Non cenava con qualcuno da troppo tempo, non si preparava per cenare con qualcuno da troppo tempo, non ci metteva tutto quell'impegno per prepararsi da troppo tempo.
Nella sua vita Juanjo aveva sempre avuto poco tempo per la sua vita privata, senza contare la sua passione per l'alta velocità.
Aveva avuto qualche appuntamento, tutte cose di poca importanza e che non erano mai arrivate alla fine. Questo era uno dei motivi principali per il quale non aveva ancora dato il suo primo vero bacio.Mentre si sistemava davanti allo specchio pettinandosi i capelli e fissandoli con la lacca cercava di non pensarci troppo.
Quel tarlo lo tormentava da quanto aveva compiuto diciassette anni e si era accorto che tutti i ragazzi dell'accademia ferrari avevano avuto esperienze sentimentali.
La realtà è che non voleva pensarci proprio questa sera, perché con Martin ci teneva a sembrare una persona normale, non un ragazzo alla quale è stata quasi strappata l'adolescenza per inseguire un sogno.Finì di sistemarsi e cominciò a guardare attentamente il suo riflesso nello specchio. Indossava un maglione color grigio scuro abbinato ad un paio di jeans abbastanza larghi, sul letto della sua stanza d'hotel era ben piegata una giacca di pelle marrone semplice, che aveva intenzione di indossare per non rischiare di morire di freddo.
Lui e Martin si erano accordati per vedersi nella hall per poi raggiungere un piccolo ristorante che Manu gli aveva consigliato ancora prima di atterrare.
Solitamente come Team non era tradizione fare cene speciali, magari era più usuale trovarsi a piccoli gruppi per uscire a bere qualcosa in compagnia, ovviamente non troppo perché Juanjo e gli altri piloti non erano autorizzati a consumare alcolici in grande quantità durante le settimane di gara.Dopo un'ultima occhiata al suo riflesso decise di controllare l'ora per assicurarsi di essere in tempo, era in perfetto orario.
Recuperò la chiave della stanza e uscì incamminandosi verso l'ascensore.
L'hotel nel quale alloggiava oggi era a dir poco moderno, una struttura gigante e piena di vetrate, perfino l'ascensore aveva una vista mozzafiato sui colori e le luci di Shanghai.
Ogni tanto si fermava a pensare e si rendeva conto di cosa gli stava succedendo, che questa era veramente la sua vita, che poteva viaggiare in tutto il mondo grazie agli sforzi e alla preparazione per ogni weekend di gara.
Richiedeva moltissimi sacrifici ma ne valeva la pena.Quando le porte dell'ascensore si aprirono con un sonoro 'Ding' il ragazzo si ritrovò nella sala comune, ampia e spaziosa, anch'essa piena di luce e vitalità.
Non sapeva bene per quale motivo ma si sentiva estremamente nervoso, si asciugò i palmi delle mani ripetutamente sui pantaloni, tentando di pensare tra sé e sé che non c'era nulla di cui doveva preoccuparsi.
In fin dei conti era solamente una piccola cena per far sentire Martin a suo agio, per riprendere quella connessione che da bambini gli aveva permesso di essere la migliore versione di sé stessi l'uno con l'altro.
Solo una cena."Ecco il mio pilota preferito! Ti ricordavo più puntuale, cuore".
Cuore. Era da così tanto tempo che non lo sentiva dire quella parola per rivolgersi a lui. Gli era sempre sembrato meraviglioso il modo in cui le lettere gli si scioglievano in bocca al pronunciarlo. Poteva quasi definirsi strano sentirsi di nuovo a casa così lontano dalla sua famiglia.
"Non sapevo come vestirmi", cercò di difendersi rapidamente il pilota.
Martin rise, "Stai bene così".
Juanjo arrossì, rivolgendo un'occhiata curiosa al ragazzo più basso. Aveva addosso un paio di pantaloni marroni estremamente larghi e un maglione di una specie di blu violaceo con una scritta incomprensibile stampata davanti. Per completare il look aveva scelto una delicatissima collana di conchiglie bianche, che gli ricordava vagamente qualcosa, ma non capiva bene cosa.
Non si rese conto di essere rimasto muto a guardare il ragazzo fino a quando quest'ultimo non si schiarì la gola prima di parlare di nuovo.
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Tutto questo sei tu || Juanjo e Martin
FanfictionDove Juanjo è un pilota di Formula Uno all'inizio della sua carriera e Martin diventa il suo nuovo ingegnere di gara. ___ "Cosa avevi pensato?" "Beh", si avvicinò a Juanjo per sistemargli il colletto della maglietta rossa che indossava, alzando gli...