Capitolo 13

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Mattia

Devo assolutamente trovarla.
Chiamo immediatamente i suoi genitori, e mi risponde suo padre.
"Rosario, per favore, ho bisogno di sapere dove é? So che lo sai, che é tua figlia , e hai tutto il diritto di rispettare le sue scelte. Ma io sono suo marito, é ho bisogno di ritrovare mia moglie.", dico tutto d'un fiato.
" Emma é mia figlia, e se non vuole che io ti dica qualcosa dovrei rispettare la sua scelta. Ma hai ragione, sei suo marito ed é giusto che tu sappia la verità. Emma ha di nuovo il cancro. Voleva sparire e non dirtelo, ma é giusto che tu lo sappia. É da Francesca , la sta ospitando a casa sua. Corri a prenderla e riportatela a casa".
"Grazie Rosario".
Riattacco e salgo in macchina.
Mi precipitò immediatamente a casa di Francesca. Ad aprirmi la porta é proprio Emma.
" Che ci fai qua?", chiede visibilmente preoccupata.
"Fammi entrare Emma. So tutto".
Si scansa per farmi entrare.
"Ti avevo detto di non cercarmi...", dice sedendosi.
" Non mi é mai passato per la testa di lasciarti perdere, neanche quando non mi guardavi in faccia, neanche quando mi urlavi parole brutte, neanche quando mi facevi sentire piccolissimo, non ho mai pensato di lasciarti, di strapparmi il cerotto e lasciarti andare. Neanche quando mi hai fatto mettere le mani tra i capelli, neanche quando mi hai fatto venire i crampi allo stomaco, neanche quando mi hai fatto piangere. E sicuramente non ti lasceró ora. Ti aiuteró ad affrontare qualsiasi cosa succederà amore mio. Sarò sempre al tuo fianco. Se siamo insieme possiamo sconfiggere qualsiasi cosa, anche questa malattia. Torni a casa con me?", le dico.
Si alza e mi si butta al collo baciandomi.
Lo prendo per un si.

Amami (continuo di "sei negli occhi e via da li non scendi)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora