Capitolo Due

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Una voce, cupa, dall'altra parte della porta interrompe i miei pensieri

"Avanti"
Entro nell'ufficio del preside, e mentre avanzo sento sotto i miei piedi il legno scricchiolare.

"Sì accomodi signorina"

"Oh grazie" rispondo io

"Lei deve essere la signorina Moore, la stavo aspettando, le do il benvenuto nella nostra prestigiosa scuola, i corsi che serviamo sono gli stessi che seguiva in Florida, quindi non credo ci siano problemi, per il giro della scuola la accompagnerá Jake Myers"

Neanche il tempo di finire la frase che qualcuno bussa alla porta, ci giriamo di scatto e un ragazzo molto carino ma dall'aria parecchio scocciata entra, ci raggiunge e il preside ci presenta a vicenda, poi ci avviammo fuori dalla porta per il nostro giro.

"Bella quella maglietta" esclama ridendo in modo sfacciato, i miei occhi si posano immediatamente sulla maglietta e solo ora mi accorgo di una macchia grigia.

Il fango.

La macchina.

La pozzanghera.

Lo guardo lanciandogli un'occhiata e solo ora mi accorgo di chi sia:

"Tu!"

Esclamo

"Io!"

Ripetè lui per prendermi
in giro scoppiando in una risata, che antipatico!

Con quel suo sorrisetto perfetto.

Okey, forse non era così antipatico, infondo era proprio un bel ragazzo, insomma quegli occhi così scuri ma allo stesso tempo intensi, e quelle labbra ne troppo sottili ne troppo carnose.

"Questa è la nostra classe" disse così da interrompere i miei pensieri, mi diressi per afferrare la maniglia, quando:

"Aspetta"

Mi girai di colpo con aria interrogativa e mi disse dipettosamente:

"Hai una macchia grigia proprio lì, sul tuo bel sederino"

Che maleducato!

Gli risposi a gesti semplicemente alzando il dito medio e lui scoppiò a ridere, quando rideva non mi era così antipatico.

Afferrai la maniglia ed entrammo, il professore mi salutò, mi presentò alla classe e mi indicò di sedermi nell'unico banco libero, in terza fila, non era neanche male, mi sedetti e mi accorsi che davanti avevo una testa di capelli biondi, la chiamai senza farmi sentire:

"Lindy" Lei si voltò e mi sorrise, poi mi voltai a destra e mi accorsi che ero seduta di fianco a Jake l'antipatico, ottimo!

Mi lanciò un occhiata sfacciata, e gliene lanciai immediatamente una anche io.

Le ore passarono e finalmente suonò la campanella.

Lindy mi raggiunse e mi offrì un passaggio a casa, la ringraziai e tornai a casa, ad aprirmi la porta viene la mia dolce sorellina che si aggrappò a me, anche se aveva 14 anni continuava a saltarmi adosso come quando eravamo piccole,

"Lyla spostati" le dissi ridendo.
Andammo in cucina, mangiammo e mi diressi in camera mia, Lyla mi raggiunse, ci mettemmo sul mio letto e incominciammo ad ascoltare la musica insieme, e senza accorgersene Lyla si addormentò, era stata una lunga giornata, il primo giorno di scuola era andato, e non era andato poi così male, sentii le palpebre pesanti e mi addormentati all'istante

incontriamoci ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora