L'altro fece cenno di sì con la testa, "Prima di tutto, devo dirti una cosa importante", Martin aspettò che l'altro ragazzo annuisse prima di continuare, sentendosi in bilico a causa delle parole che stava per pronunciare, "Ti amo".
Juanjo si era aspettato milioni di scenari possibili, ma questo non corrispondeva a nessuno di quelli. Credeva di essersi appena immaginato tutto, probabilmente stava sognando, perchè non poteva essere vero che Martin gli stava dicendo che lo amava.
Si sentiva volteggiare nel vento, come se non fosse più con i piedi per terra; la voce del suo ragazzo lo riportò alla realtà.
"Ho bisogno che tu sappia che ti amo infinitamente e che aspetto di potertelo dire da un sacco di tempo. Magari tu non senti lo stesso ora, e a me andrebbe benissimo, perchè un giorno sono sicuro che lo sentirai anche tu. Ma non è il punto, in questo momento necessito che tu sappia che puoi fidarti ciecamente di me, perchè non ti farei mai del male per nulla al mondo, se penso a quanto..."
"Anche io ti amo".
Le parole del più grande colpirono le orecchie del ragazzo e lo bloccarono immediatamente, se non avesse notato gli occhi lucidi di Juanjo avrebbe pensato di essersele immaginate.
Il pilota si portò due mani sul volto, "Mio Dio Marti, mi sono reso conto di amarti a quindici anni e non c'è stato giorno della mia vita in cui io non abbia pensato di dirtelo. Ma è sempre stato tutto così complicato, soprattutto quando all'Accademia hanno iniziato a mettermi in testa che innamorarsi di un ragazzo era sbagliato. Però io ti amo Martin, non voglio pensare alle opinioni della stampa o a quello che potrebbero dire tutte le persone che mi conoscono. Ora che ti ho con me voglio fare quello che mi dice il cuore".
Le guance di Martin erano totalmente rosse, "E il tuo cuore ti sta dicendo questo?", chiese con voce carica di aspettativa, il suo tono era basso e riservato solo al suo ragazzo.
"Mi sta dicendo che sono innamorato di te", affermò senza timore Juanjo. Tra la vittoria ad Imola e questa conversazione, probabilmente stava vivendo il suo più bel sogno.
Martin lo abbracciò, perchè in questo momento gli sembrava l'unica cosa con cui poteva rispondere, proprio lui che ai gesti preferiva le parole, lui che limitava il contatto fisico con chiunque non fosse Juanjo. Perchè l'amore riesce a cambiarti dentro e fuori.
Gli diede un piccolo bacio sulla guancia, "Ti amo".
Il più grande sorrise, "Ti amo"
"Io di più"
"Io ancora di più".
Mentre erano ancora stretti tra le loro braccia, sentirono un clacson suonare alle loro spalle. Martin si era quasi dimenticato.
"Che stupido, ho chiamato un taxi che ci porti a Firenze perchè volevo portarti a cena fuori, per festeggiare la gara e tutto il resto".
"E tutto il resto..."
Il più piccolo roteò gli occhi all'indietro, "Sì, tutto il resto, tipo ad esempio il fatto che sono innamorato di te".
Juanjo contenne la voglia di baciarlo davanti al tassista; si limitò a prenderlo per mano, intrecciando le loro dita e conducendolo dentro al veicolo, rilassandosi immediatamente contro il sedile.
Il viaggio era abbastanza lungo, quindi avevano molto tempo per fare mente locale e capire tutte le emozioni che si stavano mescolando in modo quasi esplosivo all'interno dei loro stomaci. Le loro mani continuavano a riposare intrecciate sul sedile centrale, e l'uomo alla guida sembrava non darci il minimo peso. Era bello pensare che forse in quel momento erano totalmente due sconosciuti, che nessuna aveva idea di chi fossero.
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Tutto questo sei tu || Juanjo e Martin
FanfictionDove Juanjo è un pilota di Formula Uno all'inizio della sua carriera e Martin diventa il suo nuovo ingegnere di gara. ___ "Cosa avevi pensato?" "Beh", si avvicinò a Juanjo per sistemargli il colletto della maglietta rossa che indossava, alzando gli...