ANGOLO AUTORE
Come direbbe mia sorella, nata e cresciuta alla Corte di Francia: MINCHIA CHE PALO!
Ebbene sì miei cari, avete subito accusato Rosella di latitanza, ma a sto giro lei è rimasta lì, bella bella, ad attendere una replica del limone ecclesiastico di qualche anno fa.
Ad intossicarci l'anima invece c'ha pensato lui con un tenerissimo bacino sulla fronte.
Ah, povera Rusella, sedotta e abbandonata.
Comunque, poi nel capitolo precedente sono successe altre mille cose: i messaggi notturni, lei che corre in pigiama a consegnargli il regalo per la figlia, lui che la invita a cena a casa sua, lei che si improvvisa pasticcera e, ciliegina sulla torta, direttamente dalla festa di compleanno arriva sul suo cellulare qualcosa di veramente inaspettato.
Un video ringraziamento da parte di quella stessa piccolina che anni prima, piano piano, stava imparando a dire il suo nome; la stessa che di colpo ha smesso di farlo perché tanto, alla fine, non lo avrebbe mai dovuto pronunciare.
Che colpo basso!
Che tarantella, oserei dire!
E siccome nella real life oggi è proprio il compleanno della Tarantella che ha fatto tarantellare CDS, Macsibon e anche tutta Italia (buon ventunesimo complex Mariuccia del mio corazon) il capitolo è in suo onore, ma il POV è di colui che ha coniato il termine.
La foto, sempre in quella Cappella benedetta da Dio, immortala quel momento.
Ahhhhh, la percepite la potenza di questa scena?
Comunque siamo ancora alla festa della creatura, quindi stiamo tutti molto calmi!
Come sempre vi aspetto nei commenti e se il capitolo vi piace, mettete una stellina!
Buona lettura!
Un abbraccio, a presto! ❤
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Un cielo di un azzurro intenso fa da sfondo a quelle poche nuvole sparse che, a rallentatore, fluttuano sulla mia testa.
Mi perdo ad osservarle e, come i bambini, ad associarle a ipotetiche figure e forme.
"Quella lassù in alto a destra sembra un cuore" penso con occhi sognanti.
Sono quasi le 10:00 il sole è ormai alto in cielo e io, reduce ormai da numerose notti insonni e munito di occhiali da sole, steso su uno dei tanti teli colorati mi sto godendo un po' di pace.
Sospiro profondamente e nel farlo non posso fare a meno di percepire dentro le mie narici il profumo dell'erba fresca, poi mi soffermo ad ascoltare i rumori attorno a me e tutto quello che riesco a sentire sono il cinguettio degli uccellini e il battito del mio cuore, infine una leggera arietta mi solletica il viso, lasciandomi addosso una sensazione di fresco; è proprio vero, la primavera è la stagione dei risvegli, dei cambiamenti, dei nuovi inizi.
Socchiudo gli occhi e immediatamente mi torna alla mente la battaglia di panna e gelato di ieri sera.
Sorrido, perché quello è sicuramente um cambiamento per me e forse, volendo, potrebbe anche essere classificato come un nuovo inizio.
O forse no.
Intanto che rifletto, come se fossi seduto ancora su quella panchina, risento quel "me si mancat accussì assaij" e un senso di irrequietezza torna a farmi compagnia.
Ripenso ai pochi centimentri che mi separavano dalla sua bocca e alla pazza idea che ieri sera ha sfiorato la mia mente: ero sicuro che ad un certo punto lei mi avrebbe tirato a sé e baciato come un tempo, invece vedendomi così vicino, all'improvviso, forse per timore ha chiuso gli occhi.
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Quel filo che ci unisce
FanfictionIl racconto vede un salto temporale di 4 anni dalla fine di MF4 e i nostri protagonisti Carmine, Rosa e Futura hanno rispettivamente 23, 21 e 6 anni. Sì, la piccola Futura, finalmente non è più così piccola! Siccome odio gli spoiler, non aggiungo a...