Alì la osserva mentre ammira i le sue pietre prendere forma sotto il lavorìo dei bracci meccanici. I suoi occhi brillano di una curiosità che lo inorgoglisce. È proprio come la immaginava, selvaggia e affascinata da tutto ciò che è nuovo e inaspettato. È il momento. Con un gesto lento e preciso, estrae da dietro la schiena la collana che ha creato appositamente per lei. Ogni diamante è stato scelto con cura, ogni sfaccettatura lavorata a mano. È un pezzo unico, proprio come lei.
Mentre le infila la collana al collo, sente il suo corpo irrigidirsi leggermente. Il contatto tra le loro dita è fugace, ma intenso. Osserva la sua reazione allo specchio, il modo in cui la luce dei diamanti danza nei suoi occhi. È un'emozione complessa quella che legge sul suo volto: sorpresa, ammirazione, forse anche un pizzico di diffidenza.
"L'hai chiamata Elena?" chiede lei, la voce tremante.
Annuisce, soddisfatto. "Sì. Mi ha ricordato te. La tua bellezza selvaggia, la tua energia. Questa collana, con la sua luce intensa e la sua forma libera, mi sembrava perfetta per te."
Vede che sta colpendo nel segno. La collana è più di un semplice gioiello, è un messaggio, un tentativo di avvicinarla a sé. Sa che lei era diffidente, che lo considera un rivale, ma lui vede in lei qualcosa di più. Vedeva una donna forte, indipendente, che non aveva ha di affrontare le sfide. E lui vuole essere parte di quella sfida.
In quel momento, mentre la osserva ammirato, si rende conto di aver creato qualcosa di più di una semplice collana.
Il soffio dell'aria condizionata è l'unico suono a infrangere il silenzio ovattato del sotterraneo. Le pareti lucide, a specchio, moltiplicano all'infinito i riflessi delle macchine scintillanti e delle intricate tubature. Elena, abbagliata dalla luce artificiale, si sente come un insetto intrappolato in una ragnatela di acciaio.
Elena cerca di distogliere lo sguardo, ma la sua curiosità è più forte della paura. "Alì, io... io non capisco. Perché mi hai portata qui?"
"Perché voglio che tu mi conosca davvero, Elena. Non come la stampa mi ha dipinto, come un mostro."
"Ma... i laboratori... le ragazze..." balbetta lei, indicandogli le macchine con un gesto tremulo.
"Le ragazze?" ripete lui, fingendosi sorpreso. "Quali ragazze?"
Elena lo guarda negli occhi, cercando di decifrarne le intenzioni. "Quelle che sono scomparse. Quelle che, secondo me, hai rapito."
Alì ride, una risata corta e amara. "Sei davvero convinta di questo, Elena? Che io sia un mostro?"
"Ho delle prove, Alì. E non ho intenzione di fermarmi finché non avrò scoperto la verità."
L'uomo si avvicina, il suo respiro caldo sul suo viso. "E qual è questa verità, secondo te?"
"Che tu stia nascondendo qualcosa di terribile. Qualcosa che riguarda quelle ragazze."
Alì si chinò su di lei, il suo viso a pochi centimetri dal suo. "E se ti dicessi che ti sbagli? Che io non ho niente a che fare con la loro scomparsa?"
Elena lo fissa negli occhi, cercando di leggere nelle sue profondità. Ma è come cercare di trovare l'acqua in un deserto.
"Allora dimmi la verità, Alì. Perché mi hai portata qui?"
L'uomo sorride, un sorriso enigmatico che lascia Elena ancora più confusa.
"Perché voglio che tu veda con i tuoi occhi che io non sono quello che sembro. E perché voglio che tu mi aiuti."
"A fare cosa?"
Alì la guarda intensamente. "A scoprire chi sta cercando di distruggermi."
Elena lo fissa, gli occhi sgranati. La proposta di Alì è così inaspettata, così assurda, che per un attimo crede di aver sentito male.
"Ma... perché dovrei fidarmi di te? Dopo tutto quello che ho scoperto?"
Alì si avvicina ancora, la sua voce bassa e insinuante. "Perché hai bisogno di risposte, Elena. E io ho le mie. Credimi, non ho nulla da guadagnare mentendoti. Anzi, è nel mio interesse scoprire chi mi sta mettendo i bastoni tra le ruote."
Elena si morde il labbro inferiore, indecisa. Una parte di lei vorrebbe credere a quello che dice Alì, ma un'altra parte la mette in guardia. "E come faccio a sapere che stai dicendo la verità?"
"Non lo sai," ammette lui con franchezza. "Ma potresti provare a fidarti di me. In fondo, siamo entrambi alla ricerca della verità, no?"
Elena si guarda intorno, osservando le macchine scintillanti e le pareti lucide. Un brivido le corre lungo la schiena. "E se mi stessi manipolando? Se stessi cercando solo di allontanarmi dalla verità?"
Alì sorride, un'ombra di sfida nei suoi occhi. "Voglio che tu indaghi su di me, Elena. Quanto vuoi, per tutto il tempo che vuoi. Vuoi sapere chi sono veramente? Scoprilo."
Elena lo guarda, sorpresa. La sua proposta è così inaspettata che per un momento non riesce a reagire. "Vuoi che io... indaghi su di te?" ripete, quasi incredula.
"Esattamente," conferma Alì, con un cenno del capo. "Hai accesso a tutto il mio palazzo, ai miei archivi, ai miei dipendenti. Puoi parlare con chiunque tu voglia. Scopri tutto ciò che vuoi sapere."
Elena si stringe nelle spalle, cercando di capire le sue intenzioni. "E se invece... se invece scoprissi qualcosa che non mi piace?" chiede, con voce tremante.
Alì si avvicina, la sua voce bassa e insinuante. "Allora avrai la prova che tutto quello che ti hanno detto su di me è vero. Ma non credo che accadrà."
Elena lo guarda negli occhi, cercando di leggere nelle sue profondità. Ma è come cercare di trovare l'acqua in un deserto.
"Va bene," dice infine, con voce ferma. "Accetto la tua sfida. Ma ti avverto, Alì: se scoprirò che mi hai mentito, me ne pentirò amaramente."
Alì la prende per mano e la stringe forte. "Non lo farò mai," promette. "Ora, vai. Il palazzo è tuo. E tu... sei mia, finalmente."
Si avvicinò pericolosamente, il suo respiro caldo sul suo viso. Elena sentì un brivido percorrerle la schiena. Il suo cuore batteva all'impazzata, un misto di paura e di un'attrazione pericolosa. Gli occhi di Alì brillavano di un'intensità inquietante.Alì osserva Elena mentre la tensione tra loro cresce. La vede combattere, il suo sguardo fiero e determinato. Ogni parola che pronuncia, ogni tentativo di allontanarsi, lo colpisce come una sfida. Non può fare a meno di essere affascinato da quella sua forza, ma sa anche che il momento è arrivato.Quando la stringe a sé, sente il suo corpo irrigidirsi, ma c'è qualcosa nei suoi occhi che rivela una battaglia interna. Alì inclina leggermente la testa, cercando di catturare la sua attenzione. "Perché combatti, Elena? La verità a volte si svela in modi inaspettati" sussurra, avvicinandosi. La sua voce è profonda e seducente, e spera che riesca a sciogliere le resistenze di lei.Osserva i suoi lineamenti cambiare, il conflitto tra desiderio e ragione visibile sul suo volto. Sa di avere un potere su di lei, ma non vuole forzarla. Vuole che sia una scelta, un momento condiviso. Quando le prende il volto tra le mani, sente la pelle calda e morbida sotto le dita. Gli occhi di Elena brillano di una luce mista a confusione e curiosità, e lui avverte il respiro farsi più affannoso. Quando finalmente le sfiora le labbra, è come se il mondo attorno a loro svanisse. Il contatto è elettrico; un brivido percorre entrambi. Alì percepisce la resistenza di Elena cedere, come un muro che si sgretola. Le sue labbra si aprono, accogliendo il bacio, e lui si perde in quel momento, dimenticando tutto ciò che c'era prima.

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Dark Baghdad
ChickLitUna spy story erotica, in cui seduzione, mistero e passione si fondono in un mix esplosivo! Contiene scene esplicite e violente. Non adatto ai minori.