🔪Capitolo 7️⃣:"Graveyard gathering"🔪

0 0 0
                                    

🎃-5 DAYS TO HALLOWEEN🎃

*Halloween, una notte di maschere e misteri, di ombre che si allungano e sussurri che non trovano origine. La città brulicava di risate e colori, ma per loro quella notte che stava per arrivare aveva un sapore diverso. Sapevano che in mezzo a quelle facce travestite c'era una maschera che non cercava travestimento: Faceless. L'ombra che li perseguitava, il fantasma senza identità, avevano imparato a riconoscere il suo marchio, una minaccia celata nei dettagli, un brivido invisibile che si insinuava sotto pelle, da mesi li tormentava, giocando al gatto col topo, lasciando messaggi che sembravano sussurrati direttamente nella loro mente, e la notte di halloween sanno che li verrà a cercare, come ogni volta, nessuno poteva nascondersi, era così che funzionava, dopotutto. Faceless colpiva quando meno te lo aspettavi, ma sempre con precisione chirurgica. Conosceva ogni loro segreto, ogni loro paura più profonda. E la notte di halloween, in quella notte di ombre e finzioni, sonno che arriverà per giocare una nuova partita. Halloween non sarebbe stata una festa. Sarebbe stata una caccia. Una corsa nel buio, un brivido al margine del panico, e una certezza: Faceless sarà lì, nascosto in piena vista, in attesa del momento perfetto per rivelarsi, quella notte, nessuno avrebbe trovato riparo. E in fondo, tutti lo sapevano: con Faceless, non c'era bisogno di vedere per sapere. Bastava il silenzio, e il suo sguardo invisibile*

*Erano passati diverse settimane dagli ultimi avvenimenti, le cose stavano procedendo bene, almeno per alcuni di loro, ad esempio: Daphne e Elizabeth, erano ancora coricate, vicine, sotto le lenzuola che si muovevano appena con i loro respiri lenti. Elizabeth si stiracchiò pigramente, senza allontanarsi da Daphne, mentre i loro occhi si aprivano lentamente, incontrandosi in un momento di dolce intimità. Daphne sorrise, accarezzandole dolcemente una ciocca di capelli fuori posto che le ricadeva sul viso. Senza parlare, le loro mani si cercarono, intrecciando le dita in un gesto spontaneo, naturale. Rimasero così, per qualche istante, semplicemente a guardarsi, senza sentire il bisogno di spezzare quel silenzio con le parole. Elizabeth posò la testa sul cuscino, rilassata, lasciando che il suo sguardo studiasse i lineamenti della ragazza accanto a lei. Sentiva il calore della mano di Daphne nella propria, il pollice che accarezzava dolcemente il dorso della sua mano in un gesto affettuoso. "Buongiorno," sussurrò Daphne con un sorriso lieve, accarezzandole la guancia. "Buongiorno," rispose Elizabeth, stringendole la mano un po' più forte, come a voler prolungare quel momento perfetto*

*La luce del mattino entrava a malapena nella camera di Autumn, lei era seduta sul pavimento, con il respiro affannato e le mani tremanti mentre frugava febbrilmente in uno scatolone impolverato che aveva tirato fuori da sotto il letto. Ogni oggetto che toccava sembrava carico di ricordi dolorosi, ma lei continuava a cercare, a scavare. Poi, in mezzo a vecchie carte e foto scolorite, le sue dita si fermarono. Il cuore le balzò nel petto quando tirò fuori un plico di fogli lucidi, erano le ecografie di suo figlio. Il volto di Autumn si contorse, e un'ondata di emozioni la travolse, scatenando lacrime che iniziarono a scivolare silenziose sulle sue guance. Cercò di trattenere il pianto, di non cedere completamente a quella disperazione che le stava strappando l'anima. Osservava le immagini, le ombre indistinte che avevano rappresentato suo figlio, la creatura che aveva portato in grembo e che le era stata strappata via subito dopo il parto. E tutto per colpa di quella donna, Marissa. L'odio e il dolore si mescolavano in una fiamma fredda nel suo petto, mentre stringeva le ecografie come fossero un tesoro fragile e prezioso. Autumn chiuse gli occhi un istante, provando a ricacciare indietro le lacrime, anche se il petto le bruciava dal bisogno di piangere a gran voce. Quando li riaprì, il suo sguardo era diverso: dietro il dolore e la disperazione, c'era una luce di ostinazione feroce. Doveva trovarlo. Costasse quel che costasse, avrebbe trovato suo figlio*

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 3 days ago ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Who can you trust?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora