🔪Capitolo 6️⃣:"Hidden truths"🔪

2 0 0
                                    

*i ragazzi si radunarono nel magazzino di Ryan, ed iniziarono ad aggiornare Crystal su ogni cosa - o quasi ogni cosa - accadute per via di faceless, raccontandogli quasi tutta la storyline*

Crystal:"porco cazzo, questa è tutta la storia? Non avete tralasciato dettagli?"
*Si guardano gli altri 5 in faccia, per poi dire tutti quanti insieme "no"*
Crystal:"scusate, ma vi sembro scema?"
Christopher:"sono cose private, che non c'entrano troppo..."
Crystal:"sicuri?"
Autumn:"si, tu dici come cazzo fai a farti minacciare da quel malato"
Crystal:"sa un mio segreto"
Elizabeth:"quale?"
Crystal:"non vedo perché io debba dirvelo, voi state tralasciando dei dettagli nella storia"
Daphne:"touché"
Ryan:"va bene, sono cose sicuramente personali, c'è le dirai se solo tu vorrai"
Crystal:"avete dei sospetti su chi sia quel bastardo?"
Daphne:"no"
Ryan:"no ed è difficile unire i pezzi, visto che ci fa giocare continuamente"
Christopher:"vero, sembra come se volesse allontanarci dal scoprire chi sia realmente"
Crystal:"comunque sappiate che appena scopriremo chi è, uscirò dalle vostre vite. Visto che c'è tensione nell'aria, so che non mi sopportate"
Daphne:"non è che non ti sopportiamo-"
Elizabeth:"nono ha ragione, non l'ha sopportiamo"

*Autumn si alza per uscire un po' fuori dal mazino, per prendere un po' di sole, Crystal corre da lei per fermarla. Voleva parlare da sola con lei per un'attimo, quindi erano ferme nel pianerottolo di casa di Ryan*

Crystal:"possiamo parlare?"
Autumn:"di cosa esattamente?"
Crystal:"so che mi odi"
Autumn:"diciamo che non provo odio, ma tenerezza."
Crystal:"ecco appunto, ma io voglio veramente dirti che volevo farti uscire da lì, non pensare che io ti odiassi"
Autumn:"hai ostacolato la mia vita ogni singolo giorno, scherzi vero?"
Crystal:"visto da fuori sembra così, ma veramente io vorrei dirti tutto, così che capiresti, che ok non sono stata una brava persona, ma non ti ho mai odiato, o almeno all'inizio si. ma dopo mi ero affezionata a te ..."
*Autumn guarda altrove, per evitare di dare sfogo ai suoi sentimenti*
Autumn:"non mi interessa Crystal, per me è un capitolo chiuso."
Crystal:"d'accordo..."

*SEVERAL HOURS LATER*

*Il campanello suonò, interrompendo per un attimo il silenzio carico di tensione nella sala da pranzo. Scarlett si affrettò verso la porta, accogliendo Sheldon e Autumn con un sorriso caloroso. Sheldon le restituì un abbraccio affettuoso, mentre Autumn, le fece un piccolo cenno di saluto. Scarlett cercò di farli sentire a proprio agio, anche se sapeva che non sarebbe stato facile: Veronica sarebbe il motivo. "Benvenuti," disse Veronica in tono freddo, guardando Sheldon e Autumn con occhi gelidi, prima di rivolgere uno sguardo di critica nascosta alla figlia. In quel momento, Ryan, arrivò con la sua ragazza, Selena. Allegro e socievole, salutò con entusiasmo, cercando di allentare la tensione. "Ehi! Ci siete tutti, ottimo!" disse, lanciando un sorriso a Scarlett, cercando di rompere il ghiaccio. Selena, sorridente e gentile, annuì e salutò gli altri, cercando di non farsi scoraggiare, infine, entrò Christopher, il nuovo membro della famiglia. Veronica non poté fare a meno di osservarlo con attenzione: il giovane era il gemello di Sebastian, suo nipote scomparso da tempo, e la sua somiglianza con lui era disarmante. Ogni volta che lo guardava, sentiva riemergere vecchi ricordi, insieme a una strana inquietudine che non riusciva a scacciare. Per Veronica, la presenza di Christopher a quella cena era quasi insopportabile. Scarlett cercava di mantenere un sorriso sereno, ma sentiva l'ansia crescere. Sapeva che quella cena avrebbe potuto prendere qualsiasi piega, e fare il possibile per evitare che l'incontro degenerasse in qualche modo era diventato per lei l'obiettivo della serata*

*Elizabeth si ferma davanti alla porta di Melanie, stringendo nervosamente le mani. Non è affatto sicura di come convincerla ad aiutarla. Dopotutto, non si sono mai scambiate più di un "ciao". Ma ha un piano, e ha bisogno proprio di Melanie per metterlo in pratica. Inspira profondamente, poi bussa. Un attimo di silenzio, poi i passi di Melanie che si avvicinano. La porta si apre lentamente, e Melanie appare sulla soglia con una tazza di tè in mano e un'espressione di totale confusione. "Elizabeth? Tu...? Cioè, cosa ci fai qui?", Elizabeth, presa dal panico, le spara tutto d'un fiato: "Hey come butta sorella? Si dice così alla vostra età? Allora senti, ehm... usciamo insieme questa sera? Come... amiche?" Melanie la fissa, senza capire. Elizabeth ha il sorriso tirato, e Melanie continua a fissarla, indecisa se scoppiare a ridere o preoccuparsi per la sua sanità mentale. "Aspetta, aspetta," dice Melanie, cercando di guadagnare un minimo di controllo, "quindi sei venuta qui, così, dal nulla, a chiedermi di uscire... come amiche?" Elizabeth annuisce con un entusiasmo quasi disperato. "Sì! Sì, proprio così!"rispose Elizabeth, "...E io dovrei dire di sì... perché?", Elizabeth fa un respiro profondo, cercando di mantenere la calma. È il momento della verità. Si avvicina a Melanie, sussurrando come se stessero per tramare qualcosa di incredibilmente segreto. "Perché dobbiamo spiare Daphne.", Melanie la guarda, incredula, mentre lentamente abbassa la tazza di tè. "Aspetta... Daphne? La Daphne perfetta, sorriso smagliante e... sopracciglia scolpite?" Elizabeth annuisce, con lo stesso entusiasmo di una bambina che racconta la sua fiaba preferita. "Esatto! Ho bisogno di vedere e sentire il suo appuntamento con Emily.", Melanie si massaggia la tempia, perplessa. "E tu pensi che... io... possa essere d'aiuto? Voglio dire, non sono esattamente una spia." Elizabeth agita le mani, parlando sempre più in fretta. "No, no! È proprio questo il punto. Nessuno sospetterebbe di te! Sei tranquilla, discreta, e... bè, chi mai ti noterebbe in mezzo a una missione?" Melanie la fissa, cercando di capire se quella sia una specie di insulto velato. "Grazie, credo?" risponde, un po' offesa e un po' divertita. Elizabeth non se ne accorge nemmeno, troppo concentrata a continuare il suo discorso. Si avvicina ancora di più, quasi a scivolare nel drammatico. "Ascolta, Melanie, mi serve il tuo aiuto, non posso andare li da sola come una disperata!", Melanie si passa una mano tra i capelli, cercando di capire come liberarsi dalla situazione, ma c'è una parte di lei che comincia a divertirsi. "Quindi," dice, cercando di mantenere un tono serio, "secondo te uscire come amiche sarebbe... la copertura perfetta?" Elizabeth annuisce, solennissima. "Esattamente. Sarà... la serata perfetta di amicizia," aggiunge, facendo le virgolette con le dita, "e intanto possiamo tenerla d'occhio, cioè io soprattutto" Melanie alza un sopracciglio, incrociando le braccia. "E in cambio di questa fantastica amicizia, cosa ci guadagno io?" Elizabeth rimane un attimo in silenzio, visibilmente in difficoltà. Poi, con un sorriso e un tono teatrale, esclama: "L'avventura della tua vita, Melanie! ti pago la cena io." Melanie scoppia a ridere. Dopodiché, scuote la testa e, quasi incredula di quello che sta per dire, sospira: "Va bene, Elizabeth. Andiamo a spiare Daphne"*

Who can you trust?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora