"Sfida distanza" in arrivo

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Dopo quanto accaduto, eravamo diventati una cosa sola e iniziammo a uscire, a prendere da bere al bar, ad andare alle feste insieme etc. e devo dire che tutto ciò era davvero piacevole. Mi piaceva condividere tutto con qualcuno di speciale.
Tutto andava divinamente, finché mia madre mi comunicò che sarei dovuta stare con mio padre per due anni, che sarei dovuta tornare in Italia.
Corsi subito in camera e chiamai immediatamente Nik...
-"Nik... Mia madre mi ha appena comunicato che devo tornare in Italia."
-"e quanto tempo ti tratterrai?"
-due anni." Risposi fredda con un tono di voce serio.
-"cosa?! E quando parti????" Chiese come se stesse andando nel panico.
-"non so. Credo presto, forse fra una settimana."
-"ci vediamo sabato. Niente storie. Stesso posto, stesso orario. Ciao." Chiuse sorridendo.

Sabato arrivò subito e quando ci incontrammo mi strinse così forte da non farmi respirare, praticamente mi spezzò le costole.

"E che ti importa se un abbraccio ti rompe le costole quando ti aggiusta il cuore."

Ci salutammo e il giorno dopo partii.
Ero arrivata in Italia. Era bello parlare la mia lingua e raccontare tutto ciò che era accaduto ai miei vecchi amici, potevo riabbracciare tutto ciò che mi era mancato in questi anni.
Purtroppo mi mancavano Gaia, Nik e mia madre.
A Gaia non dissi nulla perché si era trasferita per le vacanze, l'avrei avvisata al suo ritorno.
Iniziai a parlare le ore a telefono e dovetti abituarmi alla vita di mio padre.
Stava per iniziare un bruttissimo momento...

Un disastro meravigliosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora