Lily Smith sta cercando di lasciarsi alle spalle un passato doloroso, ma dimenticare non è semplice quando le ferite sono ancora aperte. Quello che doveva essere suo padre, una figura di protezione e amore, si è trasformato nel suo incubo più grande...
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Ogni natale, il suono acuto di Mariah Carey che intona "All i want for christmas is you" irrompe nel mio sonno.
Il mio tentativo di imitarla, un'interpretazione decisamente meno professionale, è la colonna sonora del nostro risveglio.
L'importante è provarci, no? Amo l'atmosfera natalizia: il profumo intenso della cioccolata calda, il caldo abbraccio delle lucine scintillanti, la magia dei regali, l'albero di natale addobbato con cura, il calore della famiglia riunita.
Ma ciò che amo di più del periodo natalizio? Le vacanze, quel dolce periodo di pausa, di relax e di condivisione, un'opportunità per staccare dalla routine e godersi appieno la magia delle feste.
La prospettiva di una pausa dallo studio e da tutto ciò che riguarda la scuola mi riempie di una gioia indescrivibile.
«Basta Lily, ti prego!» mi implora mia madre, mentre io, incurante, intono "I don't want a lot for Christmas..."
A quel punto, James, mio fratello, perde la pazienza e mi lancia un cuscino in testa.
«Così impari! Tutti gli anni inizi con questa tortura, ma non hai ancora capito che le tue doti canore sono inesistenti!»
«Uffa, che noia che sei!» rispondo, offesa.
«Ehi, come ti permetti?» ribatte lui, indignato.
James inizia a inseguirmi per tutta casa, determinato a farmi pagare il mio "attacco" canoro, finché non mi raggiunge e inizia a farmi il solletico senza pietà.
«Ma che cosa sta succedendo qui?» chiede nostra madre, incuriosita dal trambusto.
«Tua figlia, nonché mia sorella, non smette di cantare, e per giunta stonata!» risponde James, ancora intento a farmi il solletico.
«Mamma, digli qualcosa!» la imploro, cercando di sfuggire alle sue grinfie.
«Lily, Jamie ha ragione, sei stonatissima, ma bisogna anche sfogarsi. Inizia a ballare e a cantare nella vita, Jamie!» risponde nostra madre, con un sorriso.
«Brava mamma, unisciti a me!» la incoraggio, tra le risate.
E così fa. Insieme, io e mia madre, iniziamo a ballare e a cantare, lasciando James senza parole.
«Non ce la faccio più con voi!»
Posso giurare che, dopo tanto tempo, James sta ridendo e sorridendo di nuovo per più di due minuti consecutivi. Un miracolo!
A causa di tutto ciò che abbiamo passato negli ultimi mesi, non siamo riusciti a fare l'albero di Natale. Ma oggi, finalmente, rimedieremo.
«Vado a prendere gli scatoloni, mamma!» esclamo, piena di entusiasmo.
Scendo in cantina e inizio a trasportare gli scatoloni in soggiorno, con la grazia e l'eleganza di un elefante.
«Ok, iniziamo a montare le basi: l'albero!» annuncio, con fare professionale.