Francy- la maledizione dell'imperatrice

THE SIREN

Francesca

C’erano tante leggende che avvolgevano il mare, storie che ci venivano raccontate da bambini, quelle che ti facevano rabbrividire e che ti segnavano la mente anche da adulta. Una di queste riguardava le sirene. Non le avevo mai incontrate, ma il pensiero che esistessero mi inquietava, eppure non potevo ignorare la loro possibile utilità.

Alcuni dei miei uomini avevano paura di loro. Parlano di voci che incantano, di sguardi che spogliano l'anima e che affondano nel cuore con la stessa facilità con cui una freccia trapassa un bersaglio. Il desiderio di potere e di vendetta mi rendeva cieca anche di fronte a ciò che poteva sembrare sovrannaturale.

Dovevo trovarle. Dovevo incontrarle. Sapevo che avrebbero potuto aiutarmi a ottenere ciò che desideravo, quel potere che mi sfuggiva, quella spinta che mi rendeva affamata di tutto ciò che non avevo ancora conquistato. Le sirene erano la chiave per il mio piano. E se la leggenda fosse vera, avrei trovato la mia via, anche se fosse stata la via più pericolosa che avessi mai percorso.

Si narra che, nelle acque cristalline di una remota baia giamaicana, esista una sorgente misteriosa, nascosta tra le rocce sottomarine, che si dice sia l’origine del canto delle sirene. Questo luogo incantato è conosciuto solo da coloro che sono destinati a trovarlo, e spesso solo i marinai o i pescatori solitari osano avventurarsi verso di esso. La sorgente, immersa in un silenzio profondo, è protetta dalle acque turbolente che circondano l’isola. Solo i cuori puri possono accedervi, senza essere travolti dalla furia del mare.

Non avevo paura di quelle acque. Non avevo paura di nessuna leggenda, né dei pericoli che avrebbero potuto celarsi sotto la superficie lucida del mare. Quella sorgente, la promessa di potere che mi offriva, era qualcosa di troppo allettante per poterla ignorare.

La leggenda dice che la sorgente possieda un potere magico unico: ogni goccia d’acqua che scorre da essa possiede il potere di guarire e purificare, portando pace a chi vi si immerge. Ma il dono che offre non è privo di prezzo. Chi si avvicina alla sorgente deve essere disposto a fare una promessa: lasciare indietro un ricordo del proprio passato, un dolore o un rimorso che li tormenta. In cambio, la sorgente dona una benedizione che purifica l’anima e regala una nuova speranza. Quello che si lascia indietro, però, è ciò che ci definisce. Quello che si sacrifica per ottenere ciò che si desidera è sempre più di quanto si possa immaginare.

Dovevo trovare quella sorgente. Dovevo incontrare le sirene, perché solo attraverso quella purificazione avrei potuto ottenere ciò che desideravo. Il mio cuore, tormentato e in fiamme, aveva bisogno di quel bagno sacro, di quella benedizione che solo l’acqua delle sirene poteva offrire. Ma c'era un problema: non tutte le sirene erano uguali. Non tutte avrebbero risposto al mio richiamo.

Alcune di loro erano buone, come la leggenda diceva, ma altre... altre erano ben più oscure. Si diceva che il loro canto incantasse i marinai, attirandoli nelle profondità più oscure, dove l'acqua li inghiottiva, silenziosa come la morte stessa. Non sarei stata una di quelle vittime. Non avrei permesso a nessuna sirena di trascinarmi nel suo abisso, nel suo inganno.

Le sirene buone risiedevano, come raccontavano le storie, nella sorgente misteriosa. Ma quelle cattive? Le loro voci risuonavano nelle acque più profonde, lontano dal posto che stavo cercando. Non era mai stato facile distinguerle. Il loro canto, tanto irresistibile quanto maledetto, sembrava lo stesso. Le sirene cattive non erano delle semplici creature acquatiche, erano un’arma potente creata da Lilith stessa, un potere antico che la madre delle tenebre aveva scagliato contro il mondo esterno.

Lilith, aveva forgiato le sue figlie marine come un esercito di seduzione e inganno. Le sue sirene non erano solo creature di bellezza, ma di perfidia, dotate di una forza che superava la semplice magia. Erano fatte per essere irresistibili, fatte per distruggere, non per purificare. Eppure, il loro richiamo era tanto potente che neppure l'uomo più coraggioso avrebbe potuto resistervi.