Capitolo Nove

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*Driiiiiin*
Proprio come avevo pensato mi ero addormentata, mi stiracchiai un pochino e poi decisi che sarebbe stata ora di alzarsi se mi volevo dare una sistemata, e forse era il caso visto che sembravo uno zombie, mi alzai e mi diressi nella doccia, quando uscii mi asciugai i capelli e chiamai mia mamma che mi disse che mi sarebbe venuta a prendere 2 ore dopo con Lyla.

Visto che avevo ancora abbastanza tempo andai di sotto in cucina a mangiarmi una mela, faceva un gran freddo così andai a chiudere la finestra, strano stamattina non era così freddo, andai in camera e mi infilai un paio di calze con una gonna nera in similpelle, ci abbinai sopra un maglioncino nero, andai a truccarmi e mi feci un po' di piastra ai capelli in modo da togliere il gonfiore, mi lavai i denti e mi infilai gli stivaletti con un po' di tacco neri brillantati, mi guardai allo specchio e notai che il risultato non era niente male, presi il cellulare e andai di sotto ad aspettare le altre due sul divano, dopo neanche due minuti suonarono al campanello e le raggiunsi in macchina.

Durante il viaggio mamma ci pregò di essere educate con Carol e ci informò che anche il marito di Carol era fuori per lavoro.

Arrivammo in una stradina molto bella in cui c'erano ville molto belle tutte intorno, arrivammo in una molto simile alla nostra con la piscina, la mamma parcheggiò e ci avviammo verso l'ingresso, la casa era molto bella e grande, e assomigliava moltissimo alla nostra, ci salutammo e Jake non smetteva di fissarmi, ad un certo punto Carol suggerì al figlio di farmi vedere la casa così ci allontanammo, appena ero sicura che nessuno ci potesse sentire mi voltai verso di lui e:

"Si può sapere cos'hai da guardare Jake?" Gli urlai contro

Sì mise a ridere e disse:
"Niente, sei molto bella stasera"

"Non è un motivo per fissarmi!"
"O forse si!" Controbattè lui con il suo bel sorrisetto stampato.

Salimmo al piano di sopra e mi fece vedere la sua camera, quella di Alison e Tyler e quella dei suoi genitori, poi scesimo le scale, ma mentre stavo per tornare verso il salotto e la cucina dagli altri mi afferrò una mano e mi tirò verso una porta:

"Vieni ti faccio vedere una cosa" mi disse mentre con l'altra mano apriva la porta

Decisi di fidarmi, e quando superammo la porta una violenta folata di vento mi fece rabbrividire, alzai gli occhi e vidi che mi aveva portato nel giardino, era bellissimo, c'erano tante piccole lanterne accese e tante panchine ricoperte di fiori finti, era bellissimo, poi c'era un gazebo bianco tutto decorato, era tutto così bello, Jake mi guardò e mi sorrise, ricambiai e poi gli dissi che era bellissimo, lui si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio:

"Bello quanto me?"
Tutto d'un tratto non avevo più freddo, il mio corpo stava andando a fuoco per colpa di Jake, stavo per rispondergli che il giardino era molto più bello di lui quando qualcosa di bagnato mi cadde sul naso, poi piano piano mi ritrovai coperta di bianco e anche tutt'intorno a me era tutto bianco, non so se fosse dalla felicità della neve o dal fatto che avevo freddo ma gli saltai al collo e cominciai a urlare di gioia:

"Nevica! Nevica! Nevica Jake!!!" Ho sempre adorato la neve, sin da piccola, stavo per continuare a urlare che adoravo la neve quando Jake si avvicinò e con la sua voce preoccupata mi disse che sarebbe stato meglio entrare prima che tutti e due ci ritrovassimo ammalati, così mi limitai ad annuire e misi il broncio, Jake mi guardò, mi afferrò e mi caricò su una sua spalla e prima di entrare mi toccò il sedere volontariamente e mi disse:

"Ti ho giá detto che hai proprio un bel culetto Ashley?"

Cambiai immediatamente discorso urlandogli di mettermi giù e appena entrammo in casa mi mise giù, entrai in cucina e tutta eccitata mi misi a urlare che stava nevicando, mamma e Carol mi guardarono sorridenti e poi Carol disse a suo figlio di andarci ad asciugare, arrivai alle scale e quando stavo per fare il primo scalino Jake mi afferrò e mi ricaricò sulla spalla senza evitare di appoggiare le mani sul mio sedere.

Stavolta non lo ignorai anzi gli urlai di togliere immediatamente le mani da lì, arrivammo in camera sua e mi appoggiò sul tappeto, e per non cadere mentre mi tirava giù gli circondai il collo con le braccia, a quel punto si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:

"Io tocco solo le cose che mi piacciono"

Andò a prendere qualche asciugamano e mi asciugo, mi tolse il maglioncino e lo appoggiò sul termosifone, mi sfilò gli stivaletti e mi appoggiò una coperta senza evitare ad alzare un sopracciglio e mordersi un labbro quando scrutò attentamente il mio reggiseno in pizzo nero, mi coprì con la coperta e lo osservai intanto che si cambiava il maglione, aveva un fisico strepitoso con i suoi bei addominali scolpiti.

Dopo esserci asciugati tornammo di sotto e ci sedemmo a mangiare, dopo cena Jake mi portò in camera sua con la scusa di prendere le mie scarpe, mi prese per mano e mi portò dentro, mi sedetti sul letto e mi infilai gli stivaletti, quando alzai lo sguardo mi stava guardando, mi avvicinai io stavolta, sulla porta, dove era lui intento a guardarmi, gli presi la mano, mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai:

"Grazie per esserti preso cura di me"
mi avvicinai, gli appoggiai la mano su una guancia e gli baciai l'altra, dopodiché tornai di sotto, ringraziammo la signora Myers e ci dirigemmo verso la macchina, durante il viaggio mamma parlò di quanto le piaceva Jake, di quanto fosse un bravo ragazzo, e tutto.
Appena entrammo a casa mi fiondai sul letto, e mi addormentai all'istante, era stata una lunga giornata.

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