Mattia
Nei giorni successivi al nostro ritorno a Roma, io e Emma ne approfittiamo per andare a vedere un po di case. Alla fine optiamo per una villettina con giardino appena fuori Roma.
L'arrediamo, scegliendo ogni singolo complemento d'arredo insieme, facendo si che quella si trasformi veramente nella nostra casa. Decidiamo di comune accordo di riservare una stanza solo per la musica, con una piccolissima sala di incisione.
C'è anche una camera in più, che per adesso decidiamo di tenere chiusa. Effettivamente io e Emma abbiamo fatto tutto talmente in fretta che non abbiamo mai parlato di figli.
Io non so cosa ne pensa lei, ma io sarei felicissimo di averne.
Dopotutto sarebbe frutto del nostro amore.
Decido di parlargliene la sera, durante la prima cena nella nostra nuova casa.
"Senti, amore, c'è un discorso che ancora non abbiamo affrontato... io non so cosa tu ne pensi, ma a me piacerebbe avere dei figli. Non so quale sia la tua opinione, ma sappi che qualsiasi cosa mi dirai per me andrà bene", le dico.
"Certo che voglio avere dei figli. Purtroppo non sarà così facile però. Sai bene cosa ho passato, quindi ci sono delle probabilità che io non ne possa avere.
Un figlio sarebbe il coronamento del nostro amore, l'unica cosa che ci manca", dice, e mi accorgo della tristezza che c'è nei suoi occhi.
"Ci proveremo amore. E se non succederà ci riproveremo ancora e ancora. Abbiamo tutto il tempo del mondo. Ti amo, non sai quanto", l'abbraccio forte.
"Che ne pensi se iniziassimo col provare il nostro nuovo letto?", mi stuzzica, avviandosi verso la camera da letto.
Io la seguo.
Quella notte facciamo l'amore come non l'abbiamo mai fatto prima.Nota dell'autrice:
Allora?? Vi sta piacendo la storia??