Geremia

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Vederla lì, tra le braccia di un altro mi aveva dato stranamente fastidio.
Con lui rideva e scherzava, probabilmente erano amici o qualcosa di più, non saprei dire, erano molto vicini; ma avrei voluto essere al posto di quel ragazzo.

Mi chiedevo ripetutamente chi fosse quel ragazzo.
Mi sarebbe dispiaciuto solamente se fossero fidanzati, perché non lo sarebbero stati per molto ancora...

Geremia, che dici, non ti sarebbe dispiaciuto affatto...

Li stavo guardando almeno da una decina di minuti quando poi le scrissi, volevo sapere chi fosse il biondo vicino a lei e poi il suo vestito era troppo corto.

Vedevo che visualizzava i miei messaggi, ma non rispondeva e questa cosa mi irritava molto; fino a quando, dopo averle scritto di vederci non la vidi alzarsi e camminare verso la libreria.

Mi avvicinai alle sue spalle e la vidi con un libro in mano.

Era ancora più bella da vicino e quell'abito grigio le stava divinamente, le cadeva lungo le sue forme.
Geremia smettila di guardarle il culo...

Quando si girò la vidi che non stava bene e quando la aiutai ad andare a sedersi mi svenne tra le braccia.

Mi iniziai ad agitare, la soressi con un bracco e con l'altra mano girai il suo viso verso di me.

Le dissi "Taylor"

Niente

"Taylor" scuotendola un po'

Niente

La presi in braccio e la misi su un divanetto lì vicino.

La chiamai ancora...

Dopo quelli che a me parvero minuti infiniti la vidi iniziare a riprendere conoscenza. Le lasciai del tempo per bere un po' di acqua e capire dove si trovasse; poi la sentii dire "come ci sono finita qui?"

La vedevo disorientata ma sembrava non fosse la prima volta, non era agitata "mi sembrava non stessi bene, eri bianca in viso e ti stavo accompagnando a sederti un attimo, però nel mentre mi sei svenuta tra le braccia" feci una pausa per poi continuare "allora ti ho presa in braccio e ti ho sdraiata qui"

La vidi agitarsi, sembrava strana, preoccupata ma non per aver perso i sensi.
Volevo capirla, conoscerla anche se era difficile che me lo permettesse.

Il suo sguardo puntato nel mio fino a poco prima iniziò a guardare il pavimento "spero di non essere troppo pesante"

La guardai un po' stranito, non era pesante, anzi era tutto il contrario.
Le alzai il mento con due dita e aspettai mi guardasse negli occhi "perchè dovresti essere pesante, non lo sei per nulla" vidi il suo sguardo addolcirsi e poi aggiunsi "vieni, ti aiuto ad alzarti"

Una volta tornati in piedi entrambi vidi il suo sguardo imbarazzato e le sue guance presero colore "grazie Geremia" sembrava non avesse finito, infatti subito dopo continuò "è meglio che io ora vada."

La vidi che stava per andare ma la fermai per un braccio, il suo sguardo ricadde subito lì e io mi avvicinai a lei "Tigre, non ti lascio andare così, vieni con me?"

Immaginavo mi dicesse di no infatti subito dopo aggiunse "non posso" così mollai la presa su di lei, la vidi girarsi, ma rimaneva ferma; sembrava stesse combattendo contro se stessa.

Per mia sorpresa si girò, mi guardò fisso negli occhi e aggiunse "va bene, vengo con te"

Questa ragazza mi farà impazzire, questi sbalzi d'umore...

Geremia, devi essere paziente con lei... mi ricordai di nuovo

Aspettai che prendesse tutte le sue cose e intanto notai che il suo accompagnatore se n'era andato; poi ci dirigemmo fuori dalla struttura, verso la mia moto.

Opposite heartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora