "Dove vai, scema? Sala tre". Nicolò è difronte a me. "Ah, non pensavo..." Mi interrompe. "Capita spesso che tu non pensi prima di fare o dire qualcosa, o sbaglio? Muoviti che manchiamo noi". Bussiamo alla porta dell'aula. "Buongiorno, scusi". Dico sedendomi accanto ad Ilan. "Che ti ha detto?" Mi sussurra all'orecchio. "No, niente. Ero entrata nel posto sbagliato". Ridacchio imbarazzata. "Oh, okay. Ce la facciamo più tardi a chiacchierare. Solo noi due intendo". Propone mordicchiandosi le labbra. "Certo, magari trovo un po' di tempo libero". Mi sorride. "Perfetto. Ci conto allora". Noto però Nicolò fissarmi. "La smetti?!" Mimo con la bocca. Scuote la testa, come per prendermi in giro. Lo giuro, è un caso perso. Deve avere qualche problema. "Bene ragazzi, iniziamo con un po' di vocalizzi".
Una volta tornata in casetta, mi sono messa qualcosa di comodo e ho chiamato subito mio fratello. "Ciao sorella! Come va lì dentro?" Neanche il tempo di rispondere che dalla videochiamata inquadra subito il mio nipotino. "Ciao angioletto!" Sorrido istintivamente. "Ziaaaa! Mi manchi tanto, quando torni?" "Leo, ma che dici?! Iside deve rimanere più a lungo possibile!" Messi vicini sembrano identici, se non fosse che Leonardo ha dieci anni e mio fratello Andrea ne ha trenta. Hanno entrambi i capelli biondi, solo che mio nipote ha gli occhi azzurri, presi da sua madre. "Dai Andre, è piccolo. Piuttosto, fammi salutare l'amore mio". Eccola che arriva. Gli strappa il telefono dalle mani e appena mi vede scoppia a ridere. "Che ti sei fatta in testa?" Sta prendendo in giro il mio tuppo fatto alla cavolo. "Io tutto bene Alice, tu?" "Scusami, scusami. Mi manchi molto. Non vedo l'ora di rivederti". "Anche tu". Restiamo altro tempo a parlare, però il tempo è scaduto quindi li saluto. "Vi amo, ci vediamo presto". Gli mando dei baci e chiudo. "Con chi parlavi?" Domanda Diego varcando la porta della stanza. "Oh, mio fratello e la sua famiglia". Si siede difronte a me a gambe incrociate. "Ti manca, vero?" Annuisco. "Abbiamo un rapporto molto speciale. Io sono stata adottata quando lui aveva ventidue anni e io solo nove. All'inizio gli ero indifferente, però col tempo è diventato sempre di più affezionato a me. A scuola mi prendevano in giro perché ero orfana e lui mi ha difesa contro tutto e tutti. Il bullismo è una brutta bestia e senza di lui probabilmente non ce l'avrei fatta. Avere un fratello alto un metro e ottanta, con dei muscoli da paura, spaventava i ragazzini". Diego ridacchia. "Mi dispiace per la tua storia. Sei molto forte. Questo lo sai, no?" "Grazie, sei davvero un amico. Andrea, mio fratello, si è sposato quattro anni fa e ora ha un bimbi di dieci anni. Amo stare con lui, sua moglie e suo figlio e insieme ai miei genitori, mi mancano un sacco". "Vieni qui". Mi accoglie tra le sue braccia. "Dai, ora vieni di la che stiamo rivedendo la prima puntata". In realtà l'avevo già vista però è una scusa per passare del tempo tutti insieme. Raggiungiamo gli altri seduti sulle scalinate. C'è l'esibizione di Alessia. Mi era piaciuta molto. Mi accomodo sul gradino più alto, poggio la schiena al muro e porto le ginocchia al petto. "Zitti raga, alzate il volume che tocca a me". Nicolò salta sui gradini, e viene a sedersi accanto a me. "Oh tra tutto lo spazio che sta, proprio affianco a me. Mi odi così tanto?" Vybes, SenzaCri e Teodora scoppiano a ridere. "Non lamentarti sempre. Poi ti spiego il motivo. Taci e ascolta". Cantava "Lose Control" ed era stata la mia performance preferita. In assoluto proprio. Per quanto mi duole ammetterlo, la sua voce è magnifica. Si muove benissimo, la interpreta benissimo. Quando arriva il ritornello è grintoso. Non c'è niente da fare, è forte. Canticchio la canzone nel frattempo. Quando termina, si gira verso di me. "Allora? Come ti sono sembrato? Voglio un tuo parere". Gli altri non fanno caso a noi e ringrazio il cielo per questo. Altrimenti penserebbero chissà che cosa. "Bravino". Dico soltanto. Assottiglia lo sguardo. Madonna mia. "Solo bravino? Davvero non hai altro da dire?" "Basta e avanza. Non montarti la testa". "Ti sono piaciuto?" Assolutamente si. "Diciamo... Non aspettarti miei complimenti, non siamo amici". Annuisce e si gratta il mento. "Che voto mi daresti?" Mille e lode. "Un sette va più che bene". "Qualcosa mi dice di non crederti". Mi alzo in piedi. "Credi quello che vuoi". E me ne vado.
"Cosa prevede il menù dello chef stasera?" Chiara si siede difronte ai fornelli. "Qualcosa di sano e gustoso allo stesso tempo". Sembra allettata dall'idea. "Ottimo!" "Mi puoi chiamare tutti perché sto per sfornare". "Raga, veloci che è pronto!" In un attimo tutti sono seduti pronti per cenare. "Questa sera vi ho preparato dei pirottini con melanzane lesse, ripiene di mozzarella e ricotta". Tutti si mostrano interessati. "Che brava!" I miei compagni si complimentano con me. "Grazie Iside, tutto buonissimo. Buonanotte". Dice Trigno. "Ilan". Lo richiamo. "Si, dimmi". "Possiamo parlare domani? Sono molto stanca". "Si, tranquilla. L'importante è che un momento lo troviamo". "Grazie, buonanotte". Ci abbracciamo e io torno in camera. Ci sono già le mie due compagne. "Vi ho visti oggi pomeriggio, sulle scalinante. Non cercare di nasconderti, furbetta!" Alessia mi viene incontro. "Che dici!" "Che ti ha chiesto?" Domanda Cristiana. "Se mi fosse piaciuta la sua esibizione". "E tu che gli hai detto?" Si insospettiscono. "Che è stato bravino". Ridono. "Bravino?" Non mi trattengo più. "Bravino il cazzo. È stato fantastico. Ogni sera prima di dormire, lo riascolto perché mi rilassa". Divento rossa come un pomodoro. "Ahhhh!" Urla Alessia. "Sei pazza, Iside. Altro che non lo sopporti". Mi metto sotto le coperte. "State zitte e dormite. Ah! Questa conversazione non è mai avvenuta!" Poggio la testa sul cuscino, sperando di prendere sonno il più in fretta possibile.Spazio autrice:
Capitolo infinto come bonus.
Finalmente ho trovato un attimo per scrivere.
Spero vi sia piaciuto. Fatemelo sapere.
Ci vediamo presto!🎃👻
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Melody of the Heart
ChickLitNicolò Filippucci è un cantante della scuola di Amici. Alunno della maestra Anna Pettinelli, è un meraviglioso ragazzo. Simpatico, ma timido e determinato. Iside Bellini è una cantante che è riuscita ad entrare nella scuola grazie ad una sfida. È e...