Come promesso la sera successiva mi reco al locale con il mio bel borsone rosa in spalla.
È una sera fresca di estate, il che non mi sorprende visto che vivo a Londra da ormai abbastanza tempo per essermi abituata al fresco perenne che mi accarezza la pelle mentre osservo il tramonto che sta colorando piano il cielo di rosa.
Cammino per le strade di Londra con la musica alle orecchie e spengo le cuffiette quando trovo Will davanti al locale ancora chiuso come se stesse aspettando qualcuno. Non appena mi trova con lo sguardo mi sorride leggermente "Finalmente sei arrivata" sono confusa, molto confusa. Controllo l'orario e sono già le 19:00, il locale sarebbe dovuto essere aperto. "Cosa ci fai qui fuori? Perché non sei dentro?" Lo vedo appoggiarsi al muro "Siamo chiusi oggi, tu esci con me"SCUSAMI?
Okay Mr.sexy ma calma un po' questi bollori!! Tento di darmi un contegno e incrocio le braccia al petto "Non mi sembra di aver accordato mai nessuna uscita" lui sorride "Oh si lo so bene, ma tutti i miei dipendenti sono persone che giá conoscevo al di fuori del lavoro e voglio fare la stessa cosa con te". Spero con tutta me stessa che le mie guance non siano diventate rosse e continuo a provare a fare la parte della dura.
Ti prego Victoria, ce la puoi fare a non scioglierti davanti a questo fantastico,bellissimo,super sensuale, ommiodio hai visto le sue cavolo di mani,attraent-
CRISTO SANTO, OKAY, RIPIGLIATI.
"E perché mai dovrei accettare?" Lui si avvicina a me e io mi allontano di conseguenza "Lo vuoi il posto no?" Rimasi in silenzio e mi limitai ad annuire ammirandolo più da vicino "Allora le condizioni sono queste, esci con me sta sera" lui sorride guardandomi e sento un calore nel basso ventre prendersi gioco di me, mio dio cosa mi succede? "Chiedimi per favore" questa volta toccò a me fare un passo verso di lui che mi rivolse un'occhiata confusa "Eh?" Sorrido "Chiedimi se,per favore, posso uscire con te" lui ghigna capendo il gioco "Hai seriamente intenzione di farmi pregare? Non é mica un appuntamento ragazzina, mi hai chiesto tu il posto e io ti sto accontentando. Dovresti chiedermi tu per favore" ridacchio e poggio una mano sul suo petto, proprio sopra le sue braccia conserte, da dove sia uscita tutta questa sfacciataggine non ne ho idea "Chiedi per favore" dico di nuovo alzando meglio la testa per guardarlo bene in viso "Per favore, Victoria, puoi uscire con me sta sera?" Rimango sorpresa quando lo fa per davvero ma mi piace ottenere ciò che voglio "E va bene, ma solo perché mi fai pena"
Bugiarda
Silenzio coscienza, non c'è bisogno di ricordarmi quanto voglia portarmi a letto quest'uomo dal preciso momento in cui ha aperto bocca.
Lui sbuffa sorridendo "Quindi? Dove mi porti?" Fa un cenno verso la sua auto invitandomi a seguirlo "Andiamo" gira dalla parte del passeggero e mi apre la portiera e sono fortunata che le mie gambe non mi abbandonino proprio in quel momento.
Sexy,sfacciato,imprenditore,ballerino...ora anche galante. C'è un fottuto difetto in quest'uomo?
Salgo in auto ringraziandolo e metto la cintura quando anche lui sale in macchina e fa lo stesso, mette successivamente in moto e parte verso la destinazione a me ancora sconosciuta. Abbasso il finestrino al massimo lasciando che il vento entri nell'auto e poggio il braccio sulla portiera rimanendo a fissare l'uomo al mio fianco. Quasi mi perdo ma a risvegliarmi è proprio lui quando dopo una decina di minuti parcheggia proprio davanti a un edificio a me non sconosciuto.
Bowling.
Mi ha portata al bowling.
Sorrido come una bambina e scendo dall'auto non appena parcheggia "Ti piace il bowling??" Lui annuisce sorridendo e sistemandosi il berretto che porta sempre sulla testa "Non mi piacciono gli appuntamenti in cui ci si siede,si mangia e basta. Ci si diverte di più così e il bowling ti permette anche di chiacchierare" entriamo nella struttura e veniamo accolti da un buonissimo odore di patatine "Mi pare che sia stato proprio tu a definirlo un "non appuntamento" ti contraddici da solo Will?" Sorridendo vado verso il bancone all'ingresso per ritirare un paio di scarpe del mio numero ed inserire il mio nome nel tabellone, lui si avvicina e fa lo stesso per poi rispondermi "Puoi definirlo come vuoi, siamo qui, insieme, fuori dal lavoro. È...una gita" ridacchiamo assieme "Andiamo a prendere del cibo, gigante, ho bisogno di carburante per stracciarti"
Dopo aver preso una vaschetta di patatine abbastanza grande per sfamare entrambi e due birre ci avvicinamo alla pista e iniziamo a giocare e parlare.
"Quindi mh? Che mi dici in più su di te?" Chiede lui tirando la palla e buttando giu tutti i birilli "Vediamo un po'... sono nata il 27 agosto del 2003. Nessun fratello, ho vissuto a Portorico per quasi tutta la mia vita e mi sono trasferita qui a Londra per trovare lavoro non appena compiuti i 18 anni. Sono una persona abbastanza tranquilla per il resto, mi piace ballare, a volte dipingo per noia e non mi dispiace stare a casa a leggere quando ne ho la possibilità" tocca me tirare e anche io faccio strike "Tu invece? Cosa mi dici di te tu?" torno da lui e afferro la patatina che stava per mettersi in bocca portandola tra le labbra e mangiandola ridacchiando scatenandogli l'ennesima risata della serata. Quanto mi piace la sua risata. È calda, accogliente, come se ridesse di cuore senza essere mai finto. "Io invece sono nato il 3 agosto del 1995. Una sorella molto più piccola di me, nato e cresciuto a Bristol e mi sono trasferito anche io qui per lavoro. Ho aperto l'Aurora cinque anni fa e sono li il novanta percento del tempo...l'altro dieci percento sono ad allenarmi o a fare boxe" ed ecco la domanda che volevo fargli da quando avevo messo piede nel suo locale la prima volta due anni fa "Come mai si chiama Aurora il tuo locale?" Lui sorride come se stesse pensando ad una scena in particolare "La figlia di uno dei miei migliori amici si chiama così. Lui l'ha avuta quando era molto giovane, aveva appena compiuto 18 anni quindi la bimba è cresciuta tra le mura della nostra camera al college. Quel pazzo di suo padre le fece vedere Magic Mike quando aveva cinque anni e visto che sei sapeva che mi piaceva ballare mi propose, scherzando, di farlo anche io. Da lì mi si accese una lampadina e passai i tre anni successivi a mettere da parte tutto quello che potevo per aprire il locale" ecco spiegato il motivo "Quindi è per una bambina" sorrido dolcemente mentre lui annuisce "il 50% di tutti gli incassi finiscono nel suo fondo per l'università" Gesù bambino, che uomo. Si prende di una bambina che nonostante chiama 'sua nipote' non ha nessun legame di sangue con lui e le dà la metà di tutto il denaro che guadagna per permetterle di avere un fottuto futuro...o mio dio. "Ho un'ultima domanda da farti" sorride come se sapesse già cosa sto per chiedergli "Mi dici il tuo vero nome?" "Non ci penso nemmeno"
Parliamo e giochiamo per altre due ore, ridiamo come matti e al conto si aggiungono altre due birre. Lo batto per UN SINGOLO PUNTO e sappiamo entrambi che glielo rinfaccerò per tutta la cavolo di vita. Usciamo dall'edificio solo quando lo staff è costretto a cacciarci per effettuare la chiusura.
"Dio sono stata proprio bene" affermo quando entriamo in macchina "Mi fa piacere ragazzina, anche io sono stato molto bene" chiacchieriamo un altro poi in auto, l'uno rivolto verso l'altra, finché non siamo pronti entrambi per partire. Gli dico l'indirizzo di casa e parte verso l'abitazione mettendo della musica. Canticchiamo entrambi a voce bassa finché non parte "Sailor song" una canzone uscita da pochissimo di cui io sono in fissa! "O MIO DIO AMO QUESTA CANZONE!!" Esclamiamo in coro come se ci fossimo letti nel pensiero. Lui alza d'istinto il volume al massimo e iniziamo a cantare a squarciagola con i finestrini abbassati continuando la performance anche dopo che lui parcheggia nel vialetto di casa mia
"Oh, won't you kiss me on the mouth and love me like a sailor?
And when you get a taste, can you tell me what's my flavor?
I don't believe in God, but I believe that you're my savior
My mom says that she's worried, but I'm covered in this favor
And when we're getting dirty, I forget all that is wrong
I sleep so I can see you 'cause I hate to wait so long
I sleep so I can see you and I hate to wait so long"Sorride guardandomi alla fine della canzone e ricambio sinceramente il sorriso. E poi lo sento pronunciare tre parole che non avrei immaginato di sentirgli pronunciare
"Fanculo la professionalità"
E prima che io potessi chiedergli cosa intendesse, la sua mano raggiunge la mia guancia tirandomi a se...
...e mi bacia.

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Dance of desire
FanfictionWill è il proprietario di uno dei locali più importanti di Londra. Victoria è una delle sue clienti abituali e ha intenzione di far parte del suo staff. I due appassionati di danza avranno qualche intoppo dovuto all'attrazione che provano l'uno per...