Rimanere da solo in casa con un padre folle e ubriaco, dopo che la propria sorella maggiore è scappata via, non era certo quello che Adam avrebbe definito una situazione ideale.
Era sempre stato un ragazzo allegro. Il sorriso non mancava mai sul suo volto e non negava una battuta gentile a nessuno.
Ma si sa, dietro ogni sorriso c'è quasi sempre una storia di cicatrici nascoste e le sue non facevano eccezione.
Aveva capito da tempo una verità semplice e amara: la maggior parte delle persone non si ferma a guardare ciò che nascondi dentro. Chiunque preferisce ignorare i drammi altrui e il mondo continua a girare senza preoccuparsi di chi inciampa lungo il cammino.
C'è chi si offende a essere chiamato egoista, ma alla fine tutti vivono seguendo la stessa regola: la propria vita è sempre la priorità.
E Adam aveva imparato a proteggere il suo sorriso, concentrandosi su ciò che riusciva a controllare e lasciando che il resto scivolasse via. Poteva anche cascare il mondo, ma non gli importava più di tanto.
Solamente che questo non lo poteva controllare, conosceva i propri limiti e ormai erano stati superati da troppo. Decise di seguire l'esempio di Natasha, scappo fermandosi solamente al confine.
<<È una coincidenza trovarti sempre qui?>>
<<Sì, Valencia>> Adam rispose senza smettere di lanciare sassi nel fiume, concentrato sui cerchi che si allargavano sull'acqua.
<<Stai scappando?>> incalzò lei indicando lo zaino appoggiato contro un albero poco distante.
<<Non proprio>>
Valencia lo guardò, un sorriso appena accennato sulle labbra <<Ti serve un posto dove stare, stanotte?>>
<<Ne conosci uno?>>
<<Da noi ci sono case abbandonate, se ti va>>
<<Non sono un Midori, io>> replicò Adam
<<Ma sei mio amico>>
Adam la fissò, sorpreso, cercando di cogliere la sincerità nei suoi occhi <<Mi consideri davvero tuo amico?>>
Valencia sorrise, scrollando le spalle <<Vieni, attraversa il fiume prima che faccia buio>>
Adam annuì, seguendola. Il fiume non era profondo, ma le pietre scivolose e l'acqua gelida rendevano l'attraversamento rischioso.
Raggiunta la riva, lei indicò una stradina nascosta tra gli alberi <<Manca poco, è laggiù>> disse guidandolo fino a una casa immensa.
Quando arrivarono, Adam si fermò, osservando la struttura che, sembrava accogliente <<Non mi sembra una casa abbandonata>>
Valencia ridacchiò <<infatti, è casa mia, Adam>>
Lui la guardò sorpreso <<Non è pericoloso?>>
<<L'importante è che non ti scoprano>> senza aspettare una risposta, lo condusse all'interno. La casa aveva un'atmosfera familiare, Valencia lo accompagnò fino alla sua camera, una stanza enorme dove tutto sembrava appartenere a lei e solo a lei.
<<Spero ti vada bene qui>> disse, facendogli strada <<Penso che stasera non ci sarà nessuno, quindi non dovresti preoccuparti troppo>>
Adam osservò la stanza, sentendo un'improvvisa sensazione di sollievo. Era strano, ma in quel posto sentiva per la prima volta da tanto tempo una piccola parte di sé che si rilassava, come se finalmente avesse trovato un rifugio lontano dalla tempesta che gli turbinava dentro.

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War Of Hearts
ActionLexa ha sempre vissuto in un mondo dove la vendetta è l'unica legge, l'odio è una costante e le armi sono il suo linguaggio. Ha imparato a guadagnarsi il rispetto attraverso la forza, piegando chiunque osi mettersi sulla sua strada. La sua corazza...