Finalmente era giunto il giorno della gita.
Il mio momento era arrivato.
Arrivo direttamnete alla sera della prima giornata.
I professori ci lasciarono liberi fino alle 23:30 e decisi di uscire con Viktorius. Andai nella sua camera e lo invitai a predere una birra al bar.
Il nostro albergo era di fronte alla spiaggia e gli dissi:
-"Vik, dopodomani ti va di venire in spiaggia con me?"
-"Certo.
Lu, ti voglio bene"
Non lo aveva mai detto a nessuno e io ricambiai con un sorriso.
Andammo su un muretto che separava la spiaggia dalla strada e iniziammo a parlare.
Fu li' che mi confessò che aveva una cotta per me. Mentre parlavo di un tatuaggio che volevo fare alla schiena, improvvisamente mi disse
-"Lu. Ti odio ma mi piaci."
Rimasi a guardarlo negli occhi. Ero confusa. E lui era davvero troppo orgoglioso per ammettere che aveva ceduto.
Senza pensarci lo abbracciai e bevvi un sorso di birra. Da qui capì che non ricambiavo ma diventammo miglori amici in modo ufficiale.
Io lo amavo, ma non abbastanza.
Il mio era più bene. E non pensai ad andare oltre l'amiczia nemmeno per un secondo.
Si era fatto tardi, erano le 00:00 e avevo esagerato a bere. Ero ubriaca, avevo bevuto tre bottiglie di birra e non sapevo più tornare all'albergo.
Non riuscivo a camminare, allora Viktor mi prese in braccio e mi portò in camera correndo.
Fortunatamente i professori non se ne accorsero e tutto finì per il meglio.
