Penelope Smith
Sin da piccola per il mio compleanno mia mamma mi ha sempre preparato la torta panna e fragola, ho sempre avuto un debole per questo frutto.
La dolcezza, il farmi diventare le labbra rosse come le attrici di Hollywood che vedevo alla televisione, mi rendevano sorridente come Julia Roberts in Pretty Woman, nella scena in cui era dentro la vasca da bagno ascoltando una canzone.
Le mie guance si tingevano di rosso, per quanto sorridevo, nell'innocenza che di lì a poco mi avrebbe abbandonata.
Ho sempre festeggiato con poche persone, quelle speciali, anche se le feste erano grandi tornavo sempre da quelli che per me erano la mia famiglia.
Non avrei mai immaginato che oggi avrei passato il mio compleanno lontana da tutti i miei affetti più cari, con immense cicatrici, con strascichi dei miei incubi più oscuri, mentre guido per raggiungere una persona che probabilmente mi potrà dare qualche risposta o forse no.
Guardo il panorama che mi circonda ed il buio che sta calando, prendo una sigaretta poggiandola tra le labbra mentre il mio sguardo ricade sullo specchietto retrovisore, la me bambina è lì sorridente mentre mangia le sue fragole ignara di tutto ciò che le accadrà.
I nostri sguardi si incontrano e lei senza smettere di assaporare le sue fragole mi parla.
Quindi smetterò di guardare le stelle e mangiare le fragole con mamma?
Il mio cuore si ferma, non so cosa rispondere mentre continuo ad aspirare l'unica fonte di calma che conosco.
Ricordi quando eri triste dicevi che il mare, le fragole e le stelle curano tutto.
Quanto tempo è che non ti fermi a guardarle? Non voglio diventare come te, a me le stelle piacciono ancora.
Già nemmeno io volevo arrivare a tanto, anche ora mi piacciono le stelle, fa solo più male guardarle.
Abbasso lo sguardo perché non riesco più a guardare la me bambina, mi concentro sulla strada.
Continuo a guidare mentre la notte diventa sempre più fitta, prendo il telefono per guardare l'ora, le 23:56, mancano pochi minuti e scatterà il mio compleanno. Non mi sono nemmeno resa conto del tempo che scorreva, parlare o per meglio dire ascoltare la me bambina mi fa perdere la cognizione del tempo.
Manca poco più di un'ora prima che io possa arrivare a destinazione, la mia adrenalina sta drasticamente scendendo, in lontananza vedo un benzinaio, una fermata per un caffè mi farà bene.
Accosto e spengo l'auto scendendo, entro nella sala ristoro per un caffè veloce, ma l'occhio mi cade sul banco frigo posizionato di fronte l'ingresso, un pacco di fragole è li, qualcuno tira la mia giacca e quando abbasso lo sguardo vedo la me bambina che me le indica con una luce negli occhi che mi spinge a prenderle.
Vado alla cassa pagando il caffè, le fragole ed un pacco di sigarette per poi uscire.
Poco più avanti c'è una piazzola poco illuminata anche se già qui non è las Vegas.
Scendo nuovamente dall'auto, prendo le fragole e mi siedo sul cofano, alzando lo sguardo verso il cielo, avevo dimenticato quanto potesse essere magico guardare le stelle, la natura è qualcosa di estremo e pericoloso, può spegnere i tuoi sensi e portarti in un mondo meraviglioso o può farti capire quanto tu sia insignificante paragonata a essa.
La me bambina è seduta sul tettuccio dell'auto, con i piedi a penzoloni guarda il cielo incantata.
Non avremo sempre gli occhi tristi piccola mia, te lo prometto, buon compleanno piccola Penelope.
Si solleva sulle piccole braccine, mi guarda come se le avessi regalo l'intera galassia
Noi manteniamo sempre le promesse. Anche se siamo sole, auguri anche te grande Penelope.
Siamo sole, in un mondo che ci ha tradite.
Certo abbiamo Henry, Steph, Ashley, ma alla fine siamo sole.
Mi volto verso la me bambina ma non c'è più, la vedo in lontananza mentre cammina da sola dalla parte opposta alla mia, mi rendo conto che al momento ci siamo separate, forse lei non lo sa ma avevo ancora bisogno della sua presenza qui.
Adesso sono totalmente sola.
Completamente sola.
Il cuore mi si spezza e le lacrime scendono senza sosta, vorrei spegnere il cervello, vorrei spegnere il cuore, vorrei spegnere tutto.
Vorrei solo un po' di pace mentale, vorrei poter avere anche della pace fisica.
Vorrei solo la pace.
Rimango stesa a guardare le stelle con gli occhi che non smettono di far scendere le lacrime, come se il mio mondo di vetro si fosse frantumato.
Prendo il telefono, nessun messaggio, provo a chiamare Henry ma scatta immediatamente la segreteria, chiamo Steph ma accade la stessa cosa.
Poso il telefono sul petto, consapevole di avere tutto ma nessuno a cui chiamare.
Le stelle sono lì mentre il mondo continua a girare.
Quanti chissà sono in sospeso nella mia mente, quante domande.
Il suono di un messaggio mi riporta con i piedi per terra.
"Buon compleanno mia piccola scorpioncina, che tu possa seguire la stella polare fino all'aurora boreale, passando dalla barriera corallina fino alla tua felicità e che io possa farne sempre parte"
Sorrido per questo messaggio, rendendomi conto che lui in un modo o in un altro si palesa sempre quando ho bisogno.
Come se percepisse ciò che provo, il dolore lancinante al cuore e alla mente.
Perché adesso so che anche se non dovesse darmi nessuna risposta, ha comunque salvato la me piccola che credeva di essere sola.
Hai visto piccola Penelope? Non siamo sole, lui è con noi, ma non diciamolo a nessuno è un nostro segreto, mio e tuo.
Auguri alla me innocente, pura, senza ferite e senza traumi.
Continua ad amare le fragole e le stelle.Torneremo a guardarle con gli stessi occhi, te lo prometto.
**** SPAZIO AUTRICE ****
SCUSATE PER L'ASSENZA, IL PERIODO È ESTREMAMENTE PESANTE PER ME. MENTALMENTE ESTENUANTE, MA QUESTO CAPITOLO BREVE VOLEVO LASCIARVELO, OGGI È IL MIO COMPLEANNO E QUESTO NON È UN FLASHBACK SOLTANTO, È QUALCOSA DI PIÙ PROFONDO E REALE.
MA SAPPIATE CHE TUTTI POSSONO SALVARE TUTTI SPECIE NOI STESSI.
UN ABBRACCIO.
LINA 🖤🦂

STAI LEGGENDO
𝘼𝙣𝙚𝙢𝙤𝙣𝙚
RomanceFragile, intenso, momentaneo, minaccioso, malato, abbandonato, velenoso, speranzoso come la bellezza nuda e cruda dell'anemone, che sia fiore o animale. Cauto, pungente, deciso, calibrato, resistente come lo scorpione. Intrecciati l'un l'altro pos...