DEMETRA
Quando eravamo usciti dalle prigioni, avevo notato il ragazzo con i capelli corti che aveva combattuto con Nathaniel, pensando che fosse Daniel, il fratello di cui mi aveva parlato.
Poi avevamo raggiunto il piazzale e incontrato un gruppo di ragazzi e ragazze dall’aspetto sovrumano, che avevano formato una sorta di barriera protettiva intorno a noi.
Forse erano angeli, ma non potevo esserne certa, perché non avevo idea di come riconoscerne uno.
Tra tutti, colpì la mia attenzione una donna con i capelli lunghi e neri, così bella che spiccava anche in mezzo a un gruppo di creature del genere. Avevo
avuto poco tempo per studiarla, perché se n’era andata quando il tipo incappucciato si era scoperto il volto, scatenando la reazione di Nathaniel, che adesso gli teneva una mano sulla gola e il pugnale puntato al cuore.
Fisicamente erano uguali, la stessa altezza, la stessa corporatura. Il viso, benché somigliante, non era del tutto identico: lo sconosciuto aveva un accenno di barba scura, mentre la pelle di Nathaniel era liscia; aveva gli occhi neri, quelli di Nathaniel erano verdi; inoltre, l'atteggiamento era del tutto diverso, un fascino oscuro, una crudele malizia che lo faceva somigliare a un criminale. Era bello in modo differente da tutti gli angeli; magnetismo puro, un’enorme calamita di muscoli e testosterone, dalla quale non potevi staccare gli occhi neanche se te li cavavi dalle orbite.
«Posso parlare?», domandò, con tono arrogante.
Lanciò uno sguardo nella mia direzione; l’occhiata mi fece arrossire, soprattutto perché accompagnata da un sorriso furbo. Sperai che non mi avesse letto nel pensiero mentre lo avevo studiato dando libero sfogo alla mia mente.
Nathaniel lasciò la presa sul collo, ma mantenne il pugnale puntato.
«Non mi interessa quello che hai da dire». Si voltò, attraversò il piazzale e venne da me.
«Andiamo via. Ti porto a casa».
«La ragazza non va da nessuna parte», ribatté Vraskic, facendosi avanti.Il gruppo si interpose tra noi e i vampiri, un tipo grosso dai capelli biondi fece un cenno a Nathaniel, che mi spinse verso
l’uscita. Alcuni nemici piombarono da quella parte, bloccandoci la strada.
C’era anche il tizio con il ciuffo biondo dei sotterranei.
Nathaniel scattò verso di lui ed ebbe inizio lo scontro.
Io non sapevo come aiutare, perché quello che era accaduto nella cella restava un evento isolato e inspiegabile; di certo non ero in grado di combattere contro quei mostri. Puntai lo sguardo
in ogni direzione, stando attenta a non farmi cogliere di sorpresa.
Eppure, successe qualcosa che mi lasciò a bocca aperta: mentre Nathaniel combatteva il vampiro e quelli dietro
di lui, aiutato da una donna dai capelli chiari, lo sconosciuto aggredito da Nathaniel si lanciò contro il suo avversario a una velocità folle.Non riuscii a vedere come arrivò lì, lo vidi soltanto partire e poi, cercandolo, lo trovai addosso al vampiro, mentre Nathaniel tagliava un’altra testa.
Girai lo sguardo per evitare di vomitare, non potevo reggere una cosa del genere.
Lo sconosciuto si alzò in piedi, tirando su anche la vittima dell'attacco, poi lo portò vicino a Nathaniel.
«Hai un paio di quelle cose angeliche?».
Nathaniel scrutò prima lui, poi il nemico che provava a liberarsi dalla stretta, senza riuscirci.
Non sembrava convinto, ma tirò fuori dalla tasca una corda che emanava una luce bianca, la legò intorno ai polsi del vampiro, poi chiamò il ragazzo biondo. «Possiamo ottenere informazioni da lui.
Portiamolo con noi».
L’altro annuì e si occupò del prigioniero. Nel frattempo, alcuni vampiri erano fuggiti, altri erano morti e Vraskic sembrava scomparso. Un giovane dai capelli rossicci si avvicinò a Nathaniel. «Andiamo via prima che arrivino i rinforzi. Ci occuperemo delle indagini
un’altra volta».
Lui annuì, io tirai un sospiro di sollievo.
Forse quella nottataccia stava per finire.
«Penso di meritarmi un grazie», disse una voce arrogante.
Tutti si voltarono a guardare lo sconosciuto, ancora lì, con le braccia incrociate.
«Grazie e addio», rispose Nathaniel, freddo.
Afferrò la mia mano e insieme uscimmo dall’altra parte della torre. Mi ero quasi aspettata un’altra reazione violenta da parte sua, ma non dissi nulla perché la
sua faccia era uno scrigno di emozioni chiuso e sepolto da anni,
![](https://img.wattpad.com/cover/379044580-288-k879572.jpg)
STAI LEGGENDO
Angels' War - Purgatorio
FantasyDemetra ha 19 anni, una sorella gemella e vive a Roma con la sua famiglia. Mentre é incosciente per via di uno svenimento, vede un ragazzo misterioso che non ricorda di aver mai incontrato e che rivede numerose volte in sogno. Quando in uno dei sogn...