I piani per la cena che i due ragazzi avevano organizzato sembravano persi quando Manu aveva annunciato che quella sera avrebbe pagato da mangiare a tutto il team.
In verità, i loro piani erano persi solo parzialmente: alla fine la squadra Ferrari aveva optato per ritrovarsi tutta ad una festa organizzata da uno degli sponsor, in quel modo sarebbe stato più semplice e meno dispendioso. Questo implicava che dopo cena, Juanjo e Martin, avrebbero dovuto presentarsi insieme in questa discoteca per passare la serata con gli altri.
Ma cominciamo dal principio, perchè questa sarà una serata decisamente... movimentata.
Martin aveva deciso che Juanjo meritava una cena meravigliosa, e infatti aveva riservato un tavolo in un ristorante dalle recensioni piuttosto alte, che pure Charles gli aveva detto essere ottimo. Si era preparato insomma.
Il locale era pieno di gente, il pilota si tensò un po' quando vide che c'erano così tante persone riunite in un solo ambiente; per aiutarlo, Martin gli appoggiò una mano sulla schiena, guidandolo all'interno.
Il posto era uno di quei tipici ristoranti eleganti, per i quali una porzione di cibo davvero piccola doveva necessariamente costare più che una normale. Forse Martin avrebbe dovuto scegliere qualcosa di meno elaborato, ultimamente però sentiva che Juanjo si meritava tutto questo, si meritava una cena in un ristorante stellato e super costoso.
Un cameriere dall'aria sofisticata passò a porgergli un menù. Dopo aver controllato rapidamente i cinque piatti proposti, i due ragazzi si scambiarono un'occhiata. Decisamente non erano fatti per questo stile di vita.
Juanjo si mise a ridere discretamente mentre Martin lo colpiva su un braccio per farlo smettere. La situazione era quasi comica.
Il primo a parlare fu l'ingegnere, "Che vuoi fare? Ordiniamo o...?"
"Stai insinuando che dovremmo andarcene?", disse tra le risate.
Martin annuì, era forse l'unica soluzione per non sentirsi così fuori luogo, "Fingi di avere una chiamata importante e usciamo"
"Sei serio?"
"Sì", prese il cellulare per chiamare il pilota, "Oh guarda, ti stanno chiamando, dovresti proprio rispondere".
Juanjo scosse la testa portandosi il telefono all'orecchio, "Certo che sei proprio scemo".
I due ragazzi si alzarono dal tavolo portando avanti la piccola scenetta che avevano appena improvvisato, scusandosi dicendo che il più grande aveva appena avuto una chiamata improvvisa e dovevano lasciare il tavolo. Non trovarono molta resistenza da parte dello staff, soprattutto perchè avevano riconosciuto Juanjo, e non gli avrebbero mai detto di no.
Si ritrovarono sul marciapiede, costretti a portarsi le mani sullo stomaco, che cominciava a fargli male da quanto avevano riso negli ultimi minuti. Avevano le lacrime agli occhi e non sapevano nemmeno se quello che avevano appena fatto si meritava una risata così lunga.
"Dio mio Martin ti amo, credo di non aver riso così tanto in cinque anni". Tra le risate Juanjo non si era accorto di quello che aveva appena detto, il silenzio improvviso di Martin lo fece ripetere il discorso mentalmente accorgendosi del suo sbaglio.
"Cioè, ti amo in senso metaforico. Capito no? Tipo quando lo dici a tua madre o a un tuo amico, nel senso tipo "che divertente ti amo", non nel senso "ti amo ti amo", no perchè è un po' presto per..."
"Respira cuore, ho capito che intendi", lo rassicurò accarezzandolo sul braccio con una mano, "Non appena ti renderai conto che ci stiamo innamorando puoi mandarmi un messaggio per avvisarmi", il pilota lo guardò con aria confusa e non ebbe il tempo di replicare, "Ti va se ci prendiamo una pizza?"
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Tutto questo sei tu || Juanjo e Martin
FanfictionDove Juanjo è un pilota di Formula Uno all'inizio della sua carriera e Martin diventa il suo nuovo ingegnere di gara. ___ "Cosa avevi pensato?" "Beh", si avvicinò a Juanjo per sistemargli il colletto della maglietta rossa che indossava, alzando gli...