"Perché credi l'abbia fatto?"
"Non lo so. Secondo me non si sentiva abbastanza apprezzato."
"E come, me lo vuoi spiegare!? Tranne per quest'ultima cosa che è successa – tra parentesi, non ho mai toccato Rosaria con un dito – l'ho sempre trattato come... come tratterei il mio fidanzato, okay? Non capisco!"
Lei rimase in silenzio. Lo guardò con i suoi grandi occhi chiari e lucidi, che erano pieni di pietà per sé stessa e per Kaeya. Sulla sua guancia c'era un segno rosso: Kaeya le aveva dato uno schiaffo.
Lei non si era arrabbiata. Né spaventata.
...Aveva ragione.
Si era scusato.
Si alzò dalla sedia e andò verso l'uomo.
Si abbracciarono.
Kaeya inspirò ad occhi chiusi, cercando di calmarsi. Si mise le mani sul viso, asciugandosi gli occhi. Prese un altro respiro. Rimase sulla soglia, senza entrare in casa di Albedo, che aveva aperto la porta in modo che potessero farsi strada tra il caos che c'era sul suo pavimento.
"Hai fatto sesso con Mona?"
Albedo ci rimase di sasso per un secondo, ma non ci mise troppo per riprendersi. Spostò lo sguardo sulla ragazza.
"Glielo hai detto tu?"
Lei annuì. Pareva mortificata. Teneva gli occhi bassi e non osava dire nulla.
"Beh, quindi suppongo di sì, abbiamo..."
"Scopato", concluse Kaeya, livido.
"Sì, abbiamo scopato"
Lo disse come confessando un piccolo crimine di cui un po' si vergognava, ma che non riteneva particolarmente grave. Scrollò le spalle, come per togliersi di dosso un sentimento spiacevole e fastidioso.
"Mi hai tradito"
Kaeya sibilò quelle parole indignato. Albedo lo fissava capendo la sua rabbia solo per metà."Perché, tu non l'hai fatto?", gli chiese con indifferenza. Oh, sapeva che ragioni aveva avuto per portarsi a letto Mona. E sapeva che erano valide. Era pronto a litigare, se necessario, anche se sperava che Kaeya capisse che non poteva fare quello che gli pareva, andare con chi voleva, trattarlo come se non avesse nessun obbligo nei suoi confronti e aspettarsi che non lo facesse anche Albedo.
"Vuoi davvero saperlo, Albedo?! Lo vuoi sapere?! NO, non ti ho tradito, non l'ho toccata neanche con un cazzo di dito, Rosaria!"
Kaeya aveva sbraitato in faccia ad Albedo con talmente tanto risentimento e tristezza che per un secondo al ragazzo sembrò di aver fatto qualcosa di terribile. Ma..."Okay, va bene, avrò sbagliato su questa cosa – si mise subito sulla difensiva – ma, seriamente, sei stato sempre apatico e, perdonami se la metto così, un vero stronzo, nei miei confronti. Non sei geloso, non sei particolarmente carino, mi avrai portato fuori a cena, che ne so, tre volte? Ero sempre io a ritrarti, mai tu a ritrarre me!"
Kaeya tentò di dire qualcosa, ma fu interrotto da Albedo, che non aveva decisamente finito la sua lista.
"Sei andato da Rosaria appena ti ha chiamato, senza praticamente salutarmi, e non mi hai dato notizie per una cazzo di settimana intera, a volte hai occhi solo per i miei quadri e ti dimentichi di me, sei raramente interessato a qualsiasi cosa che mi riguardi se non quello che dipingo... devo andare avanti?"
"Ma, Albedo, lo sai che sono fatto così! Lo sai che tendo a non sbandierare al fottuto mondo tutte le mie emozioni, che, non lo so, mi è difficile parlare, o quel cazzo che ti pare! Ti sei innamorato dello stesso Kaeya di cui ora ti lamenti!"
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𝐑𝐄𝐐𝐔𝐈𝐄𝐌 ➣ 𝗴𝗲𝗻𝘀𝗵𝗶𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗰𝘁
Fanfiction⩩ - 〝𝗔𝗹𝗯𝗲𝗱𝗼 𝗮𝘃𝗲𝘃𝗮 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗳𝗮𝗰𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝘁𝗿𝗮𝗲𝘃𝗮 𝗻𝗲𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗶.〞 𝗗𝗼𝗽𝗼𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼, 𝗲𝗿𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗼...