Fratelli

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Legami definiti eterni e puri, quelli tra fratelli.
Eppure in casa mia litigano continuamente e si odiano a vicenda.
Anche io ho delle sorelle.
Tra cui B, il nostro legame è ambiguo;
Forse sono i legami fondati sul dolore ad essere proprio quelli piu strani e profondi, ma contemporanemente muti, interroti da silenzi e da sguardi di intesa mai giunti ad una reale conclusione.
Ed è cosi che definisco il nostro rapporto: pieno di esperienza e momenti, vuoto di comunicazione.
Ricordo che all'inizio era composto da momenti felici e basta, ma suppongo questo flusso si sia effettivamente spezzato quel famoso giorno.
Anche se, soprattutto nell'ultimo periodo, ha subito un' ulteriore variazione, da quando io mi sono aperto nei suoi confronti.
È come se, io e B avessimo deciso di spontaneamente di partecapiare al gioco del silenzio e di affondare qualsiasi cosa brutta ci capitasse, il problema è che questo porta al sorgere di riampianti, colpe, inconclusioni, possibili traumi, incomprensioni e anche rancore.
una volta mi dissero: "quello tra te è B è uno di quei legami che nonostante qualunque cosa succeda resta intatto, perché è molto bello" però come staremmo ora se avessimo deciso di parlare senza paura di disturbare? A che punto della nostra vita saremmo se non ci fossimo nascosti l'uno dall'altro per paura di essere scoperti e risultare pesanti? in che modo le cose sarebbero andate diversamente se semplicemente invece di affondarci a vicenda perché stavamo e stiamo male ci porgessimo la mano? perché le cose vengono fuori per intuito o per alcol?
Persone tormentate che si coprono il volto con le mani pensando di far sparire i fantasmi, esseri umani strani e traumatizzati che scappano continuamente per non fermarsi e dire: Ok basta.
ed è per questo che ora mi ritrovo qui a pensare ai momenti passati con B, al bene che le voglio, al fatto che so che sta male ma poi mi blocco quando vorrei dirle qualcosa al riguardo.
Non sono solo silenzi bruti i nostri però, sono anche silenziosi i nostri ti voglio bene, ci saranno sfugiti mezza volta nell'arco della nostra vita, ma va bene cosi, a volte è questo a rendere speciale le cose, i silenzi buoni.
Avrei voluto dirle che ero fiero di lei all'esame, e nonostante non la sentissi e non la vedessi, per via della miopia e della sordità. Sorridevo comunque, perche era un traguardo per lei, ed ero felice mi avesse considerato parte di esso in qualche modo.
Vorrei dirle che noto la paura, che oserei definire terrore, nei suoi occhi quando nomino quel giorno di marzo. Come mi sembra stupido che quel giorno sia sparito nell'abisso piu totale e non ne abbiamo piu riparlato, eppure non mi sembra all'ordine del giorno ciò che è successo .
Mi viene sempre difficile parlare di lei, e parlare con lei (soprattutto) perché ci sono un sacco di emozioni differenti, che vanno dai grazie, alle risate che mi scappano, al "la lancerei dal balcone" al vorrei che stesse solo bene.
Ci sono tante, trpppe cose, che rendono questo rapporto cosi tanto strano ma anche bello, e vorrei che si spezzasse qualunque filo che ci rende sconosciuti.
Forse potrebbe effettivamente scoppiare il mondo a quel punto, perché si creerebbe l'arma più potente per affrontare , o peggio creare l'armagaedddon.

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