CAPITOLO 4

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Stella

Un mese dopo

E passato un mese da quando ho iniziato a pianificare il matrimonio nel mio paesino, in questo mesi ho fatto avanti indietro tra lo Utah e New York, in questi otto mesi dovrò fare cosi e l'unica soluzione possibile, visto che Marcus non può lasciare il lavoro.

Nel frattempo ho preso il mio abito da sposa e il menù delle nozze sta prendendo forma, piano piano riuscirò a fare tutto quanto.

Nel frattempo che pulisco sento suonare il telefono lo prendo e rispondo.

Cristine: tesoro.

Stella: ehi che succede?

Cristine: ho preso 30 al esame quindi stasera andiamo a festeggiare.

Stella: complimenti davvero, dove mi vuoi portare?

Cristine: conosco un posto molto carino alle 21 fatti trovare pronta.

Stella: va bene.

Stacco la chiamata e riprendo a pulire alle 21 in punto Cristine mi viene a prendere, andiamo in un locale molto carino ci sediamo e prendiamo da bere, parliamo del mio matrimonio e del università nel frattempo che beviamo mi accorgo che Peter e entrato con Lizzie.

Stella: ora escono insieme?

Cristine: no fanno solo sesso, sono insieme perchè hanno lo stesso gruppo di amici.

Stella: capito mi chiedo come fa a scoparsela dopo quello che e successo.

Cristine: detta da alcuni compagni di università e molto brava a fare pompini.

Stella: capito, be cavoli suoi non mi interessa.

Cristine: infatti pensiamo al tuo matrimonio.

Prendiamo da bere e cerco di divertirmi e di non pensare a quell'idiota, un paio di ore dopo sono decisamente brilla cerco Cristine ma non la trovo.

Peter

Nel frattempo che parliamo con un gruppo di nostri amici, Lizzie si avvicina.

Peter: che fai? Non facciamo sesso in pubblico specialmente davanti i nostri amici.

Lizzie: facciamo sesso che male c'è se si scopre.

Peter: non voglio problemi, visto che la mia ex e qui.

Lizzie: ok va bene comunque voglio fare una cosa, tu parla tranquillo.

Peter: ok.

Nel frattempo che parliamo Lizzie fa cadere una penna, si mette sotto il tavolo sento subito le sue mani che aprono la cerniera dei pantaloni, sposta i boxer e libera il mio amico, nel giro di poco sento la sua bocca che mi dona piacere, metto una mano tra i suoi capelli e l'aiuto con i movimenti.

Un paio di minuti dopo vengo dentro la sua bocca, Lizzie si solleva di nuovo e va in bagno, un paio di minuti dopo senza che nessuno mi vede la raggiungo, non mi interessa quello che pensano gli altri ma non voglio drammi per il momento specialmente che Stella e tornata.

La spingo contro il muro sollevo la sua gonna ed entro dentro di lei, nel frattempo libero le sue tette le lecco e le bacio.

Peter: amo le tue tette.

Lizzie: lo so, aumenta il ritmo.

Aumento le spinte geme il mio nome fino a che veniamo insieme, appena finiamo ci sistemiamo.

Peter: vado a fumare una sigaretta.

Lizzie: io vado a rimorchiare qualcuno, cosi lo porto a casa.

Peter: allora ci vediamo domani.

Lizzie: va bene e Peter la prossima volta che vuoi scoparti la madre della sposa, fallo con le tende chiuse perchè due giorni fa ti ho visto dentro al camerino.

Peter: scusa, Lia ha una madre che e molto sexy, io ero li che ti aspettavo lei era li che aspettava e nel giro di poco la stavo scopando.

Lizzie: ok ma fai attenzione ti ricordo che Lia e un amica del gruppo e i suoi genitori stanno ancora insieme.

Peter: vuol dire che il marito non riesce a soddisfarla visto che e da una settimana che la scopo nel mio appartamento.

Lizzie: già ma fai attenzione lo dico anche perchè hai un locale e il paesino e piccolo.

Peter: va bene tranquilla, comunque ci vediamo domani.

Lizzie: a domani.

Esco dal bagno e vado fuori nel frattempo che fumo mi accorgo di Stella che e decisamente ubriaca mi chiedo che ci fa qui da sola.

Stella

Nel frattempo che cerco Cristine si avvicina Peter.

Stella: che vuoi?

Peter: ciao anche a te, che ci fai qui fuori da sola?

Stella: stavo cercando tua sorella ma non la trovo.

Peter: sicuramente e andata con qualcuno.

Stella: cavolo.

Peter: dai ti accompagno a casa, visto che sei ubriaca.

Stella: non sono ubriaca tu lo sei.

Peter: invece io non ho bevuto neanche un bicchiere, comunque andiamo

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Peter: invece io non ho bevuto neanche un bicchiere, comunque andiamo.

Stella: cavolo non ho portato la macchina.

Peter: anche se avevi la macchina non puoi guidare cosi, andiamo.

Stella: va bene.

Peter mi accompagna alla sua macchina non avrei voluto salire in macchina con lui specialmente in questa mattina dove ci sono tanti ricordi, le volte che abbiamo fatto l'amore e abbiamo visto le stelle, i viaggi romantici tanti momenti.

Un paio di minuti dopo arriviamo mi da una mano con le chiavi, entriamo dentro e mi accompagna nella mia stanza, mi siedo sul letto.

Stella: grazie.

Peter: prego, cerca di riposare.

Ma prima che va via lo chiamo.

Peter: che c'è?

Stella: perchè hai deciso di non amarmi più? Io ti amavo cosi tanto pensavo che eri quello giusto.

Peter

Dopo che fa la domanda mi avvicino e mi accorgo che si e addormentata, gli tolgo gli stivali e la copro.

Peter: in realtà ti amavo tanto, eri la mia anima gemella ma sono stato un coglione e ti ho perso.

La guardo un ultima volta, chiudo la porta e prendo la macchina dopo poco arrivo a casa della mamma di Lia.

Sophie: Peter ma che ci fai qui?

Peter: tuo marito e fuori per lavoro giusto?

Sophie: si torna domani.

Peter: perfetto.

La prendo per mano e andiamo nella sua stanza, mi perdo tra le cosce di un altra donna che urla il mio nome, ma invece di pensare a lei ripenso a Stella.

IL VIAGGIO DELL'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora