Capitolo 3

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Emma

Scendiamo dall'aereo.
"Prima dai tuoi o dai miei?", mi chiede.
"Iniziamo con i miei".
Fortunatamente sono ancora a Roma, e per il momento alloggiano a casa mia.
Arriviamo a casa e li troviamo seduti sul divano.
"Mamma, papà.", dico, correndo ad abbracciarli.
"Mamma, papà, lui è Mattia, loro sono Rosario e Maria, i miei genitori".
"Molto piacere signori Marrone".
Dopo le presentazioni ci sediamo tutti sul divano.
"Ecco, c'è una cosa che io e Mattia dobbiamo dirvi... ci siamo sposati!", dico tutto d'un fiato.
"Tu cosa?", grida mio padre.
"Ci siamo sposati, siamo andati a las vegas e ci siamo sposati. Mattia è mio marito adesso.", dico.
"Signor Rosario, io amo sua figlia, la amo più della mia stessa vita. Non le farei mai del male. La prego non si arrabbi", interviene Mattia.
"Non sono arrabbiato ragazzi, anzi. Per la prima volta dopo tanto tempo riesco a vedere mia figlia felice, come non lo era da tanto. Ti ringrazio per aver riportato il sorriso sul suo volto. Avrei solo voluto esserci, tutto qui".
" oh papà. Quanto ti voglio bene!", dico stringendolo forte.
"Sono felice anche io per voi ragazzi! L'ho sempre detto che eravate destinati a stare insieme".
Ci stringiamo in un unico abbraccio.
Anche a casa di Mattia, succede la stessa cosa.
Prima di andare via da casa sua, Mattia prende un po delle sue cose, per ora staremo da me.
Da domani inizierà la nostra vera vita insieme.
E io non vedo l'ora di passare il resto della mia vita con lui.

Amami (continuo di "sei negli occhi e via da li non scendi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora