🔪Capitolo 4️⃣:"Echoes of pain"🔪

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*i ragazzi stavano ancora vedendo il gioco da tavolo, videro la pedina di Daphne che si muoveva da sola, come se il gioco avesse vita propria, ed improvvisamente qualcuno suono alla porta, Autumn era la più vicina all'ingresso, così si dirige ad aprire la porta, ed era selena, era li per  restituire una collanina a Ryan*

Autumn:"chi saresti tu?"
Selena:"sei Autumn? No?"
Autumn:"ehm sì"
Selena:"oddio, sono una amica di Ryan, non credevo fossi tornata!"
Autumn:"già, sono tornata..."
Selena:"bene, Ryan è qui?"
Autumn:"si, ora vado a chiamarlo"
Selena:"come stai?"
Autumn:"bene, grazie."
Selena:"ottimo..."

*I ragazzi sentono Selena, così prendono e coprono il gioco da tavolo con una tovaglia, in modo tale da non fare intravedere nulla, mentre coprivano Elizabeth disse "sperando questo gioco non faccia quei rumori inquetenti, se allora ci scopre", Ryan invece corre subito all'entrata, Ma viene prima fermato da auto, ed iniziano a parlare a bassa voce*

Autumn:"comunque se è preferibile, la prossima volta non raccontare nulla di me"
Ryan:"che intendi?"
Autumn:"mi ha guardato con compassione, come se sapesse tutto."
Ryan:"Ah scusa..."
Autumn:"bene, non dirgli più nulla che riguarda me, grazie Ryan"
Ryan:"d'accordo, non volevo"
Autumn:"va bene, ora vai. Cerca di farla andare, che ci manca solo che ci sgama"

*Dopo aver parlato con Autumn, Ryan si avvicina a Selena per poter parlare con lei*

Selena:"vedi, ci sono riuscita in tempo"
Ryan:"oddio, grazie ce l'hai con te la collana?"
Selena:"yes"
*Selena esce la collana dalla borsa, porgendola a Ryan*
Ryan:"grazie milleee"
Selena:"di nulla, come sta andando qui? Vi vedo turbati"
Ryan:"benissimo, va tutto bene"
Selena:"sicuro?"
Ryan:"si...dai"

*Crystal si lasciò cadere sul letto, la stanza avvolta da un silenzio quasi soffocante. Sul comodino, il bicchiere ancora mezzo pieno brillava alla luce tenue della lampada. Lo fissava, quasi fosse una promessa silenziosa, un invito a lasciarsi andare per qualche minuto in più. Inspirò profondamente, cercando di fare ordine nei pensieri, ma ogni volta che tentava di mettere a fuoco la confusione dentro di lei, la soluzione appariva sempre la stessa. Aveva iniziato qualche tempo fa, per curiosità, per gioco, per sentirsi diversa. Ma ora… ora non sapeva più dire se era solo un gioco. Bere era diventato un rifugio, un passaggio sicuro verso una realtà in cui finalmente riusciva a ignorare i giudizi, i limiti, le aspettative che sentiva come catene intorno a sé*

*Mentre Ryan continua a parlare con Selena, gesticolando e sorridendo per distoglierla dalla verità, Christopher, Autumn ed Elizabeth si scambiano uno sguardo teso, le mani tremanti di Christopher afferrano il telefono quando sullo schermo compare una notifica, il messaggio è di Faceless: "vi sono mancato stronzette? Bene, la prova di Daphne è terminata, avrà terminato oppure no? Venite nel bosco dell'ombra per scoprire la verità!" le parole sembrano risuonare come un verdetto sospeso, nessuna conferma, nessuna certezza su cosa sia accaduto a Daphne, se abbia superato o fallito la prova, un brivido corre lungo la schiena di Elizabeth, mentre Autumn si copre la bocca con la mano, come per soffocare un grido che potrebbe tradire il loro segreto, il  silenzio tra loro si fa pesante, quasi insostenibile, e persino i rumori ovattati delle risate di Selena nell’altra stanza suonano come un contrasto beffardo, i tre si guardano, terrorizzati, consapevoli che, qualunque sia l'esito, qualcosa di irreversibile è stato messo in moto*

*Crystal da quando i suoi genitori avevano intensificato le pressioni, con continue aspettative e la costante insoddisfazione, Crystal aveva trovato nell'alcol quella fuga che sembrava ogni volta tanto semplice quanto inevitabile. Con un sorso, ogni responsabilità svaniva, ogni dovere si dissolveva nell’indifferenza. Il mondo si offuscava appena, ma bastava per farle credere di poter essere davvero libera. Strinse il bicchiere tra le dita e, senza pensarci troppo, bevve un altro sorso. Sentì il liquido scaldarle la gola, portandosi via, anche solo per un attimo, il peso che portava nel petto,  quell’attimo era tutto ciò che le serviva*

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