Capitolo ventisette

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Estate 2022

Serena aveva invitato il gruppo più stretto nella sua casa in Puglia per qualche giorno di relax.
La villa, circondata da ulivi e con una terrazza che si affacciava sul mare, sembrava il rifugio ideale dopo un anno pieno di sfide e novità.
Non era passato molto tempo da quando si erano conosciuti, ma in quei mesi erano diventati una famiglia.

La serata era iniziata con risate e il profumo del pesce che Guido e Alex stavano grigliando. Victoria era seduta accanto a Christian, osservando il tramonto mentre Carola, Mattia e Giulia raccontavano degli ultimi episodi della loro vita.

Guido, con un sorriso furbo, si avvicinò a Victoria con il telefono in mano. "Guarda qui, regina delle passerelle," disse, mostrandole una foto di uno shooting recente. 

Victoria appariva magnifica, vestita di nero con un look da vera diva.

"Wow, ma questa non l'avevo ancora vista!" esclamò Victoria, impressionata.
Guido annuì, soddisfatto. "Te l'ho detto che fare la modella è roba tua. Sei nata per questo."
Christian, che stava ascoltando la conversazione, si voltò con un sopracciglio alzato. "Cosa state vedendo?" chiese, cercando di non mostrare troppo il suo tono inquisitorio.
Guido colse subito l'occasione per prenderlo in giro. "Oh, niente di che, solo l'ennesima prova che Victoria domina anche il mondo della moda. Ti dà fastidio, per caso?"
Christian lo fulminò con lo sguardo, mentre cercava di mascherare un sorriso. "Non è quello... è che ultimamente non fa altro che stare sotto i riflettori. Tutti la vogliono, tutti la chiamano..."
Victoria scosse la testa, divertita. "Amore, non starai mica diventando paranoico?"
Guido ridacchiò, appoggiandosi al tavolo. "Paranoico? Lui è già a metà strada per una crisi di gelosia. Ma tranquillo, Christian, se qualcuno ci prova con lei, basta un tuo sguardo per metterlo al tappeto, no?"
Carola, che stava arrivando con un bicchiere in mano, scoppiò a ridere. "Guido, smettila, o finirai tu al tappeto con uno dei suoi sguardi!"
La battuta fece ridere tutti, persino Christian, che scosse la testa fingendo di essere seccato. "Va bene, va bene, ho capito. Stavate solo facendo gruppo contro di me."
Victoria si avvicinò, dandogli un bacio leggero sulla guancia. "Non c'è nessun complotto, gelosone."
Christian sorrise, rilassandosi al suo tocco.

La serata riprese con leggerezza, tra battute e brindisi, mentre l'atmosfera si riempiva del calore di quel legame che si era creato tra loro.
La villa, circondata da ulivi e con una vista mozzafiato sul mare, sembrava il posto perfetto per staccare dalla routine.

"Allora, ragazzi, cosa facciamo stasera?" chiese Giulia, mentre si sistemava su una sedia, guardando il gruppo.
"Che ne dite di un gioco? Ho trovato una scatola di Pictionary nell'armadio!"- disse Serena rispolverandolo con la mano destra
"Questo sì che è il tipo di serata che mi piace," disse Guido, con il suo solito sorriso ironico. "Vi avverto, però, che sono un esperto di disegni brutti."
"Perfetto, Guido, così nessuno si sentirà in imbarazzo!" rispose Mattia, con una risata. "Io sarò la tua spalla artistica."
Serena, che aveva organizzato tutto, tirò fuori il gioco e iniziò a spiegare le regole.
Guido, come sempre, non perse tempo. "Posso già immaginare i vostri disegni, e non sarà un bel vedere."
Le squadre si formarono velocemente: Christian, Victoria, Giulia e Serena da una parte, mentre Guido, Mattia, Carola e Alex si trovarono dall'altra.
Il primo turno toccò a Christian, che doveva disegnare qualcosa che la sua squadra avrebbe dovuto indovinare. "Non sono molto bravo a disegnare, eh," disse, con un sorriso incerto, cercando di tracciare una forma con il gesso.
"Cosa diavolo è quella roba?" esclamò Giulia, fissando il disegno confusa. "Un... uovo che cerca di fare yoga?"
Victoria, che stava cercando di capire cosa stesse disegnando Christian, scoppiò a ridere. "Giulia, credimi, lo stai interpretando male. Quello è un... tentativo di pinguino!"
Guido, che stava osservando dall'altra parte, non si trattenne. "Christian, ti prego, basta! Quella non può essere una giraffa!" disse, ridendo così tanto che si fece venire le lacrime agli occhi, però indovinando.
La partita continuò tra una risata e l'altra, poi arrivò il turno di Giulia.
La professionista, con il suo stile completamente anarchico, prese il gesso e iniziò a tracciare una figura astratta che avrebbe potuto essere qualsiasi cosa. "Ok, preparatevi! Questa è una cosa che conoscete tutti!"
Dopo alcuni secondi di concentrazione assoluta, il disegno apparve: una strana figura rotonda con due occhi enormi e un sorriso esagerato.
"Ecco questa è la mia interpretazione di gatto" commentò fiera della sua opera
Guido, che non riusciva a smettere di ridere, si alzò dal tavolo. "Giulia, quella è una creatura aliena che ha deciso di venire a prendere il mio cervello!"
Alex, che stava osservando divertito, si sporse in avanti. "Guarda, Guido, potrebbe essere il tuo futuro animale domestico. Dovresti prenderne uno così"
"Non è possibile!" disse Mattia, facendo finta di essere sorpreso. "Io pensavo fosse un cacutus!"
Carola non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere. "Giulia, che ne dici di chiamarlo il 'gatto dell'Apocalisse'?"
Giulia si alzò in piedi e fece una finta espressione seria. "Ok, ragazzi, non voglio dire, ma l'arte è una cosa soggettiva!"
Victoria, seduta accanto a Christian, sorrise divertita, ma non poté fare a meno di aggiungere: "Giulia, che dire... forse dovresti usare meno spazio per gli occhi e più per la forma del corpo!"
Guido ridacchiò. "Ecco, ora Victoria si è messa a fare critiche artistiche!"
"Cosa vorresti dire Ciccio?" lo fulminò con gli occhi la ragazza
"Assolutamente nulla Madame"

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⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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