Dance of desire

Vic 16

Quando apro gli occhi, dopo la dormita più bella di tutta la mia vita, metto a fuoco il viso di Will che dorme ancora tranquillo al mio fianco con solo il bacino coperto dalle lenzuola, la mano posata su una mia natica e le labbra leggermente divaricate. Sorrido guardandolo e mi accuccio a lui posando la testa sul suo petto e coprendolo meglio. Mi fermo ad osservare i tatuaggi che gli coprono il corpo, ne ha vari sparsi tre le braccia e il petto, traccio piano con il dito il contorno di un tatuaggio che raffigura una peonia. Mi chiedo se abbia un significato e, se si, quale essere. Non faccio in tempo a pensarci che dalle sue labbra esce un "Mhhh, continua" e sorrido sentendo la sua voce roca.

Continuo a tracciare i contorni di ogni singolo disegno e alzo la testa per guardarlo "Buongiorno" sussurra lui stropicciandosi gli occhi, gli accarezzo i capelli e gli bacio più volte la mascella "Buongiorno a te" rispondo io mentre il suo braccio mi circonda i fianchi "Dormito bene?" Mi chiede lui accarezzandomi la schiena "Sì, molto. Il tuo letto è comodissimo e dormire con te vuol dire essere accanto a un calorifero a misura d'uomo" ridacchio e mi stringo a lui.

Ieri notte è stato spettacolare. Non nego di aver immaginato un paio di volte come sarebbe potuto essere ma ha superato completamente tutte le mie aspettative. In più l'ha reso molto più speciale confessandomi il suo nome intero.

Caiden Willow.

Il mio Caiden.

Il mio Will.

Lo guardo sorridendo e, come se mi avesse letto nel pensiero, rompe il silenzio "Sento le tue domande uscirti dalle orecchie, Bambi. Chiedimi quello che vuoi" mi arrampico su di lui e mi stendo completamente sul suo corpo nudo "Voglio sapere di più sul tuo nome"  lui mi stringe a se sorridendo "Cosa vorresti sapere?" Mi chiede "Perchè ti presenti a tutti come Will, il tuo nome intero è bellissimo" lui mi sistema i capelli dietro l'orecchio e mi accarezza i fianchi "Lo pensavano anche i miei genitori" mi spiega lui, non dico niente, lo lascio continuare "Non c'è nessuna storia strappalacrime dietro. Io e i miei genitori non abbiamo mai avuto un buon rapporto. Loro si sono messi con molta cura a scegliere il mio nome prima che io nascessi e lo amavano davvero tanto, peccato che fosse l'unica cosa che apprezzavano di me. Da quando me ne sono andato di casa non ho più rapporti con loro. Né io né mia sorella li sentiamo più quindi, un po' per dispetto, un po' perché non me lo sento più mio, mi presento solo come Will" annuisco sentendo la sua storia "Mi piace Caiden ma se tu non vuoi che io lo usi non lo farò" gli accarezzo il viso "Voglio che tu lo usi" mi sorprende quando lo dice "Voglio avere un nuovo significato per il mio nome, voglio che lo apprezzi tu, non mi interessa il resto ora" mi spiega lasciandomi dei baci sul collo.

Mi lascia senza fiato ogni volta. È incredibile il potere che ha su di me e, da quando lo conosco, sono molto più felice. "Sono pazza di te Caiden" gli sussurro io al suo orecchio e sento le sue braccia stringermi "Anche io sono pazzo di te Victoria" risponde lui sempre sussurrando. Sollevo il viso e faccio incontrare le nostre labbra in un dolce bacio.
"Vorrei anche un'altra cosa" dice lui quando ci stacchiamo, confondendomi "Vorrei poter avere una possibilità per essere il tuo ragazzo"

Questa mattina Caiden vuole continuare a sorprendermi a quanto pare.

"Tu...vuoi essere il mio ragazzo??" chiedo come se avessi appena messo un dito nella presa della corrente "Sono stanco della stronzata del 'ci stiamo sentendo', 'non è niente di serio' e cose così. Sei una cosa seria Vic. Voglio stare con te e vorrei poterti chiamare la mia ragazza" dice lui intrecciando le dita alle mie. Mi lascia completamente senza parole. Talmente tanto che mi limito a sorridere e a baciarlo prendendogli entrambe le guance tra le mani.

"Sei il mio ragazzo!!" esclamo io baciandogli tutto il viso più volte facendolo ridere "Vic!! Basta mi stai soffocando con i capelli, piccola!" ride lui. Quando mi fermo per guardarlo mi accoglie con uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto "Vado a farti la colazione, va bene?" Mi chiede lui accarezzandomi la schiena, io rotolo tornando sul letto "Sexy, okay" Lui ride, si alza e rimette i boxer scendendo fino in cucina.

Prendo il telefono per perdere tempo e noto una quantità indicibile di messaggi sia da Camila che da Joã in cui mi chiedono dove sono.

Da: Me
Merda, ragazzi scusatemi!! Ieri sera non ho toccato il telefono. Sono da Will:)

Scrivo sul gruppo e la risposta non tarda ad arrivare

Da:Cam
Eravamo preoccupati per te, stronza! Dimmi che hai fatto sesso almeno.

Ridacchio leggendo il messaggio

Da:Me
Ho fatto sesso si...con il mio ragazzo!! Mi ha chiesto di metterci insieme sta mattina!

Da:Jojo
ALLELUIA

Rido e spengo il telefono quando vedo Caiden rientrare con un tavolino per la colazione con sopra dei pancake e una spremuta d'arancia. "Oh Dio, da dove sei uscito??" Sorrido e mi metto dritta coprendomi il seno con la coperta, lui poggia il tavolino al mio fianco e si rimette sotto le coperte "Spero che ti vadano i pancake" dice lui porgendomi le posate "Scherzi?? È un sogno" ed è vero, se sto sognando vi prego di non svegliarmi.

Iniziamo a mangiare e chiacchieriamo un po' "Cosa fai oggi?" Mi chiede lui "Niente di speciale, torno a casa, doccia e poi Jo mi ha promesso che mi insegna a fare i muffin alla red velvet" dico io dopo aver mandato giù il boccone "Tu invece?" lo vedo bere per poi pulirsi le labbra col tovagliolo "Aurora viene a casa mia oggi pomeriggio, Chris a quanto pare ha un appuntamento dopo dodici anni e io mi sono offerto di tenere mia nipote con me fino a domani mattina per non farla rimanere sola" sorrido quando lui mi dice i suoi piani. "Sei un ragazzo d'oro, Caiden. Davvero. Siamo tutti super fortunati ad averti nelle nostre vite" gli confido "Non faccio niente di che, Bambi. Mi piace esserci per le persone a cui tengo tutto qua"mi dice lui "Siamo fortunati" riconfermo io baciandolo dolcemente

Io, poi, sono la più fortunata di tutti.

Perché questo fantastico uomo ha scelto me.

E io sceglierò sempre lui da adesso in poi.